14 Ottobre 2023
di Interviste, Recensioni
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14 Ottobre 2023

Annalisa: pensavo dovessi finire in un vortice ma… era solo un mulinello.

Un progetto in cui nessun pezzo è "Skippabile" ma...

Annalisa Copertina E poi siamo finiti nel vortice
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Titolo ad effetto che farà sicuramente pensare che voglia dirvi, in poche parole, che il nuovo album di Annalisa sia brutto. Ecco, prendete quest’idea e buttatela!

E Poi Siamo Finiti Nel Vortice” è infatti un disco gradevolissimo, decisamente omogeneo, come discorso affrontato con competenza ed esaustività d’argomenti.

E allora qual è il problema? Perché un problema c’è se ho titolato la recensione così, mi pare evidente.

Il problema è che mi manca la sorpresa, mi manca la canzone che mi faccia dire: c***o, questa è LA CANZONE!

Ascolto ed ascolto ancora, cercando di prestare sempre le stesse orecchie, quelle che ricercano la scintilla ma questa, ahimè, non arriva.

Sento una serie di canzoni, ben dodici, tutte carine, qualcuna con quel plus in più che te la fa indicare come possibile singolo, a parte quelli che già si conoscono, come “Bellissima“, già traccia da record, o “Mon Amour“, protagonista assoluta dell’estate e l’attuale “Ragazza Sola“.

Nessun pezzo è “skippabile”, anzi, nell’ascolto arrivi proprio fino in fondo e forse proprio in fondo trovi la canzone migliore del lavoro, “Indaco Violento“, pezzo che unisce una base incalzante con una melodia invece molto italiana, forse con sapori addirittura 60’s, cosa che ad Annalisa è sempre riuscita meravigliosamente.

Si parlava di omogeneità inizialmente e la cosa è assolutamente adducibile alle basi, al sound scelto per affrontare questa nuova stagione musicale; tutte le canzoni godono infatti di una matrice elettronica prepotente e parecchi riferimenti agli anni 80 e qualche passaggio invece più 90.

Esempio di questa possibilità è “Rosso Corallo” in cui si gioca d’atmosfere e peripezie vocali che sono proprie di un’artista eccezionalmente brava quale la Scarrone è. E’ come se Annie Lennox prestasse la sua voce meravigliosa fra note piene e falsetti precisi ed impeccabili ad un motivo più easy pop rispetto a quelli che invece è stata solita cantare da solista.

Per gli 80 invece il pensiero corre, per lo stile, alla prima Kylie Minogue, soprattutto in un brano come “Aria” o con passaggi di basso synth che ricordano anche la sua prima produzione, quella di Stock Aitken & Waterman, che oltre alla ninfetta australiana hanno prodotto l’impossibile nel secondo lustro di quella decade.

Alcuni brani poi come “Euforia” o “La Crisi A Saint Tropez” sembrano un po’ una sorta di follow up di Bellissima, ma seppur orecchiabili e drammaticamente radiofonici non godono dell’effetto novità giovato un anno fa nel lancio del singolo.

Per chi aspetta la ballata in cui la nostra possa dispiegare la sua meravigliosa voce, se non considera tale “Ragazza Sola“, che è più un midtempo, deve aspettare di arrivare quasi in fondo a quella “Ti Dico Solo“, che però non delude le aspettative, con dei sali e scendi che solo la bravura di Annalisa fa sembrare facili, ma che invece sono proprio un privilegio di tecnica e duttilità di una voce che, in qualunque registro provi ad articolarsi, non stride mai, risulta sempre piacevole, ampia nella sua potenza, calda nelle sue delicatezze.

Molte di queste canzoni, lanciate come singolo, possono fare parecchia strada, sottolineando ancor di più il successo dell’artista savonese. E sicuramente anche io, quando mi ci imbatterò per le pagelle, le valuterò positivamente per la loro resa potenziale e per il loro posto più o meno in linea con il percorso della Scarrone.

Ma messe una dietro l’altra nell’album rendono il vortice di cui parla Annalisa, che è chiaramente il turbinio della sua vita, visto, (come da lei stessa dichiarato, cioè che i pezzi che canta devono sempre riguardarla in qualche modo), un po’ troppo prevedibile. Mentre ti ci trovi dentro non vai a sbattere su nessun ostacolo, non corri il rischio di farti male, nessuna canzone ti lacera dentro, non hai insomma la sensazione di non essere capace di uscirne vivo.

Giri vorticosamente è vero, ma è solo un mulinello… un giro sui Calci In Culo, per essere sarcastici va! Poi qualcuno preme stop e scendi… senza avere nemmeno avere preso il fiocco per un nuovo giro.

Brani migliori: Indaco Violento, Ti Dico Solo, Bellissima
VOTO: 
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Annalisa e poi siamo finiti nel vortice tracklist

  1. Bellissima
  2. Ragazza sola
  3. Euforia
  4. Mon amour
  5. Rosso corallo
  6. Bollicine
  7. Gommapiuma
  8. Aria
  9. La crisi a Saint-Tropez
  10. Ti dico solo
  11. Stelle
  12. Indaco violento