22 Maggio 2022
Condividi su:
22 Maggio 2022

Francesco Sacco, in occasione dell’uscita del nuovo album, ci racconta il ritorno live nei club italiani post pandemia

Fuori dal 20 maggio l'album "A - Solitudine, Edonismo, Consumo"

Francesco Sacco
Condividi su:

Francesco Sacco è pronto a presentare per la prima volta live il suo album, A – Solitudine, Edonismo, Consumo, disponibile in fisico e in digitale dal 20 maggio. Per l’occasione il cantautore ci ha raccontato in esclusiva il suo ritorno alla musica live, in quattro locali italiani, dopo il periodo di pandemia.

L’artista non solo ci ha raccontato le realtà di ognuno dei locali in cui ha suonato, mettendo in luce l’importanza che i club dal vivo hanno e la resilienza di proprietari e gestori nel tenerli in vita dopo due anni disastrosi, ma ha associato una canzone del suo ultimo album ad ogni evento.

Tra l’altro l’album A – Solitudine, Edonismo, Consumo è stato presentato live per la prima volta sabato 21 maggio nel Giardino di TRIENNALE MILANO nell’ambito di Triennale Estate.

Prima di approfondire il nuovo disco conosciamo meglio Francesco Sacco

cantautore e polistrumentista con base a Milano. Da bambino studia musica classica, da adolescente si appassiona al blues e alla beat generation, poi approccia la musica elettronica, la performance e il sound design: da uno spettro di influenze musicali e artistiche molto vasto nasce un progetto cantautorale eclettico, fatto di incontri fra mondi musicali apparentemente lontani.

Dopo anni di esperienze come autore e produttore per altri artisti e come compositore per brand di moda e spettacoli teatrali fonda il collettivo di arti performative “Cult of Magic” insieme a Giada Vailati e Samira Cogliandro, con il quale collabora con enti e musei nazionali, come Museonovecento di Firenze. Nel 2020 esordisce come cantautore con il disco “La Voce Umana”, uscito in digitale e in vinile per Artist First e presentato presso Triennale Milano.

Dalla collaborazione con i producer xx.buio e paralisi e Luca Pasquino, produttore, polistrumentista e da sempre assiduo collaboratore di Francesco, nasce la produzione di “Vestiti”, brano che anticipa il nuovo lavoro, in uscita per Believe Distribution nel 2022.

Mentre i testi si spostano da una dimensione intima a momenti di critica sociale, la produzione vira verso un sound più radicalmente elettronico, tagliente e diretto, nel quale c’è spazio per poche ma evidenti citazioni, come i rimandi al folk americano o a Bach.

Francesco Sacco il nuovo disco

A – Solitudine, Edonismo, Consumo è stato preceduto dai singoli “Kabul” e “Fantasmino”, è un disco di sei tracce pensato come ideale “Lato A” di un lavoro più ampio. Un disco dedicato all’esteriorità, a tutto ciò che sta fuori: anche nei brani più introspettivi la narrazione parte sempre da un fattore esterno. Con questo disco cerco di condividere con gli ascoltatori il mio punto di vista, di fargli osservare il mondo dalla stessa finestra dalla quale lo guardo io.

Questa è la tracklist del disco:

  1. Ogni uomo e ogni donna è una stella
  2. Kabul
  3. Vestiti
  4. Fantasmino
  5. Je suis resté seul
  6. Laurana

La cover è a cura di Lucrezia Testa Iannilli, fotografa e performer che utilizza come strumento di visione il corpo umano e quello animale. Espone in Italia e all’estero, collabora con istituzioni quali l’Università LUISS e il museo MACRO di Roma. La grafica, invece, a cura di Luca Pasquino.

Francesco Sacco_Cover_A_ph.Lucrezia Testa Iannilli_a

ALLA SCOPERTA DEI CLUB D’ITALIA

Lasciamo direttamente la parola a Francesco Sacco

Ogni volta che passo da Sasso Marconi penso a Bomba O Non Bomba di Venditti, terza traccia di quel capolavoro di album che è Sotto il segno dei pesci. Un po’ perché conosco quel posto solo per via della canzone, un po’ perché proprio a Sasso Marconi una volta ci si è fermata l’auto. Frizione rotta, due ore in un’area sos dell’autostrada ad aspettare il carro attrezzi. Quando poi è arrivato abbiamo dovuto convincere l’autista a portarci in un’officina a Prato: anche se stavamo andando verso sud, lui avrebbe preferito portarci a Bologna, così sarebbe riuscito a pranzare a casa.

Come è successo con il tour della scorsa estate, anche le date estive del mio nuovo album A – Solitudine, Edonismo, Consumo avranno alle spalle migliaia di chilometri, preghiere perché l’auto regga, sudore, incontri, persone, lavatrici fatte di corsa, backline che non sempre funzionano, nuovi amici e vecchie conoscenze.

Io sono Francesco Sacco, e vi posso garantire che essere in tour è una delle esperienze più belle del mondo, oltre che fra le più faticose. Visto che è quasi estate vi racconto qualcuno di quei club dove quando ci suoni lasci un pezzettino di cuore: preparate i bagagli e controllate che sull’auto ci sia la ruota di scorta, perché stiamo per partire.

