12 Maggio 2023
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12 Maggio 2023

Eurovision 2023: le pagelle ai cantanti della seconda semifinale

In questa seconda semifinale del Contest il voto più alto arriva ad un nove mentre il più basso è un 4 e mezzo

Eurovision 2023 pagelle seconda semifinale
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Eurovision 2023 pagelle seconda semifinale

🇩🇰 DANIMARCA – Reiley, Breaking My Heart
Intercetta i trend del momento il faroese Reiley, che porta un pezzo scritto e pensato per acchiappare la generazione Z (del resto lui è un astro nascente di TikTok). Intelligente la messa in scena, con una pedana rotante in tre ambienti che il cantante attraversa in vari momenti della canzone. Look genderfluid, colori pastello, cuoricini ovunque: la parola d’ordine per i danesi è “cute”.
Voto: 6.5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

🇦🇲 ARMENIA – Brunette, Future Lover
Atmosfere sofisticate per Brunette, che comincia la performance su una piattaforma rialzata su cui vengono proiettati motivi fra bianco, nero e fucsia. Vocalmente fornisce una prova molto convincente sia nella parte cantata che in quella rappata, per poi dare prova anche di sapersi muovere con un dance break inaspettato.
Voto: 8
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇷🇴 ROMANIA – Theodor Andrei, D.G.T (Off And On)
Theodor si esibisce in giacca e pantaloni rosa su torso nudo, all’interno di uno scenario attraversato da campi di lava sui quali compaiono la sua gigantografia e quella di una ragazza-bambola assassina. Tanta confusione nel passaggio dal primo minuto acustico all’esplosione pop-rock degli ultimi due, al termine dei quali una ragazza corre sul palco e gli sporca il petto di vernice.
Voto: 5
⭐⭐⭐⭐⭐

🇪🇪 ESTONIA – Alika Milova, Bridges
Performance di classe per Alika, che canta in elegante completo blu accompagnata da un pianoforte che si suona da solo. Vocalmente impeccabile, una delle più precise di questa edizione, rapisce il pubblico della Liverpool Arena con il crescendo coinvolgente della sua ballad.
Voto: 7.5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

🇧🇪 BELGIO – Gustaph, Because Of You
Gustaph ha già rappresentato il Belgio in due occasioni come corista, è un professionista del canto e si sente. Ma la marcia in più di questo pezzo è il fattore “discoteca” e il modo in cui le coriste e il ballerino-gatto che entra sul finale fanno scatenare la Liverpool Arena. Un po’ discutibile il look (giacca e panama color cipria su camicia e pantaloni fucsia) ma l’Eurovision è bello anche per questo.
Voto: 7
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇨🇾 CIPRO – Andrew Lambrou, Break A Broken Heart
Il cipriota di origini australiane si muove in uno scenario epico fra cascate, fiamme e giochi di luce. Visualmente impressionante, paga un po’ di imprecisione a livello vocale (comunque coperta bene dai coristi) ma recupera con atmosfera, look e presenza scenica. Una canzone pop “generica” ma radiofonica e messa bene in scena.
Voto: 8
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇮🇸 ISLANDA – Diljá Pétursdóttir, Power
Diljá ha soli 21 anni, è una quasi debuttante, ma tiene il palco con l’energia e il piglio di una veterana. Comincia la performance sdraiata per poi tirarsi in piedi, muoversi, improvvisare addirittura una ruota, portare tutta l’energia del suo pezzo dubstep senza mai perdere in intonazione. La canzone è moderna, funzionerebbe anche nelle nostre radio e porta un messaggio di empowering pienamente inserito nella scena musicale del 2023.
Voto: 9
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


🇬🇷 GRECIA – Victor Vernicos, What They Say
Il sedicenne Victor debutta nel mondo della musica con una canzone interamente scritta e autoprodotta da lui. Look casual (giacca a maniche corte e shorts color sabbia) che ricordano un po’ una divisa scout. Un po’ calante, soprattutto nei versi, con il finale che non riesce pienamente a rivalutare una canzone forse più nata per Spotify che il palco di una competizione canora.
Voto: 6.5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

