3 Luglio 2020
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3 Luglio 2020

Bandcamp rinuncia alle commissioni per gli artisti colpiti dal COVID-19

Il servizio musicale Bandcamp rinuncia nuovamente alle commissioni per aiutare i musicisti colpiti dalla pandemia di coronavirus.

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Dopo il successo delle precedenti iniziative, il servizio musicale Bandcamp torna con i “Bandcamp Fridays“, a favore degli artisti e delle etichette discografiche indipendenti colpiti dal COVID-19.

Dalle 9 di oggi, venerdì 3 luglio, alle 9 di domani, Bandcamp rinuncia nuovamente alle commissioni per aiutare i musicisti colpiti dalla pandemia di coronavirus, dando così tutte le entrare agli artisti e alle etichette discografiche presenti sulla piattaforma.

“Il 20 marzo 2020, abbiamo rinunciato alla nostra quota di entrate al fine di aiutare gli artisti e le etichette colpite dalla pandemia. La comunità di Bandcamp si è presentata in modo massiccio, spendendo 4,3 milioni di dollari in musica e merch – 15 volte la cifra di un normale venerdì – aiutando gli artisti a coprire affitti, mutui, generi alimentari, medicine e molto altro ancora. È stato davvero stimolante.
Il 1° maggio 2020, l’abbiamo fatto di nuovo e i fan hanno pagato artisti 7,1 milioni di dollari – incredibile!
Il 5 giugno 2020, i fan hanno pagato agli artisti 4,8 milioni di dollari e così tanti artisti ed etichette hanno usato la giornata per donare alle organizzazioni in lotta per l’equità razziale” afferma Ethan Diamond, co-fondatore di Bandcamp.

Se non sapete da dove iniziare, Bandcamp, oltre a proporre interessanti approfondimenti musicali, fa un ottimo lavoro evidenziando alcuni dei migliori lavori usciti sulla piattaforma di recente. Si possono anche cercare artisti per posizione, nel caso si volesse supportare qualcuno delle proprie zone.

Inoltre, la maggior parte degli articoli su Bandcamp ha un’opzione per pagare più del prezzo richiesto e lasciare una nota per l’artista. Un consiglio e parole di supporto sono sempre apprezzati, ma soprattutto in questo momento.

Sperando che questo possa essere un esempio per tutte le altre piattaforme a mettersi in prima linea contro la crisi che sta colpendo l’intero settore musicale.