29 Giugno 2015
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29 Giugno 2015

“Audere”. A settembre il nuovo album di LOQI

Ecco cosa troveremo in "Audere", il nuovo disco del "Tecnobusker" Loqi nato per le strade di Bologna e Bergamo nel segno dello stile del giovane cantautore

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Oggi guardiamo doppiamente al futuro e decidiamo di parlarvi di una nuova proposta che tornerà in scena a settembre. Loqi infatti rilascerà il suo nuovo album Audere il 28 settembre, che sarà presentato e anticipato dal singolo Sorridere, disponibile dal 7 settembre in tutti gli stores digitali. L’occasione per conoscere meglio lo stile di questo artista che si definisce Tecnobusker, fondendo i tratti dell’artista di strada con gli stili della sua musica vicina ai mondi tecno/elettrici.

L’album, formato da dieci tracce, si caratterizza per essere stato concepito letteralmente per strada. Matteo Mucavero, in arte Loqi ha infatti trascorso l’ultimo anno tra le strade di Bologna (sua città natale) e Bergamo (sua città d’adozione), sperimentando ed improvvisando sonorità elettroniche ed acustiche che gli hanno permesso di acquisire, giorno dopo giorno, un nuovo bagaglio di idee pronte a diventare finalmente suoni.

Fondamentale per la creazione delle nuove canzoni è stato senza dubbio l’incontro dell’artista con l’handpan, strumento acustico di origine svizzera e dalla forma vagamente simile a quella di un disco volante, che gli ha permesso di creare un perfetto mix tra sonorità elettroniche ed altre decisamente più umane.

L’intero album è stato realizzato utilizzando soltanto strumenti essenzialmente necessari a produrre musica; gli stessi che Loqi ha utilizzato durante le sue esibizioni per le strade delle città ed in particolar modo affidandosi ad un vecchio Ipad. Uniche eccezioni sono formate dall’utilizzo delle percussioni e in due brani – Sorridere e Strada – anche da una chitarra classica.

Il disco si diversifica molto tra una traccia e l’altra, formando così un lavoro molto eterogeneo. Le canzoni variano da pezzi molto rilassanti e meditativi, come i pezzi Teresa, Dada e Sitaolta composti solo utilizzando l’handpan, a brani più energici dove lo stesso handpan è spinto e valorizzato da sonorità più elettroniche, come in Strada, Alartica e Giorno. Non mancano inoltre brani dalla caratura un po’ più pop (Sorridere e Memento Audere) dove l’artista si cimenta anche con la voce e altri dalle sonorità sempre elettroniche ma un po’ più vintage (The Alien March e Jag Vet Inte).

Per conoscere meglio questa affascinante realtà musicale in attesa del suo disco potete collegarvi al suo canale YouTube (QUI), dove troverete un assaggio dello stile di Loqi:

LOQI – Live with Handpan