🇵🇱 POLONIA – Blanka Stajkow, Solo
Modella prestata alla musica (e alla danza), Blanka canta poco, assistita nella performance da una corista nascosta che copre i difetti della sua esecuzione. Il dance break è un filo moscio, sicuramente coinvolge e fa muovere, ma a livello di energia è lontanissimo dal livello delle ovvie ispirazioni. Tormentone estivo fatto e finito, anche se siamo a maggio – ma venduto con un po’ più di criterio avrebbe potuto veramente spaccare.
Voto: 6
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇸🇮 SLOVENIA – Joker Out, Carpe Diem
Piuttosto di riempire la loro esibizione con gimmick e trovate di scena inutili, i Joker Out si concentrano sul fare una cosa e farla bene: portano una proposta rock ben costruita, senza tanti orpelli, eseguita con carisma e grande chimica tra i vari membri della band. Il paragone è un po’ difficile, ma visivamente c’è qualcosa dei Måneskin al debutto.
Voto: 8
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇬🇪 GEORGIA – Iru Khechanovi, Echo
Midtempo pop eurovisivo con accenti etnici, eseguito da Iru (già vincitrice del Junior Eurovision 2011) con grande interpretazione e precisione vocale. Soffre un po’ la presentazione, epica nelle intenzioni ma forse troppo statica e che lascia un po’ “sospeso” il telespettatore in attesa di un colpo di teatro che non arriva mai. Anche il finto finale la smorza un po’.
Voto: 7
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

🇸🇲 SAN MARINO – Piqued Jacks, Like An Animal
La band di Buggiano ha la sfortuna di portare una canzone simile a quella slovena, ma oggettivamente più debole e con una messa in scena meno convincente. Aspetto positivo l’attitudine sul palco dei quattro componenti, in particolare il cantante che dà sfoggio della propria vocalità rock. Per loro una grande opportunità di farsi conoscere a tutta Europa, ma avrebbero meritato di sfruttarla con un brano migliore.
Voto: 4.5
⭐✨


🇦🇹 AUSTRIA – Teya & Salena, Who The Hell Is Edgar?
L’ironia, il cinismo e il divertimento del pezzo austriaco viene un po’ “spuntata” da una messa in scena che non lo valorizza, con la parte più intrigante del video ufficiale sacrificata in favore di una coreografia acchiappa-TikTok che rende in arena ma molto meno in video. Un po’ un’occasione sprecata, e anche vocalmente abbiamo sentito di meglio.
Voto: 8


🇦🇱 ALBANIA – Albina & Familja Kelmendi, Duje
Albina si presenta sul palco accompagnata da cinque componenti della sua famiglia (madre, padre, fratello, due sorelle). Rispetto alla selezione nazionale la performance è sicuramente più coesa e costituisce un po’ un sunto delle ultime partecipazioni albanesi all’Eurovision, tra urla, giochi di luce fra rosso e nero e una fazzolettata da Castello delle Cerimonie.
Voto: 7.5
⭐✨

🇱🇹 LITUANIA – Monika Linkytė, Stay
Monika torna all’Eurovision con una ballata che si regge su un coro gospel, con abiti e scenografia impostati sui toni del nero e dell’arancio. Martellante il “čiūto tūto” che apre il ritornello e l’ultimo minuto in cui la cantante dispiega la voce in acuti, ma al di là di questo il brano è davvero poca cosa e forse il più ripetitivo di questa semifinale.
Voto: 5

🇦🇺 AUSTRALIA – Voyager, Promise
Ci pensa questo gruppo synth metal di Perth a chiudere degnamente la semifinale, con una scenografia a metà fra atmosfere futuristiche e rimandi alla trilogia di “Ritorno al futuro” che ben si legano con il mood anni ’80 del brano. Dan è in piena forma e assieme agli altri membri della band regala tre minuti ad alto impatto energetico, tra growl, schitarrate, head-banging e fuochi d’artificio sul finale.
Voto: 8.5
⭐✨

 

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