19 Marzo 2023
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19 Marzo 2023

Erio interpreta con la sua voce eterea, quasi aliena, quattro brani in italiano nell’EP “Fede”

L'artista ha di recente inciso una canzone per il film Netfliux “Era Ora”

Erio
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Erio GUIDA ALL’ASCOLTO Delle canzoni di “FEDE” TRACCIA PER TRACCIA

avere fede

Una ballata sui generis, una canzone d’amore dal gusto retró con un sound design contemporaneo che trasporta il pezzo su territori vicini alla prima musica concreta ed elettronica di concetto.

Centrale nello spazio sonoro è la voce di Erio, quasi sussurrata, che canta di quella che sembra essere una classica storia d’amore senza fortuna, per poi giungere ad una riflessione velatamente ironica sul concetto di fede, di morte e di speranza. Il brano, attraverso la produzione di Yakamoto Kotzuga ed Erio stesso, si propone di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio nostalgico nella canzone del passato usando sonorità estranee a una produzione pop canonica.

Re di Pace

La traccia di “Fede” che rappresenta in modo più evidente ed estremo il matrimonio tra elettronica e musica acustica che caratterizza buona parte della produzione di Erio. Scritta su un’improvvisazione d’archi di Carmine IuvoneRe di Pace” è una melodia dal contorno “pop” ed amabile che si appoggia leggera su un’orchestrazione sontuosa e una ritmica spigolosa e inospitale.

Il testo utilizza un registro più accessibile rispetto ad altri brani della raccolta. La canzone parla del sacrificio che comporta prendersi cura di una persona amata, del legame di sangue “virtuale” e indissolubile che può legare ex-amanti e della lontananza come gesto compassionevole anche quando mascherato da abbandono.

Compagno

Una traccia “dream pop” in cui strumenti acustici, come la chitarra, il contrabbasso, l’organo e la batteria, si distorcono e fondono in un paesaggio sognante e sfumato. La voce di Erio si trasforma in un coro densissimo e dolce che canta dello stridente contrasto tra le sfide che la situazione d’emergenza ci pone a livello globale e il desiderio egotistico di affermazione personale che molti di noi manifestano nella vita privata, che sempre più si trasforma in piattaforma pubblica, specialmente in certe fette dell’ambiente dello spettacolo.

Compagno è l’unico brano scritto totalmente da Erio sia nella sua parte testuale che in quella musicale, così come la produzione e l’arrangiamento.

Testimone

Una sorta di “preghiera laica” rivolta al proprio principio interiore dell’attenzione suprema. Il testo usa un linguaggio che richiama volutamente quello della tradizione giudaico-cristiana e il titolo stesso è ispirato a Isaia 43,10: “I miei testimoni siete voi, dice il Signore, voi, e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che io sono.”, passo biblico che ha ispirato anche la denominazione dei Testimoni di Geova.

La testimonianza, con l’attenzione che la rende possibile, si rivela quindi anche nella tradizione religiosa come il servizio più alto che possa essere reso all’oggetto di devozione, che in “Testimone” è non un Dio, ma il prossimo, il Tu a cui la canzone è rivolta, in un rivoltamento dei ruoli simbolici di Cielo e Terra.

 

Foto di copertina di Eros Carpita

 

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