11 Luglio 2018
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11 Luglio 2018

Dimmi Di Te – 3a Puntata: Agliardi si affida alla poetica rap di Emis Killa per raccontare la storia di un soldato

Nella 3a puntata di Dimmi di te Agliardi racconta la storia di un soldato eroico che non vuole essere chiamato eroe. E lo fa con Emis Killa

Dimmi di te
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Continua il successo di Dimmi di te, il programma ideato da Niccolò Agliardi e prodotto da Anele in onda ogni martedì a mezzanotte circa su Rai 1. Dopo un ottimo debutto in termini di ascolti il programma ha portato a casa 543.000 spettatori con il 6.2% di share nella seconda puntata con ospiti gli Zero Assoluto, secondo programma più visto in quella fascia oraria.

Ieri sera è andata in onda la terza delle sei puntate previste. Agliardi con la sua band (Gianluigi Fazio, Tommaso e Giacomo Ruggeri, Francesco Lazzari, in arte L’Americano) ha ospitato, dopo Fabrizio Moro (vedi qui) e gli Zero Assoluto (qui) il rapper Emis Killa per raccontare e rendere canzone la storia del Sergente Andrea Adorno.

LA STORIA DEL SERGENTE CATANESE ANDREA ADORNO

La storia di questa settimana racconta di Andrea Adorno, un uomo che ha scelto di essere un soldato. Per Andrea fare il soldato è il mestiere più bello del mondo con cui si esprime la propria natura “Io mi sento di essere un soldato, per questo ne vado fiero” ha raccontato a Niccolò.

Nel luglio del 2010 Andrea durante una missione in Afghanistan mette a rischio la sua vita per permettere ai suoi commilitoni di mettersi in salvo. Quella missione lo lascia gravemente ferito ma gli permette di ricevere la medaglia d’oro al valore militare, il massimo riconoscimento per l’esercito italiano.

Nello specifico Andrea racconta che l’operazione militare in questione era di controllo di un villaggio, loro erano lì a supporto delle forze Afghane. Arrivati sul terreno e disposti come pianificato vengono investiti dal fuoco nemico e inizia un conflitto. Durante l’azione Andrea si accorge che una squadra in posizione più avanzata rispetto a lui è in difficoltà. A quel punto si sposta in avanti per aiutarli a rientrare facendo fuoco, per difendere se stesso e i propri colleghi rischiando la propria vita.

In questo frangente di fuoco viene ferito al quadricipite della gamba, ciò nonostante ha continuato a far fuoco fino a che la ferità glielo ha permesso. A quel punto è stato recuperato dai suoi compagni tramite un elicottero.

La mia non è una storia speciale” racconta Andrea a Niccolòlo dicono gli altri io con i miei occhi non la vedo così. Ho condotto un’operazione a supporto di una forza, quella Afghana, e l’evento in cui mi sono ritrovato mi ha portato un qualcosa di eccezionale, il fatto che poi io abbia fatto un’azione eccezionale non lo reputo speciale, ho fatto solo il mio dovere“.

E´il 16 luglio del 2010 quando Andrea si trova sotto il fuoco nemico. E´il giorno in cui viene gravemente ferito.

Figure chiave nella vita di Andrea sono il padre, oggi scomparso, che ha fatto in modo che seguisse la sua vocazione, la moglie Valentina che gli è sempre stata accanto, e i suoi due figli per cui poi ha deciso di star lontano dalle missione nel deserto.

Dimmi di te

EMIS KILLA E LA CANZONE DAL CAMPO ALLA FAMIGLIA

Per raccontare la disciplina e il rigore di Andrea Adorno Niccolò Agliardi sceglie di chiamare un suo amico, il rapper Emis Killa. Emiliano ha all’attivo cinque album, collaborazioni con i più grandi nomi del rap italiano, riconoscimenti da parte del pubblico e della critica e la vittoria nei maggiori Contest rap tra cui Tecniche perfette.

Emis Killa per l’occasione porta con sé il beatmaker Diego in arte Drillionair al debutto in televisione, un nuovo artista che ha scelto di seguire personalmente.

