9 Maggio 2020
di Direttore Editoriale
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9 Maggio 2020

Eros Ramazzotti dà voce a una OSS: “Vorremo la gente capisse, non siamo ancora fuori da niente…”

La donna, riguardo agli assembramenti degli ultimi giorni, afferma: "Noi continueremo a fare il nostro lavoro , ma voremmo che la gente capisse la gravità della cosa..."

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Eros Ramazzotti ha dato spazio sulla sua pagina Instagram alle parole, toccanti per quanto veritiere, di un’Operatrice Socio Sanitaria.

Il nostro sito si occupa solo di musica, musica italiana per la precisione, ma ci sono notizie che meritano di essere l’eccezione. È già accaduto in passato e, questa situazione gravissima, ci fa scegliere di uscire per un attimo dallo steccato della pura informazione musicale.

In questi giorni stanno facendo discutere le foto e i video che circolano in rete che mostrano persone, giovani perlopiù, inutile nasconderlo, che sembrano non aver capito la gravità della situazione e pertanto creano assembramenti per divertirsi (tra i casi più eclatanti troviamo quelli documentati dai Navigli di MIlano).

Per questo le parole dell’OSS e lo spazio datole da una star mondiale come Eros Ramazzotti, sono una notizia importante da far arrivare alle persone.

Eros Ramazzotti le parole dell’Operatrice Socio Sanitaria

Ecco a seguire la lettera integrale pubblicata da Eros Ramazzotti sul suo profilo Instagram. Eros premette, Lettera di una mia fan in trincea contro la bestia…

Ciao Eros, hai fatto bene a sottolineare il raduno della gente sui navigli.

Io sono OSS , ed è stata dura in ospedale in questi mesi , una notte dopo l’altra, giornate interminabili , ore infinite senza riposo , abbiamo dato anima e cuore per aiutare , tutte quelle persone ammalate e sole , senza parenti vicino , stringevano le nostre mani con la paura negli occhi , noi eravamo sempre li , abbiamo messo da parte figli , genitori , per dedicarci completamente , a chi al momento aveva più bisogno.

Ho visto persone morire fra le mie braccia e altre per fortuna guarire, ho perso un cugino che era in servizio nei carabinieri di 50 anni.

Siamo sfiniti e scusami lo sfogo , e il disturbo, ma vedere tutta quella gente che non ha capito proprio niente di quello che è successo, è avvilente.

Noi continueremo a fare il nostro lavoro , ma voremmo che la gente capisse la gravità della cosa , non siamo ancora fuori da niente, c’è ancora molto da fare.

Speriamo bene.
Penso che non servano altre parole

Che altro dire se non sottolineare che non è finita ancora, ricordiamocelo.