19 Novembre 2021
di Caporedattore
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19 Novembre 2021

Jovanotti presenta il Jova Beach Party 2: nelle spiagge italiane nel 2022

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JOVA BEACH PARTY

Quando cercavo una definizione dell’indefinibile, come era questa cosa che abbiamo portato in giro nel 2019, ho letto queste parole:

Per la scoperta dell’interazione fra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria.

Questa è la motivazione con cui hanno assegnato il Premio Nobel 2021 per la fisica a Giorgio Parisi. Mi sono detto: “ma questa è proprio la definizione del Jova Beach Party!”

Non ci hanno dato il premio Nobel, ma ci piace rubare la motivazione al prof. Parisi.

Oggi è il 19 novembre. Ogni giorno è la giornata mondiale di qualcosa. Oggi è la giornata mondiale dell’uomo inteso come maschio. Ma è anche la giornata mondiale del bagno, della toilette, del gabinetto. Evidentemente c’è una correlazione tra le due cose.

Dal punto di vista astronomico, intorno alle 18, oggi si verificherà la più lunga eclissi lunare del secolo. Il sole e la luna, 19 novembre e questo collegamento mi è sembrato di buon auspicio.

Ma ce n’è un altro ancora più di buon auspicio: dal punto di vista esoterico, l’eclissi lunare è la rinascita del femminile.

È un bel giorno, l’elemento terrestre tra il sole e la luna, mi rappresenta da tanti annianni di musica, di performer. È come se tutti gli anni avessero portato a questo formato anche se non è un formato, ma uno sformato! Ne ha continue di forme e mi assomiglia molto.

Jova Beach Party c’est moi (come Flaubert diceva Madame Bovary c’est moi).

Penso che il Jova Beach Party abbia un futuro davanti a sé.
Che cos’è questo Jova Beach Party?

Da quando il 21 settembre sono sceso dal palco di Linate (che per due mesi era magicamente chiuso, [nda l’ultima tappa del Jova Beach Party 2021]), la sensazione forte è che non fossi alla fine di una cosa, ma che ero all’inizio.

Avevo ancora voglia che la cosa continuasse.

Poi ci siamo fermati per il lockdown.

Mi arrivavano continuamente dei feedback dalle persone, delle emozioni fortissime, persone che mi scrivevano “ho ancora l’acido lattico nelle gambe” dopo 6 mesi!

Era stata un’esperienza anche fisica, sorprendente. Non c’era un orario, una scaletta, era un villaggio che si muoveva, era un gioco. Era quasi una tradizione, nonostante l’avessimo fatto una volta sola. Come se fosse lì da sempre.

Alla seconda edizione è già una ricorrenza.

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