29 Ottobre 2023
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29 Ottobre 2023

Francesca Michielin risponde a Morgan: “Bellissima è una canzone armonicamente molto complessa” (video)

Durante il primo appuntamento della rassegna "Suono di sabato all'Arca", la cantautrice ha intonato il brano insieme ad Ambra Angiolini

Francesca Michielin Morgan Bellissima
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La risposta di morgan a davide simonetta

Di seguito riportiamo il testo di una lunga dichiarazione di Morgan rilasciata a Rolling Stone in risposta a quanto scritto su X da Davide Simonetta:

“Allora, vorrei ragionare un po’ con chi ne avesse voglia e tempo sulla questione che hanno sollevato i miei sarcastici giudizi ad X Factor a proposito di un’assegnazione a mio modesto parere discutibile, tanto è vero che ne farò un motivo di discussione. Sia lodato il dibattito…

…io – che ho 51 anni e faccio musica da 45 anni e come professionista da 35, perché il primo album con una major l’ho fatto a 16 anni – parlo di musica ed esprimo un’opinione con cognizione di causa, con proprietà di linguaggio e con argomentazioni che ha solo chi è padrone di una materia in modo specifico.

Ma poi succede che – quando dico che una canzone di una ragazza uscita qualche anno fa da un qualche talent ha degli accordi banali e che è scadente che competa con musiche di altra portata, perché non ne ha i requisiti – vengo insultato dal compilatore di questa canzonetta invisibile, esercizio di industria del mercato più infimo, usa e getta, che si innalza ad autore e sostiene che io non posso parlare perché non ho scritto hit. Ma siamo totalmente andati fuori di testa?

E chi è questo genio che offende? Vai a scoprire che si vanta di aver scritto delle grandiose hit per tutti i beniamini del nostro firmamento pop. Ma guarda un po’ che strano! Ma proprio tutti. Non li nomino, ma andiamo da Mengoni a Blanco e compagnia cantante… Caspita, deve essere un compositore pazzesco, perché manco John Lennon ha scritto le canzoni dei primi dieci in classifica contemporaneamente a suo tempo. E manco Bowie e manco Springsteen, e nessun altro vero genio ha scritto le canzoni di sei, sette, otto concorrenti di uno stesso concorso come invece capita qui in Italia alla luce del sole. Di recente, ad esempio, guardando il Festival, ho notato che i pezzi di Sanremo erano, uno sì e uno no, firmati da un tale Faini, che ogni tanto per confondere le acque lo si scriveva Dardust, ma è la stessa persona.

Wow, un altro Beethoven moderno evidentemente. Non sarà che forse ci sono delle lobby? O semplicemente un’industria discografica limitata e clientelista che, proprio perché gestita da chi non distingue musica dal farci-toast, commissiona la scrittura delle canzoni sempre agli stessi quattro (con tutta la gente che c’è in giro) che gli fan comodo, perché magari si mette pure nel toast una fettina di ritorni di diritti editoriali e poi, come per magia, pezzi che molto sinceramente non sanno di nulla – ma che vengono pompati in radio – diventano delle grandiose hit in un battibaleno? Perché, sapete, forse io non me ne intendo abbastanza, ma qualcosina ho scritto e scrivo. Non le chiamo hit, ma canzoni.

Quindi, il signor Simonetta – di cui non conosco il viso e nemmeno lo stile – potrebbe evitare di fare la parte del leone – quando, in realtà, è un imprenditore che cerca il danaro con le dita sulla master keyboard e ringrazia il cielo che sappia usare tre dita con la destra e una con la sinistra per fare il giro di DO – con chi molto umilmente si impegna, senza far parte di gruppi privilegiati e pseudo fratellanze di produttori associati, a coltivare l’arte della musica e della poesia sotto gli occhi di tutti, facendo libri, concerti, divulgazione televisiva, corsi universitari, conferenze davanti a migliaia di laureati e dischi”.

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