10 Gennaio 2025
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10 Gennaio 2025

Jovanotti parla di vita, introspezione e celebrazione dell’imprevisto in “Fuorionda”

Nuovo estratto dall'album "Il Corpo umano (Vol.1)" in uscita a fine gennaio

Jovanotti Fuorionda: testo e significato del nuovo singolo dal suo album Il Corpo Umano.
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Jovanotti Fuorionda testo e significato: un inno alla vita e alla scoperta di sé

Fuorionda è il titolo del nuovo brano di Jovanotti, disponibile dal 10 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Il brano anticipa l’uscita del suo prossimo album, Il Corpo Umano (Vol.1)”, in arrivo il 31 gennaio con 15 tracce inedite. Con questo pezzo, il cantante esplora tematiche di introspezione e vitalità, incorniciando la sua tipica energia in un messaggio universale.

Jovanotti Fuorionda testo e significato

Lorenzo racconta che Fuorionda nasce come un flusso spontaneo, quasi come un sogno a occhi aperti. Il termine richiama quei momenti inaspettati e fuori controllo che rivelano verità nascoste, proprio come accade nella vita reale.

Le canzoni arrivano come sogni, come spiriti,” spiega l’artista, sottolineando il legame tra il brano e la scoperta di sé stessi. Fuorionda diventa così una metafora della vita, in cui i momenti non programmati sono spesso i più autentici.

Il brano si ispira anche al capolavoro cinematografico di Federico Fellini, 8 e mezzo, da cui Jovanotti cita una frase emblematica: “È una festa la vita: viviamola insieme!
Questa visione si riflette nel pezzo, che è un invito a celebrare la vita, accogliendo con entusiasmo l’inaspettato.

Dopo Montecristo Jovanotti con questo nuovo brano offre un assaggio di Il Corpo Umano (Vol.1), un progetto che esplora le sfaccettature dell’animo umano. Il brano, prodotto insieme a Dardust, si inserisce in un album che promette di essere un viaggio musicale variegato, tra energia, introspezione e voglia di danzare.

Da lunedì 14 gennaio sarà disponibile anche il videoclip.

TESTO

Potrei dirti che fa ancora male
E che non si decide a passare
Che quel giorno in ambulanza ho capito che si muore

Ed è stata la prima volta
Che il protagonista ero io
E non sempre qualcun altro
Un attore o un vecchio zio

Potrei dirti che a volte sono attraversato dalla malinconia
Tipo che ho sbagliato tutto e vivo una vita che non è la mia

Ma che ormai ci sono dentro ed è impossibile liberarmi
E poi pensi a una paranoia è solo un modo per giustificarmi
Potrei dirti tante cose ma sarebbe un fuorionda
Che mi hai chiesto come va e ti aspetti risponda

Oh yeah, come in Russia e Ucraina
Tel Aviv e Palestina, oh yeah
In America Latina, oh yeah

Nell’aria, nell’acqua per strada e nell’aldilà
A scuola, lavoro, nel cuore dell’Africa
In basso, in alto, in casa e nel luna park
Nell’aria, nell’acqua, nella città

Potrei dirti che certe volte sento che mi vivi come un peso
Come una decorazione, come un quadro che sta bene appeso
Potrei dirti che vorrei vivere alle Isole Marchesi
Come fecero Gauguin e Jacques Prév, certi francesi

Le direi ma senza crederci fino in fondo a questa cosa
E se fuggissi veramente poi mi mancherebbe una scusa
Una via di fuga esiste solo se non la intraprendi
Come un patrimonio esiste solo quando non lo spendi
Potrei dirti tante cose ma sarebbe un fuorionda

Che mi hai chiesto come va e ti aspetti ti risponda
Oh yeah, tra Corea, Hawaii e Cina, oh yeah
Sulla costa magrebina, la politica italiana, oh yeah

Nell’aria, nell’acqua per strada e nell’aldilà
A scuola, lavoro, nel cuore dell’Africa
In basso, in alto, in casa e nel luna park
Nell’aria, nell’acqua, nella città

(Nell’aria, nell’acqua, nella città)
(A scuola, lavoro, nel cuore dell’Africa)
(Nell’aria, nell’acqua, nella città)

Potrei dirti che ho cercato ovunque e non c’è stato verso
Non ho più ritrovato il mondo che abbiamo perso
Ma ci sono momenti, amore mio, che non importa
Perché il cuore a volte è un muro duro
Ma l’amore è una porta (oh yeah)

Tra il salotto e la cucina, oh yeah
La domenica mattina
Quando tutto si incasina
Oh yeah

Nell’aria, nell’acqua per strada e nell’aldilà
A scuola, lavoro, nel cuore dell’Africa
In basso, in alto, in casa e nel luna park
Nell’aria, nell’acqua, nella città