5 Gennaio 2018
di Direttore Editoriale
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5 Gennaio 2018

I dischi TOP & FLOP 2017: il trionfo di RIKI e la caduta di GIANNA NANNINI e BIAGIO ANTONACCI, ma non solo…

L'anno si è concluso ed è tempo di bilanci, anche discografici. Quali saranno i dischi Top e Flop 2017. Ecco l'analisi, a voi i commenti...

flop 2017
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È arrivato quel momento dell’anno, quello in cui, finito il precedente e iniziato il nuovo, è tempo di bilanci, in ogni settore. E così anche nella musica arriva puntuale il nostro temuto e scomodo (per noi in primis) articolo annuale sui i dischi Top & Flop 2017.

Va fatta una premessa, anno dopo anno con la crisi del mercato discografico e l’aumento della musica di vapore, come la chiamiamo noi, ovvero lo streaming, è sempre più difficile fare un articolo ragionato di questo tipo.

Bisogna abbassare almeno in parte la soglia delle aspettative, si deve tenere conto dei risultati rispetto ai lavori precedenti e allo status dell’artista di turno… un lavoraccio insomma a cui si aggiunge il fatto che definire flop un disco non è qualcosa che si fa a cuor leggero, dietro a quel progetto siamo consci esserci il lavoro di diverse persone, non solo dell’artista… ma in ogni settore si fanno bilanci e nemmeno la musica ne è immune.

Una cosa ci teniamo comunque a ribadirla anche se può sembrare scontata… il successo o l’insuccesso commerciale di un disco non sempre sono legati alla qualità artistica dell’album stesso.

Cominciamo quindi ricordandovi che, come ogni anno dal 2014 in poi, suddividiamo i dischi in Dischi Top (di successo), in zona neutra (ovvero non sono andati benissimo, ma nemmeno malissimo… forse ci si aspettava qualcosa in più) e Dischi Stop, ovvero quelli che purtroppo non hanno raggiunto risultati soddisfacenti.

DISCHI TOP DEL 2017

Il disco più venduto del 2017 arriva da Amici di Maria De Filippi, talent show che quest’anno ha messo a segno almeno tre colpi di cui il più riuscito è sicuramente Riki, nuova popstar della musica italiana.
Il ragazzo ha pubblicato ben due album nell’arco di sei mesi e, aiutato anche da una serie interminabile di instore, ha portato a casa l’album più venduto dell’anno (Perdo le parole, tre dischi di platino per quasi 200.000 copie) e un secondo disco, Mania, certificato disco di platino.

Rientra ovviamente tra i top dell’anno anche il disco in duo di J-Ax & Fedez anche se, va detto, le vendite sono state certamente inferiori alle aspettative. Si parla di quasi 200.000 copie ovvero più o meno le stesse dell’ultimo album da solista di J-Ax e meno di quelle di Pop-Hoolista di Fedez.

 

Sono ovviamente Top, considerando che hanno avuto il solo mese di dicembre per portare a casa risultati, Jovanotti (doppio platino), Vasco Rossi (Platino), Cesare Cremonini (Platino), Negramaro e, a sorpresa (ma non per noi che lo avevamo previsto) Cristina D’Avena, vera rivelazione di quest’ultima parte del 2017.
Rientra nei Top ovviamente anche Caparezza che, con il disco di platino di Prisoner 709, prosegue l’ottimo trend in ascesa iniziano nel 2014 con Museica.

Tra i Sanremesi sono sicuramente tre gli album Top…
Iniziamo da quello del vincitore, Francesco Gabbani che, nonostante sia uscito diversi mesi dopo la fine del festival, è riuscito ad arrivare al disco di platino e lanciare in radio diversi singoli di successo.

Il 2017 è stato poi l’anno della consacrazione di Ermal Meta. Il suo Vietato morire è platino, tutti i brani estratti dal disco sono stati ben accolti dalle radio e il suo tour ha registrato ovunque ottimi riscontri di pubblico.

Infine tra i Sanremesi consideriamo Top Michele Bravi. Lui è stata un po’ la sorpresa di Sanremo 2017. Entrato da outsider con zero aspettative da parte del grande pubblico è riuscito a conquistare un ottimo quarto posto, a portare a casa il disco d’oro e rilanciare una carriera che in tanti davano per finita ancora prima di iniziare.

Tornando nella zona Talent, Amici di Maria De Filippi quest’anno ci ha consegnato altri due artisti dalle ottime potenzialità, Federica Carta, ormai prossima al disco di platino e attualmente ai vertici delle classifiche digital e streaming con il suo duetto con Shade, e Thomas, anche lui vicino al platino con l’album d’esordio, Oggi più che mai, unico caso di artista non finalista ad Amici (è uscito due puntate prima della finale) a raggiungere risultati importanti debuttando alla numero 1 della classifica FIMI.

