15 Aprile 2023
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15 Aprile 2023

Fasma, il nuovo concept album, “Ho conosciuto la mia ombra!”, raccontato canzone per canzone

Lunedì 17 aprile l'artista sarà alla Discoteca Laziale di Roma con uno speciale appuntamento instore

Fasma Nuovo album
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Fasma nuovo album. Il racconto brano per brano

Buio

L’inizio del viaggio, è il portale, è il primo invito del buio a entrare dentro di esso, ad accettare il richiamo del mostro che abbiamo dentro. L’ombra più la nascondi più lei troverà il modo di ingrandirsi dentro di te. Il protagonista vede il suo buio ma non lo accetta.

F.B.F.M.

F.B.F.M. (Fare Bene Fare Male) racconta un amore che sembra cadere e sembra volare, che può fare male in un duello in cui non ci sono vincitori. L’attitudine urban rock si tinge di note horror, anticipando un concept dark visivo e sonoro che è solo il primo capitolo di una nuova storia, perché “in fondo anche un film romantico può diventare un film dell’orrore.

TU SEI

È la prima consapevolezza, il protagonista non sa più gestire il suo buio, più lo reprime e più lui vuole uscire… L’unica fonte di luce possibile per poter vincere, secondo il protagonista, è di fronte ai suoi occhi e non dentro di sé! La luce la cerca, la perde, la ritrova, per lei cambia, si affoga e brucia pur di farsi guardare anche per un secondo, ne è dipendente.

Lilly

È il ricordo di una storia, una bambina che non riesce a guardarsi per ciò che è, perché il buio le offusca la vista. Questo buio la porta a superare tutti i limiti del suo corpo e della sua mente fino a farli diventare fragili come cristallo. Il protagonista in quella fragilità, però, ci vedeva forza, la forza di andare avanti contro tutto e tutti, di correre anche se le gambe sono stanche! Se solo lei si guardasse allo specchio, senza buio attorno, capirebbe quanta luce emana!

Trappole

È la perdita dell’ unica consapevolezza, il protagonista decide di iniziare a guardare il suo buio e non scappare perché tanto ormai è fuori, lo circonda. Grazie all’esempio di Lilly prova a cambiare punto di vista e inizia a dubitare della sua esistenza, delle sue abitudini fino ad avere il pensiero che forse quella luce in realtà è un’illusione e che ciò che gli rimane è il ricordo.

SETIAMO

È la negazione, dopo il primo incontro col buio senza più niente da perdere, il protagonista decide di affrontare la sua “ombra” provando a fronteggiarla e a ucciderla. In un altalenarsi di emozioni il protagonista è costretto ad abbracciare il suo buio, non può scappare per sempre. Ora Il buio lo avvolge.

LOOK

È pura rabbia, la parte più oscura del protagonista lo avvolge, lo tiene stretto a se. Ormai è senza meta senza nessuno accanto, l’ombra lo stringe per far sì che lui veda chi è al buio, perché solo così può vedere dov’è la sua luce. Il protagonista è perso nel vuoto di cose che non lo riempiono, dove non c’è altro oltre che la superficie.

Salvarti

È metà del viaggio, è il secondo portale, è il richiamo della luce, una voce che chiama il protagonista, lo consiglia, lo avvisa… ora che sai chi non sei, vai dove puoi cercare chi sei. Lui testardo prova a rinnegarla a non ascoltarla, è annebbiato, è depresso, prova a dirle di stargli lontano ma la luce continua imperterrita a dargli una via di uscita. Il protagonista vede la sua luce ma non le crede.

Bassa voce

È un flusso di coscienza, il protagonista ha dei nuovi occhi, il buio non lo avvolge più… inizia a riguardare il suo trascorso ma da un nuovo punto di vista. Ciò che vede sono molte differenze da prima ma il quadro sembra essere più chiaro in tutti i sensi, la luce si avvicina sempre di più, l’accettazione che la perfezione non esiste lo scalda da lontano.

Lei parlo di lui

È il confronto, la luce si avvicina ma intanto il protagonista riparla alla sua vecchia luce chiedendo il perdono per non aver fatto abbastanza. Si scusa per non aver capito prima, per essere scappato, per averle insegnato a essere buio e non a essere una miglior luce. Al contempo il protagonista perdona la luce per averlo illuminato solo quando lei volesse e non quando ne aveva bisogno, ma d’altronde in guerra nessuno vince realmente.

Una parte di me

È la rinascita, il protagonista ha trovato la via per capire come trovare la luce, è consapevole, è più felice, è più pieno, meno vuoto ma al contempo più leggero. Sa che cambiare per trovare la luce non è il modo giusto, è un cammino da fare dentro se stessi e per se stessi. Ha capito che il passato non si può cambiare, bisogna guardarlo e accettarlo, l’unico modo è cambiare gli occhi con cui lo fai.

Soli

È la sintesi, il buio e la luce si incontrano, una illumina la via, l’altro diventa ombra per coprire le spalle, il cammino da fare è da soli senza nessuno. La luce deve essere dentro anche col buio fuori. È la solitudine per natura che fa paura, ma la paura è ciò che ci rende umani.

 

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