17 Agosto 2018
di Direttore Editoriale
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17 Agosto 2018

“ Emma lesbica? tutta la verità! ” è l’aberrante titolo di una rivista di gossip. Ecco la risposta dell’artista

“ Emma lesbica? tutta la verità! ” è il titolo che compare su una rivista di gossip uscita in questi giorni. Ecco la risposta della cantante

Emma
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Emma lesbica? tutta la verità!” è questo l’aberrante titolo di copertina con cui è uscito uno dei tanti settimanali di gossip che popolano le edicole italiane. Un titolo che ha, giustamente, scatenato l’ira di Emma e di tanti suoi colleghi. Non tanto per la falsità della notizia, quanto per l’uso che viene fatto della parola lesbica, come un’etichetta da attaccare (o staccare) da addosso a qualcuno.

Lo ammettiamo, abbiamo riflettuto un po’ prima di scegliere se scrivere o meno questo articolo. Lo abbiamo fatto perché ci sembrava di contribuire ad aumentare la curiosità verso questa rivista. Alla fine però abbiamo optato per trattare la questione perché, a nostro avviso, questa volta si è andati oltre. Confidiamo nell’intelligenza dei nostri lettori, persone di ogni età che amano realmente la musica e non il contorno, che non manifesteranno nessun tipo di interesse nell’acquistare questo giornale.

Questa volta non si può stare zitti perché al centro di una notizia INESISTENTE non c’è l’ennesimo flirt o storia d’amore, vera o presunta, e gli scatti fotografici a renderla allettante. No, questa volta la notizia ha un titolo pericoloso”…  “Emma è lesbica? tutta la verità!“.

Questa volta abbiamo un personaggio pubblico sbattuto in copertina e, probabilmente analizzato all’interno della rivista, come una cavia da laboratorio, un soggetto da studiare… qualcosa del tipo “ecco tutti gli indizi del perché Emma è lesbica” (oppure del perché non lo è). Come se tutto questo fosse un gioco. Ma in questo caso non lo è.

Emma

Questa rivista (di cui ci rifiutiamo di citare il nome) ci promette di far luce sulla vita privata di una persona e riapre in qualche modo la caccia alle streghe… Chi è lesbica? Chi è omosessuale? Chi va a letto con chi? Ci viene promessa una verità di cui non ci dovrebbe interessare nulla, di cui non ci interessa nulla.

L’amore è amore, lo sentiamo ripetere costantemente, lo leggiamo scritto ovunque quando l’ennesima vittima del bullismo si toglie la vita, quando la perde a causa di qualcun altro e questo succede solo perché c’è qualcuno che condanna l’amore come fosse un reato. L’amore è amore ma poi escono questi giornali nelle edicole, questi titoli. Titoli che vengono letti da ragazzi e ragazze che, molto spesso, stanno ancora facendo i conti con la propria sessualità e con il mondo che li circonda, e a cui persone che hanno il potere di finire in edicola non fanno altro che rendere la vita ancora più difficile.

Senza usare francesismi (e ci viene davvero difficile non farlo questa volta…) a me, a noi, non interessa nulla del sapere quali sono le pratiche sessuali delle persone, famose o meno, non mi interessa sapere come fa sesso con sua moglie il direttore di questa rivista. La sessualità è una cosa privata, a maggior ragione quando va a toccare sfere come quella dell’omosessualità che, in un mondo come quello che vorremmo, dovrebbe essere considerata normale quanto l’eterosessualità. Purtroppo i fatti di cronaca e le notizie tragiche sui giornali stanno lì a ricordarci quasi ogni giorno che ancora così non è.

Sia chiaro, non è la parola lesbica in copertina che crea il danno. E´la parola lesbica usata come etichetta, come mezzo per attirare la morbosa curiosità di alcune persone. E si sa, le etichette non portano mai nulla di buono, non dovrebbero esistere in una società civile.

Resta quindi l’amore in bocca e carta straccia nelle edicole, non c’è altro da aggiungere. A parlare ci ha già pensato Emma. attraverso le proprie pagine social come potete leggere qui a seguire.

Emma lesbica? tutta la verità!
Adesso ve la dico io la verità.
La verità è che fate schifo,molto schifo!
La verità è che questo paese sta tornando nel Medioevo e l’omosessualità sta diventando un problema da “combattere”.
Con questo titolo da quattro soldi frutto di un “giornalismo” alla deriva non state ferendo me,che ho le spalle larghe e le vostre cazzate me le metto in tasca da 10 anni.
Con questo titolo avete offeso la vostra dignità in primis e poi quella degli altri.
Con questo titolo avete evidenziato il marciume di questa società ipocrita e razzista.
Non aggiungo altro perché vi commentate da soli.

Un bacio a tutti gli amici “omosessuali”.
Sentitevi liberi sempre e senza nessuna riserva di vivere la vostra vita,i vostri sentimenti e la vostra libertà.
Viva l’amore senza pregiudizio.
Con i vostri giornali accendiamo il fuoco dell’amore.
E adesso andate a guardarvi allo specchio e vergognatevi.
Emma
“.

Sono tanti nel frattempo i colleghi che hanno manifestato solidarietà per l’artista, da Ermal Meta ad Antonino, da Emis Killa a Syria, da Virginio a Isabella Ferrari e ancora Noemi, Ferzan Ozpetek, Joan Thiele