21 Aprile 2021
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21 Aprile 2021

Il governo ignora l’effetto della pandemia sui negozi di dischi… nasce l’Associazione di negozi di dischi italiani

Le richieste avanzate, giustamente, da chi ancora diffonde cultura, sono tre. Tre precisi punti...

Associazione di negozi di dischi italiani
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Associazione di negozi di dischi italiani. Da più di un anno a questa parte, da quando è iniziata la pandemia mondiale che, tra le altre cose, ha fermato il mondo della musica, e sono partiti gli appelli per artisti, Club di musica live e maestranze (tutti appelli, giustissimi, lo sottolineiamo!) ci sono altre due “categorie” di cui nessuno parla: gli artisti emergenti, costretti a vivere ormai cercando visibilità su Spotify (quasi impossibile, vedi qui) o TikTok, e i negozi di dischi.

Spiegare il fascino dei negozi di dischi, del dialogo con il commesso che non è lì a vendere un prodotto ma che è lì a cercare di entrare nel mondo delle tue scelte e indirizzarti, è qualcosa che sembra quasi impossibile oggi, ma non lo è!

Per questo è nata l’Associazione di negozi di dischi italiani e noi di All Music Italia riportiamo per intero il loro appello, senza nessun taglio, sperando che il governo, SIAE, le case discografiche, gli editori e gli altri siti internet… insomma chiunque abbia il potere di farsi ascoltare, diffonda questo messaggio e questo appello perché la musica è cultura e la musica non può e non deve vivere solo sul web.

Associazione di negozi di dischi italiani – L’appello

NEGOZI DI DISCHI CHIUSI… PER SEMPRE?

Incredibili “disparità di trattamento“… In piena pandemia, dopo più di un anno di restrizioni e di chiusure imposte, i dischi continuano a non essere considerati prodotti culturali, a differenza dei libri. Mentre i negozi di dischi in zona rossa sono insensatamente chiusi (piccoli negozi dove peraltro non ci sono mai stati assembramenti e si sono sempre rispettate tutte le regole di utilizzo delle mascherine, di distanziamento e di igienizzazione), le librerie e le edicole rimangono invece aperte, e addirittura importanti catene commerciali in ambito elettronico/tecnologico ma anche librari vendono liberamente dischi e cd, quando secondo il decreto sarebbero tenute a delimitare quei prodotti con il nastro e ad impedirne la vendita.

La domanda dunque è: “Forse lì ci si contagia di meno?” Si tratta insomma di un decreto fatto apposta per far chiudere definitivamente i negozi di dischi che, pur con grandi difficoltà, erano tornati ad aprire negli ultimi 10 anni?

Ricordiamo che nelle “zone rosse”, tra il 2020 e il 2021, i negozi di dischi sono stati sottoposti a una chiusura forzata in alcune regioni fino a 200 giorni, oltretutto mitigata da bonus e ristori a dir poco irrisori o addirittura inesistenti, che non hanno consentito di coprire neppure una piccola parte delle numerose spese vive (affitti, utenze, spese condominiali, tasse sui rifiuti, tasse sulla pubblicità, spese bancarie etc.) che ogni attività commerciale ha costantemente a carico, indipendentemente dal fatto se sia aperta o chiusa.

Va anche segnalato come praticamente quasi nessun negozio di dischi possa beneficiare del recente “decreto sostegni”, visto che raggiungere perdite di fatturato di almeno il 30% avrebbe significato non lavorare del tutto, mentre noi negozianti, nei mesi di apertura e grazie alle vendite on-line, abbiamo cercato di “tirare al massimo”, di limitare le perdite e di aumentare i fatturati giusto per cercare di pareggiare i conti.

Ed ora, con le nuove restrizioni, il Governo ci impone di chiudere senza offrirci neppure un centesimo di ristoro per questa completa mancanza di attività. Pur non essendo organizzati formalmente come associazione di categoria e pur non avendo un sindacato di riferimento, noi negozianti di dischi siamo tutti in stretto contatto e in questi mesi abbiamo portato avanti varie azioni di sensibilizzazione sul tema.

Le tre richieste dell’Associazione di negozi di dischi italiani

Le 3 richieste essenziali che vorremmo portare all’attenzione del Ministro della Cultura Franceschini e dei Presidenti delle Regioni (che dovrebbero essere particolarmente attenti alle piccole attività commerciali, che sono tessuto fondamentale dei Comuni, e delle Regioni) sono i seguenti:

  1. Chiediamo innanzitutto la possibilità di lavorare ed essere regolarmente aperti al pubblico, anche in zona rossa, così come i nostri concorrenti (librerie, edicole, catene di centri commerciali) che vendono lo stesso tipo di prodotti, ovviamente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
  2. Richiediamo la possibilità di offrire il servizio di “asporto” per i clienti. Non riusciamo davvero a capire dove risiederebbe il pericolo nel far entrare un cliente alla volta per il tempo del ritiro di un disco, quando invece bar ed altre attività, che sono libere di offrire ai loro clienti caffè e bevande da asporto, sono costantemente affollati, nelle immediate vicinanze, di persone che si intrattengono per molto tempo a bere e a fumare ovviamente senza mascherina, senza distanziamento e nel più completo spregio delle norme in vigore.
  3. I libri beneficiano della tassazione IVA agevolata al 4%, i dischi continuano ad essere sottoposti a una gravosa tassazione IVA al 22%. Chiediamo che anche i dischi vengano elevati, come in molti Paesi esteri, al rango di prodotti culturali, e tassati al 4%. Questo consentirebbe una ripresa per tutto il settore, particolarmente “dimenticato” dalle autorità e dall’opinione pubblica.

Chi aderisce…

Aderiscono a questo comunicato questi Negozi di Dischi (negozi di dischi fisici e indipendenti!):

  • All the Best! – Imola BO – Filippo Baroncini
  • Alphaville – Piacenza – Antonio Curtoni – Paolo Rebecchi
  • Alta Fedeltà – Cagliari – Caterina Scano
  • Alta Fedeltà – Como – Francesco Morra Mormile
  • Arpa – Torino – Alberto Fiabane
  • Backflip Records – Milano – Federica Colombo
  • Berlin Vinile – Imola BO – Claudio Galamini
  • Cari & Rari – Catania – Gaetano Gulisano
  • Casa Della Musica – Reggio Emilia – Marco Domeniconi
  • Carillon – Lissone MB – Ilaria Possanzini
  • Compact Disc la dischetteria – Montebelluna TV – Lisi Bresolin
  • Cuordivinile Record Shop – Bra CN – Maurizio Marino
  • De Santi Dischi – Castelfranco TV – Paolo De Santi
  • Disclan – Salerno – Mario Maysse – Elisabetta Maysse
  • Disco + – Roma – Davide Florio
  • Disco Story – Darfo Boario Terme BS – Lina Milani
  • Discorso – Sacile PN – Agnese Puiatti
  • Discoshop – Lecco – Stefano Rusconi
  • Discostores – Legnano MI
  • Discoteca Caporilli – Albano Laziale RM – Bruno Caporilli
  • Discovery – Schio VI – Mirco Carlassare e Paolo Bellinaso
  • Elastik Rock – Roma – Simona Burini
  • Ernyaldisko – Genova – Marco Massari
  • Filmusica – Valdagno – VI – Stefano Branco
  • Firefly – Potenza – Fabio La Guardia
  • Il Disco – Chivasso TO – Giovanna Oberto
  • Il Discomane – Milano – Valeria Baldan
  • Jocks Team – Savona – Gianfranco Risso
  • Joevinyle Store – Parma – Giorgio Lusardi
  • Jommi – Velletri RM – Erminio Jommi
  • Jukebox all’idrogeno – Macerata – Francesco Zeffiretti
  • Jungle Records – Conegliano TV – Luigi Buso – Renzo De Stefani
  • L’Allegretto – Roma – Barbara Zacchei
  • Matrix Music Store – Pavia – Luca Sambuco – Riccardo Manazza
  • Melluso Dischi – Messina – Rizzo Carmela
  • Metrodora – Tivoli RM – Giorgio Meloni
  • Militant Soul – Torino – Stefano
  • Mondo Musica – Novara – Rosilde Catania
  • Mr Musick – Nuoro – Marco Ribaudo
  • Music Addict – Padova – Max Di Vetta
  • Musica Parliamone – Roma – Gianni Guarino
  • Musicland – Siracusa – Ciro Giannetto
  • Muzak – Cuneo – Enrico Bruna
  • NonSoloMusica – Nuoro – Alberto Flumini
  • Penny Lane – Novara – Marco Francesco Boschi
  • Pagine&note – Caltanissetta – Germano Imprescia
  • Pianeta Musica – Torino – Stefano Lazzari
  • Pink Moon – Roma – Alessandro Girlando
  • Psycho – Milano – Fabio Bianco
  • Ritmi Urbani – Santa Maria Capua Vetere CE – Anselmo Pezza De Chiara
  • Rock & Folk – Torino – Franco Bertaccini
  • Rocker Record Store – Pinerolo TO – Manuel Lardaruccio
  • Sky Stone & Songs – Lucca – René Bassani – Carla Vannucci
  • Slow Record Shop – Cecina LI – Alessio Cruschelli
  • Sottodisco – Agropoli SA – Oreste Garofalo
  • Spazio Astra – Foligno PG – Ilaria
  • The Hole Records – Montebelluna TV – Carlo Lilliu
  • Too Much Music- Grottaferrata RM – Madrita Petrelli
  • Top dischi – Benevento -Luigi Minicozzi
  • Tune Dischi – Novara – Silvia Bassetti
  • Volume 33 Music Store – Monterotondo RM – Pietro Tarquini