Il confine tra indie e mainstream non esiste più e quindi sono sicuramente Top per i risultati raggiunti dopo una lunga gavetta Mannarino, Brunori Sas, Levante e i Baustelle. Quest’ultimi tra l’altro certificati disco d’oro in assenza quasi totale di una vera promozione.

Sono infine Top una serie di artisti di nuova generazione appartenenti al mondo della musica rap/Trap che, anche con l’aiuto dello streaming, sono riusciti a farsi valere in modo consistente… a guidarli sicuramente Ghali e Coez. Tra di loro anche Izi, Rkomi, Tedua, la Dark Polo Gang e Carl Brave x Franco 126.

Rimanendo sullo stesso filone si aggiungono ai Top le vecchie glorie Fabri Fibra e Gué Pequeno entrambi in risalita rispetto ai precedenti progetti discografici.

Per chiudere definitivamente questa parte, di sicuro sono Top, MinaCelentano, unico Repack dell’anno ad aver ottenuto buoni risultati di vendita.


DISCHI IN ZONA NEUTRA DEL 2017

Farà discutere forse (e per questo siamo aperti alla discussione), ma il primo nome della Zona Neutra è quello di Fiorella Mannoia. Il suo album, Combattente, è uscito a fine 2016 ma è stato rilanciato grazie ad un’attesissima partecipazione al Festival di Sanremo. Già certificato disco d’oro, il secondo posto al Festival con un singolo come non ne cantava da diversi anni, Che sia benedetta (certificato platino), non è riuscita a farla andare oltre la certificazione platino, traguardo sempre raggiunto con gli ultimi dischi anche senza il Festival. Certo Fiorella ha portato a casa 100 concerti con molti sold out, ma sul live la rossa interprete non ha mai avuto problemi. Per le vendite ci aspettavamo qualcosa di più.

Tra gli artisti di Sanremo nella Zona Neutra anche Paola Turci artista che ha sicuramente ritrovato la sua collocazione discografica dopo una fase di carriera più underground. Paola ha portato a casa buoni risultati con i singoli lanciati in radio ed è (e questo conta più di ogni altra cosa) rinata in tutti i sensi in cui un’artista può rinascere. Ecco, meritava un riscontro discografico migliore.

Anche Samuel in Zona Neutra visto che il suo era l’album del debutto da solista, lanciato da due singoli molto passati in radio, arrangiato da Michele Canova con la collaborazione di Jovanotti… eppure nonostante tutto ciò e il Festival niente certificazioni per lui. Nessuna certificazione (anche se è molto vicino al disco d’oro, il che lo manterebbe sullo standard di vendite degli ultimi anni) per Gigi D’Alessio e per Fabrizio Moro (nonostante un ottimo disco, va sottolineato). Ultimo dei Sanremesi in questa categoria Al Bano… ragazzi il cantante non raggiungeva la Top 20 nella classifica vendite con un album da più di 20 anni nonostante vari Festival, quindi il risultato è in ascesa, Zona Neutra e basta!

Zona Neutra anche per Francesco De Gregori con Sotto il vulcano (l’ennesimo live/best/rifacimento di… non ha attirato il pubblico), gli “indie” de Lo Stato Sociale e Le Luci della Centrale Elettrica, Renato Zero (che non riesce più ad azzeccare un disco da diversi anni) e Mario Venuti (tornato da indipendente con una serie di singoli, tutti azzeccati, ai vertici della classifiche radiofoniche, nel suo caso, come in quello di tanti, forse Sanremo lo avrebbe aiutato anche con le vendite del disco).

Tra i Rapper in ascesa ma non ancora al Top ci sono poi Ensi, Mostro, Gemitaiz e i “debuttanti” Lazza, Laioung ed Ernia. (tutti tra le 10.000 e le 20.000 copie).

In questa parte del nostro articolo finiscono anche i Maneskin da X Factor (10.000 copie circa e il disco di platino digitale per il singolo). Per ora siamo ancora lontani dai risultati dei vari Fragola, Chiara etc…

Infine ci sentiamo di mettere nella Zona Neutra l’album di debutto de Le Deva4.
Il loro non è un progetto facile, è qualcosa di abbastanza nuovo per il mercato italiano, sono un progetto totalmente indipendente e, ciò nonostante sono riuscite a vendere più di 10.000 copie. Risultato lodevole sicuramente.


I DISCHI FLOP DEL 2017

Partiamo da una premessa non delle migliori purtroppo… Elencare tutti i dischi che sulla carta hanno floppato è difficile.

Quale metro di misura del resto è giusto usare per album di artisti lontani dalle scene da diverso tempo, tornati con album indipendenti e in cerca di una “ricollocazione sul mercato” (lo sappiamo è un termine odioso visto che parliamo di musica, ma questo è il gergo che viene usato in discografia).

