13 Maggio 2017
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13 Maggio 2017

Eurovision 2017: corsa a tre per la vittoria? Ecco i favoriti!

A un giorno esatto della finale, Italia, Portogallo e Bulgaria sembrano contendersi la vittoria dell'Eurovision 2017. Chi la spunterà?

eurovision 2017
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Si è chiusa anche la jury rehearsal della finale dell’Eurovision 2017, in diretta dall’International Exhibition Center di Kiev (Ucraina)! Le giurie nazionali hanno espresso il loro parere, che vale per il 50% del voto finale ma potremo scoprire soltanto alla fine della puntata di domani sera – durante la tradizionale passerella di collegamenti con gli inviati delle 42 nazioni partecipanti.

Nelle ultime ore la situazione si è ulteriormente rimescolata in confronto all’ultimo aggiornamento di ieri, apparentemente riducendo la corsa al microfono di cristallo a un gruppo di sole tre nazioni. Sarà una fra Portogallo, Italia e Bulgaria a vincere quest’anno? L’appuntamento è domani sera su Rai 1 con il commento di Federico Russo e Flavio Insinna – per intanto inganniamo l’attesa con una breve analisi delle tre principali candidate alla vittoria e dei motivi per cui potrebbero trionfare domani sera.

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PORTOGALLO – Salvador Sobral, Amar Pelos Dois

Il Portogallo non ha mai raggiunto la top5 in 49 partecipazioni all’Eurovision, ma sembra inevitabile che lo storico record di Lúcia Moniz (1996) venga superato quest’anno dal 28enne Salvador Sobral, che prova dopo prova ha saputo guadagnare la testa del gruppo almeno per quanto riguarda i bookmakers. Partito decisamente in sordina dopo una vittoria tutto meno che schiacciante nel Festival da Canção – dove non era riuscito nemmeno a conquistare la vetta del televoto portoghese – Salvador ha scalato la classifica creando una grandissima attesa dietro la sua prima performance, che per forza di cose è arrivata solo il giorno prima della prima semifinale per problemi di salute che lo hanno costretto a farsi sostituire dalla sorella (e autrice del brano) Luìsa nelle prime due prove aperte. L’elegante bossanova del Portogallo rischia di dominare il voto delle giurie e di prendere abbastanza voti da rendersi irraggiungibile per chiunque – anche grazie a un sorteggio che ha piazzato Salvador in posizione numero 11, stretto fra la mid-tempo danese e il cervellotico synthpop dell’Azerbaijan.

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ITALIA – Francesco Gabbani, Occidentali’s Karma

Fin dalla vittoria sanremese di Francesco e dalla sua scelta come rappresentante italiano all’Eurovision, Occidentali’s Karma è stata la superfavorita alla vittoria in questa edizione. Le 100 milioni di visualizzazioni del video ufficiale su YouTube sembravano aver suggellato in anticipo la terza vittoria italiana, come pure l’endorsement di Desmond Morris (il filosofo della cui lezione risente fortemente il testo del pezzo) che aveva raccolto una fortissima eco sia in patria che fuori. Con l’iniziare delle prove Francesco si è mantenuto stabile nelle quotazioni, per poi perdere terreno dopo che i suoi avversari principali hanno potuto esibirsi nelle semifinali. Il punto di domanda sull’Italia resta nella messa in scena – simile a quella di Sanremo ma all’apparenza non perfettamente adattata al palco di Kiev – e nel fatto che la “bolla” attorno alla proposta italiana sembra essersi un po’ sgonfiata dopo tre mesi in cui la vittoria di Francesco sembrava essere l’unico outcome possibile. Non è possibile però trascurare la popolarità del brano presso gli eurofan e il grandissimo appeal che fin da subito il pezzo ha raccolto in Europa come da noi.

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BULGARIA – Kristian Kostov, Beautiful Mess

Tra i due litiganti potrebbe godere il terzo incomodo ovvero il bulgaro Kristian Kostov, fresco 17enne con la presenza scenica di un veterano, la cui Beautiful Mess aveva un po’ raffreddato gli animi dopo le prime prove aperte ma si è pienamente ripresa grazie a due fattori: l’ottima performance di Kristian nella seconda semifinale, dove si è piazzato davanti a tutti per numero di visualizzazioni e positivity rating, ma soprattutto il running order che ha lasciato in dote alla Bulgaria una posizione perfetta (#25, penultima ad esibirsi e vicinissima al momento di apertura delle linee) per rimanere memorabile all’interno del gruppone delle 26 finaliste. Il team di Kristian ha affrontato l’Eurovision con una campagna di marketing estremamente aggressiva, assicurandosi gli endorsement – veri o presunti – di diverse celebrità della sfera eurovisiva come il vincitore dell’edizione 2009 Alexander Rybak, oltre che di vari siti e blog molto influenti. Potrebbe bastare per strappare il trionfo ad Italia e Portogallo, magari senza vincere televoto e giurie come già successo all’Ucraina l’anno passato.

Foto: Andres Putting (EBU)