Giuni Russo torna a farsi sentire con una delle sue canzoni più amate e, al tempo stesso, meno comprese dalla discografia all’epoca dell’uscita: Mediterranea.
Il brano pubblicato nel 1984 e scritto con Maria Antonietta Sisini, rivive da oggi in una nuova versione remix firmata da Dumar, alias Mattia Del Moro, produttore e dj friulano noto per i suoi rework che mettono in dialogo passato e presente.
Un progetto firmato Vanity Fair e Warner Music Italy
L’operazione, realizzata in collaborazione tra Vanity Fair Italia e Warner Music Italy, ha un intento preciso: far riscoprire il repertorio di una delle artiste più originali della musica italiana a nuove generazioni, e restituirle quell’attenzione che non sempre ha ricevuto in vita.
È la stessa Maria Antonietta Sisini, compagna di vita e co-autrice di Giuni, a sottolineare il valore simbolico di questa nuova uscita nell’intervista a Vanity: “Allora Mediterranea non era stata capita. I discografici non la ritennero abbastanza orecchiabile e Giuni ne soffrì molto. Era il suo brano, ripeteva sempre: ‘Mediterranea sono io’“.
Una preghiera, ripetuta per anni dalla Sisini, oggi trova finalmente risposta: “Fa che i miei occhi vedano la rinascita della mia Giù, che abbia ciò che si merita, perché, diciamocelo, non l’ha avuto“.
Dumar immagina un incontro tra Giuni Russo e Giorgio Moroder
Il nuovo remix riporta in luce tutta la carica evocativa di un brano che, già nel 1984, rappresentava qualcosa di alieno per il mercato discografico. Dumar, che ha curato l’intervento sonoro, racconta: “Ho immaginato un incontro mai avvenuto tra Giuni Russo e Giorgio Moroder. Tra i miei progetti più spericolati. Con Maria Antonietta condividiamo la stessa idea: le canzoni vanno tenute vive, non messe sotto vetro“.
Mediterranea uscì originariamente come lato A dell’omonimo singolo, con Limonata Cha Cha Cha nel lato B, su cui la casa discografica CGD puntò fortemente. E proprio quel contrasto tra esigenza artistica e richieste commerciali resta emblematico della carriera di Giuni Russo, spesso in anticipo sui tempi e mai disposta a compromessi.
Un brano autobiografico e colto
Nel testo di Mediterranea emerge tutta l’identità artistica e personale di Giuni: la Sicilia natale, i ricordi d’infanzia, il mare, il sole e perfino una citazione pucciniana («Il primo sole è mio», da La bohème). Una scrittura lirica, raffinata e fuori dalle mode, che oggi trova una nuova cornice contemporanea.
Insieme al remix, Vanity Fair Italia pubblica una cover digitale esclusiva dedicata a Giuni Russo, con un ritratto inedito dell’artista scelto anche come copertina del nuovo singolo.