Arci Bellezza, Milano

Prima dell’uno c’è lo zero, prima del gallo c’è il pulcino, e, se parti da Milano, prima di iniziare il tour vero e proprio c’è l’Arci Bellezza. Storico circolo della vecchia Milano, oltre ad Alberto che gestisce la programmazione (e che ha fatto un gran bel lavoro negli ultimi anni) c’è Ornella, presidentessa e vera e propria colonna portante del circolo. Quasi anziana ma sicuramente più energica di te, sempre indaffarata, se cerchi qualcosa, che sia un cavo, le chiavi del camerino o l’interruttore del palco, all’Arci Bellezza devi chiedere a lei. Sempre che riesca a fermare il suo moto perpetuo tra ufficio, ingresso e cortile. Un club che per me è talmente casa che oltre che averci suonato tantissime volte ci ho anche fatto la cena del mio matrimonio con Giada (che ovviamente è stata una jam session). Programmazione da tenere d’occhio e gente bella, ricetta per una bella serata assicurata.

Soundtrack: Kabul


La Libreria, Stromboli

Avete mai suonato con un vulcano attivo alle spalle? Io e gli altri che hanno avuto la fortuna di suonare alla Libreria sì. Lo Stromboli non è solo un vulcano, ma con le sue piccole eruzioni costanti (una ogni circa 15-20 minuti) è anche l’orologio dell’isola, oltre che il suo spirito guida. Di notte la sua grande sagoma nera e le scintille rosse sulla sua cima fanno da fondale naturale al bellissimo palco di legno. L’energia è fortissima e l’effetto sound design è assicurato. Obbligatorio suonare scalzi per captare al massimo le vibrazioni di questo posto magico.

Dopo lo smontaggio e il carico-scarico poi rinfrescarti con un bagno notturno alla spiaggia lunga o alle calette lì accanto, e se hanno già chiuso probabilmente Andrea e Beppe, i due ragazzi che gestiscono con amore e grandissimo gusto questa piccolo gioiello, verranno con te. Fatto divertente realmente accaduto: tutti i trasporti sull’isola avvengo in Apecar, ma se c’è già sopra l’impianto non salirci anche tu con tutti i tuoi amici, perché l’ape si ribalta e tu rischi di morire. Poi se parti da Napoli prenderai sicuramente la Laurana, nave alla quale ho dedicato un brano del mio ultimo disco.

Soundtrack: Laurana


Francesco Sacco

Blue Dahlia, Marina di Gioiosa Ionica

Se questo racconto fosse l’Odissea la tappa al Blue Dahlia sarebbe sicuramente quella del ciclope Polifemo. E un po’ ciclopico è anche Ruggero, il suo storico proprietario e gestore, animale mitologico mezzo direttore artistico, mezzo fonico, mezzo cuoco e mezzo bagnino. Di giorno si muove tra bar e cucina di questo bellissimo locale sul mare, verso le 22 inizia a fare il soundcheck (si suona tardi). Se qualcosa non funziona lui lo aggiusta con un pugno, e incredibilmente ci riesce sempre.

In questo locale è passata tutta la scena indie italiana, se non ne hai mai sentito parlare significa che non sei mai stato in tour. Altra fra le mille particolarità del locale è che le casse sono rivolte verso la band, che suona dando le spalle al Mar Ionio, assetto che rende indispensabile portare la gente sotto palco, fenomeno noto con il nome di “sfida del Blue Dahlia”: come ti spiegherà Ruggero le ha girate lui per problemi di vicinato, perché “i pesci non rompono i coglioni”. Se Rosa, moglie di Ruggero, ti dice che hai fatto schifo non te la devi prendere, ma tornare l’anno dopo e fare meglio, perché il Blue Dahlia è la più prestigiosa palestra per la musica live. Un consiglio: non sfidare Ruggero a chi beve di più, perché hai già perso.

Soundtrack: Ogni uomo e ogni donna è una stella


Francesco Sacco

Senza Tempo, Fano

Un piccolo locale con i confort di un grande palco: impianto perfetto, organizzazione impeccabile, programmazione anche. Il suo titolare Mattia è una di quelle persone che è proprio bello incontrare sul tuo cammino, perché oltre che un ottimo direttore artistico e un tecnico del suono bravissimo, è una persona gentile, uno di quelli che sa bene di cosa è fatta la musica live, e proprio per questo ti coccola. Poi ha la competenza di uno che fa questo mestiere da una vita, anche se ha solo ventotto anni.

Quindi accorda bene la chitarra e cerca di fare un video, perché stai sicuramente per fare la data in cui si sentirà meglio di tutto il tour. Poi goditi il calore del pubblico di Fano, che con il suo mood mezzo marittimo e mezzo cittadino ti prepara al fatto che i tour non sono per sempre, e prima a poi dovrai tornare a Milano. Se ti sta per scendere una lacrimuccia però puoi provare a chiedere a Mattia di ospitarti una sera in più: se non sta per arrivare un altro artista, un sorrisone dietro e una barba foltissima ti diranno di sì.

Soundtrack: Je suis resté seul

 

Foto di Francesco Sacco a cura Lucrezia Testa