14 Marzo 2020
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14 Marzo 2020

Alberto Fortis: fuori “NYente Da Dire” dedicato a chi sa esistere senza gridare

I festeggiamenti per i 40 anni di carriera di Alberto Fortis proseguono con la pubblicazione del singolo “NYente Da Dire”, scritto con Franco Cristaldi.

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Proseguono i festeggiamenti per il quarantennale della carriera di Alberto Fortis, il cui esordio discografico avvenne nel 1979 con l’omonimo album realizzato insieme alla PFM e che conteneva brani immortali come Milano e Vincenzo e La Sedia di Lillà. Uscirà il 13 marzo NYente Da DiRe, il nuovo atteso singolo.

Lo scorso 6 dicembre Alberto Fortis ha tenuto un esclusivo showcase al Mondadori Megastore di Piazza Duomo a Milano (Ne abbiamo parlato Qui), dove ha presentato la raccolta dal vivo Fortis – 1° OfficiALive.

Il nuovo singolo NYente Da DiRe sarà disponibile in digitale, ma anche anche in uno speciale vinile 45 giri.

Il brano è stato registrato a Milano e masterizzato a New York da Greg Calbi, presso gli studi Sterling Sound porta la firma dello stesso Fortis e del suo storico collaboratore Franco Cristaldi.

ALBERTO FORTIS – NYENTE DA DIRE

Il brano è dedicato a chi sa esistere senza gridare, ma anche al filosofo Seneca.

“Sono felice di questo progetto che mi vede di nuovo a bordo della label che ha battezzato l’inizio della mia carriera. Unitamente all’equipaggio che mi accompagna, navigando in un mare artistico oggi fatto di onde alte e impegnative. Ma abbiamo una bella mappa di viaggio e ho fiducia. Per il resto non ho NYente Da DiRe.”

IL TESTO

Non ho più niente da dire
In un mondo dove tutti lo fanno
Sbiaditi rapper melassa in amaro
La grancassa del potere e l’inganno
La la la la la la la la la La la la la la la la la la

Credo piuttosto a un cavallo
Che azzoppato galoppa col cuore
Vincerà ancora dal suo piedistallo
Perché il vuoto va riempito d’amore

E non ho più niente da dire
L’uva buona passa e rimane il danno
La la la la la la la la la La la la la la la la la la

Che ne pensi tu che non ti sporchi mai
La senti ancora la voglia che c’è
Spazi immobili che chiamano lealtà
Vuoi galoppare e riempire l’immenso dolore?!

E allora dimmi a che serve un idiota
Quando La Traviata è in tutte le lingue
È tempo di divi Iscariota dell’ovvio
Ma pellicola bruciata si estingue
La la la la la la la la la La la la la la la la la la

Che ne pensi tu che non ti sporchi mai
La senti ancora la voglia che c’è
Spazi immobili che chiamano lealtà
Vuoi galoppare e riempire l’immenso dolore?!

C’è una bellezza squisita
Che aspetta di essere presa
Devo mangiarla perché la mia casa
Vive del suo tempo e della sorpresa

E non ho più niente da dire
In un mondo dove tutti lo fanno
E non ho più niente da dire
In un mondo dove tutti lo fanno
La la la la la la la la la La la la la la la la la la

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