23 Settembre 2021
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23 Settembre 2021

Carmen Consoli: guida all’ascolto del nuovo album, “Volevo fare la rockstar”, brano per brano

Sono 10 le tracce che compongono questo nuovo disco prodotto da Carmen Consoli, Toni Carbone e Massimo Roccaforte.

Carmen Consoli Volevo fare la rockstar
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Armonie numeriche
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

Una canzone dedicata al padre, scritta dopo un sogno (“sei venuto a salutarmi”): un papà col “sorriso di sempre”, che torna a raccomandarle “impegno e coerenza” senza i quali il talento non è che una semplice “bella promessa”; il ricordo degli ultimi giorni insieme, quando “ridevo per non piangere”. I sogni sono come la matematica, se interpretati ci mostrano altri mondi (o sistemi) possibili, come quelli in cui incontrare i nostri cari (“Se i sogni e le armonie numeriche / ci parlano di un mondo possibile”).

Anche la coda musicale in stile prog con una melodia molto mediterranea è un omaggio al gusto musicale di papà Peppe.

Imparare dagli alberi a camminare
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

Apre la canzone il segnale Wow!, un segnale radio perfettamente codificato rilevato dagli astronomi negli anni Settanta; la sua provenienza esterna al sistema solare, in direzione della costellazione del sagittario (“il mite centauro stellare”) alimentò paure e fantasie sulla vita extra terrestre. Nella canzone quelle paure si incrociano con i sogni e gli incubi di un bimbo che dorme.

Scritta durante il lockdown, quando tutta la natura sembrava riaffermare la propria forza, Imparare dagli alberi a camminare è una canzone sul sentimento della paura più che sulla paura stessa, per andare oltre il quale bisognerebbe, appunto, “ricominciare, imparare dagli alberi a camminare”.

L’uomo nero
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

Un pezzo sul sovranismo che si riaffaccia in molti angoli dell’Occidente; una canzone sarcastica e ironica anche musicalmente, con Carmen che canta sguaiata: “Oh mein Führer è il momento / di tornare dall’inferno / nessun libero dissenso…/ sono il vostro condottiero/grazie al cielo un uomo vero”. Il testo ricalca con precisione la retorica fascista.

Volevo fare la rockstar
(Testo: Carmen Consoli / Musica: Carmen Consoli, Massimo Roccaforte)

È il racconto dell’infanzia di Carmen, tra sogni e ricordi: gli anni scolastici, la noia uggiosa tra i banchi (“Le suore sempre accigliate”, “l’ultima ora sembrava un treno Catania – Trieste”), le dolci routine familiari (“all’uscita trovavo mio padre”, “le domeniche in campagna a raccogliere olive”) mentre cresceva in lei la voglia di “fare la rockstar”, “andare in America / e fare bolle enormi con le gomme alla fragola”, “e il tavolo della cucina era un palco perfetto”.

Nel frattempo la mafia mieteva morti ammazzati tra le strade di Catania, un violento terremoto scuoteva l’Irpinia, l’Italia vinceva i mondiali.
Il fade out finale è una citazione di Helter Skelter, quando Ringo Starr, esausto delle tante reprise, strilla: “I’ve got blisters on my fingers!”.

 

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