Emis Killa in comune con Andrea ha una forte legame e una perdita, quella del padre: “Io non ho fatto il musicista per fare contento mio padre, ma mio padre mi avrebbe voluto musicista… mi è mancato proprio quando ho iniziato ad esplodere quindi dico – Cosa mi direbbe ora con i palazzotti pieni di gente o in televisione… sono sicuro che come era orgoglioso di me quando avevo vent’anni lo sarebbe oggi. Mi diceva sempre vedrai che quando mancherò io ti pentirai di non aver voluto che ti insegnassi a suonare il piano…“.

Emiliano e Niccolò iniziano a immaginare la storia di Andrea, i suoi lunghi viaggi e le notti lontano da casa. Valentina, la moglie di Andrea infatti racconta: “L’ho conosciuto così, militare, ed ho sempre vissuto accanto a lui questa esperienza… non sono contenta quando parte e lui lo sa, ho sempre paura per lui.

Un punto cardine della canzone da sviluppare ruota attorno al concetto di vita, a cui Andrea da un valore pari a 10, e alla morte che per lui conta 0, in quanto non la conosce.

Andrea dice che non ha paura della morte perché non la conosce e che crede che non ci sia qualcosa dopo, io invece sono fermamente convinto del fatto che ci sia una vita dopo la morte, il problema è che non so quale sia…” spiega Emis Killa a Niccolò.

Agliardi e Killa si sfidano ad una gara di rime mentre Drillionair con la band di Niccolò prepara una base dall’ingresso molto “Glorius” come la definisce lui. A questo punto mentre Agliardi e band lavorano sulla melodia, Killa cerca il modo giusto per raccontare la storia di Andrea con le sue rime. Il fine è quello di mettere assieme la parte rap con quella melodica.

Emis Killa dà prova della sua grande capacità di scrittura… si isola per un quarto d’ora e torna con un testo veritiero, efficace, diretto e poetico allo stesso tempo che fotografa perfettamente la storia di Andrea.

La canzone prende forma con Niccolò Agliardi e la sua band che focalizzano parte della canzone sull’amore e sul ruolo della moglie mentre Killa racconta perfettamente di come un eroe non si senta un eroe.

Arriva il momento del concerto in teatro a cui assisteranno Andrea, in alta uniforme, e la moglie Valentina a cui verrà presentata la canzone scritta appositamente per lui.

DAL CAMPO ALLA FAMIGLIA TESTO

Partito da zero
cammino svelto senza mai fermarmi
a passo svelto
sotto sguardi che sembrano armi
dovrei pensare a me stesso
e raggiungere i traguardi
ma la cosa che mi riesce meglio
è vegliare sugli altri
da queste parti ho visto gli angeli di tanto in tanto
ma un conto è catturarne i tratti
un conto è averli accanto
e questa vita è solo fango intorno
arrivi col completo bianco
e in un secondo stai tornando a casa sporco
ed oggi è un altro giorno, demoni ancora vivi
li sento quando dormo
più deboli ma vivi
vorrei fermare il tempo, godermi ogni momento
adesso che ho cambiato vita
e non ci sono dentro
ancora spesso torno in quel oblio
vedo tuo padre e mi chiedo cosa direbbe il mio
da queste parti mi guardano come fossi un eroe
per me non è cambiato niente sono sempre io

Dal campo alla famiglia
è l’unica battaglia che combatto accanto a te
dal campo alla famiglia
è l’unica medaglia da dividere con te
da dividere con te

E´nel deserto il fuoco e la tempesta
e quello che mi costa è ricordarlo adesso
nei sogni, nel cognome che mi porto
ma rifarei lo stesso questo è certo
la consapevolezza e la paura
son due parti di una scelta intera
e se un soldato piange come un uomo
quell’uomo rifarebbe tutto ancora
ancora

Dal campo alla famiglia
è l’unica battaglia che combatto accanto a te
dal campo alla famiglia
è l’unica medaglia da dividere con te
da dividere con te

Dal campo alla famiglia
è l’unica battaglia che combatto accanto a te
dal campo alla famiglia
è l’unica medaglia da dividere con te
da dividere con te