Parliamo di artisti come L’Aura, Silvia Salemi, Alexia, Mariella Nava, Paolo Vallesi, Mauro Ermanno Giovanardi, Meg, Teresa De Sio e Chiara Civello, giusto per citarne alcuni. Molti di questi dischi sono degli ottimi album ma senza una giusta promozione, le giuste vetrine e davvero difficile farli conoscere al grande pubblico ormai abbastanza sedentario nelle proprie scelte musicali.

Per esempio non possiamo non citare due album, due Best of guarda caso entrambi pubblicati per i 20 anni di carriera, di ottima caratura artistica, progetti discografici curati e pregevoli che non sono però stati premiati dal pubblico, quelli di Niccolò Fabi e Syria. Tutti questi dischi avrebbero meritato una maggiore attenzione, ma purtroppo così non è stato.

Veniamo dunque ai flop veri e proprio.
I più eclatanti sono quelli di Gianna Nannini e Biagio Antonacci. Due carriere discografiche al ribasso da diversi anni a questa parte, almeno sul fronte discografico (qui non si parla di tour, sia chiaro). Per loro risultati davvero deludenti e nemmeno il recente disco d’oro ad Antonacci basta a salvare la situazione.

Anche gli album di Zucchero e Max Pezzali sono decisamente dei flop, artisti che in questo caso pagano il prezzo di aver pubblicato l’ennesimo Best of ad “arricchire” una discografia già piena di opere di questo tipo.
Zona Flop anche per Sergio Sylvestre ed Elodie, artisti lanciati nel 2016 da Amici di Maria De Filippi, entrambi presenti al Festival di Sanremo 2017 ed ambedue passati dai precedenti dischi d’oro a vendite non eccelse rispetto alla visibilità che è stata loro data.

Per la categoria “Vecchie glorie” hanno floppato l’inedita coppia composta da Roby Facchinetti & Riccardo Fogli (ora in cerca di rilancio a Sanremo 2018), Gianni Morandi (nonostante l’esposizione al fianco di Rovazzi, quella televisiva con una fiction di successo e un album ricco di firme eccellenti), i Decibel con una reunion davvero di ottima caratura artistica (speriamo anche per loro nel prossimo festival), Umberto Tozzi, Marcella Bella, la PFM, Renzo Arbore e i Nomadi.

Sanremo 2017 di sicuro ci ha poi consegnato meno vendite di quel che ci si aspettava sulla carta e non sono riusciti a raggiungere risultati decorosi nemmeno i nuovo dischi di Giusy Ferreri (fortissima in radio ma in difficoltà con gli album), Marco Masini, Chiara, Michele Zarrillo, Clementino, i debutti di Giulia Luzi ed Alice Paba e le ristampe di Ron, Raige e Nesli.
Anche quest’anno tragedia vendite tra le Nuove Proposte, ovvero Tommaso Pini, Maldestro, Valeria Farinacci, Braschi, Marianne Mirage, Leonardo Lamacchia, Francesco Guasti e, soprattutto, Lele, nonostante la vittoria nella categoria e la precedente esposizione ad Amici.

Nonostante l’ottima qualità di questi dischi il pubblico non ha premiato nemmeno il secondo album del giovane Thomas (un terzo delle vendite rispetto al primo nonostante i tanti firmacopie), quello dei The Kolors (passati dalle oltre 200.000 copie del precedente disco a meno di 20.000 di You, ma anche per loro ci sarà la possibilità di rilancio a Sanremo 2018), Renzo Rubino, Il Cile, Roy Paci, Amara, Ilaria Porceddu, Ghemon, Bassi Maestro e Diodato.

Infine malissimo anche Marco Carta, Alex Britti, Soul System (nonostante la vittoria ad X Factor), Afterhours (nonostante l’esposizione di Agnelli ad X Factor), la nuova scommessa Sony Music Italia, I Desideri, i Finley, Sergio Cammariere e, tra i rapper, Dargen D’Amico, Grido, Fred De Palma e Achille Lauro.

Male anche tutti i dischi di Natale, dal repack di Laura Pausini a Sergio Sylvestre e Giuliano Palma.

Ultimi, anche per vendite (più o meno) Modern art di Nina Zilli e Equilibrium di Giovanni Allevi.

Non abbiamo citato le raccolte di Elisa (Soundtrack 97-17) ed Eros Ramazzotti (Duets) in quanto progetti pubblicati dalle precedenti case discografiche degli artisti e che quindi non hanno avuto la solita promozione.

Che dire, questo è quanto. Il nostro augurio rimane quello di poter arrivare alla fine del 2018 con una Zona Flop sempre più esigua, la musica italiana ne ha bisogno.