17 Agosto 2025
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17 Agosto 2025

Il mondo della musica piange Pippo Baudo. Per lui un’ondata d’affetto e gratitudine!

Sui social le reazioni commosse di Laura Pausini, Jovanotti, Giorgia, Eros Ramazzotti e tanti altri artisti

Pippo Baudo ricordo cantanti
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FEDERICA GENTILE: “Ciao Pippo. Da bambina eri il mio mito, da adulta sei diventato la mia guida. Quanti consigli, quanti racconti, quante risate. Questa foto sbiadita risale proprio ad un periodo pieno di risate, avventure, così come problemi da risolvere. Ti devo tanto, tutti noi ti dobbiamo tanto. Hai inventato quella televisione che tanto amiamo, ci hai preso per mano e ci hai accompagnato nella modernità. Un Maestro per tutti noi.

Un grazie speciale per aver condiviso un pezzo di vita con me. Sei nel mio cuore, nella mia mente… sei in ciò che faccio. Continua ad intrattenere tutti con i tuoi racconti e i tuoi aneddoti, lassù! Hai lasciato tanto di te, quaggiù. Ci farai sempre compagnia. Buon viaggio, Pippo“.

GIÒ DI TONNO: “Provo un dolore che non si può spiegare… Pippo Baudo è stata una delle persone più importanti della mia vita. Devo a lui la prima grande opportunità della mia carriera, in quel lontano Sanremo Giovani nel 1993. Io, un timido ragazzo di provincia che si avvicinava impacciato al mondo della musica, e lui ‘LA TELEVISIONE’ e, malgrado questo, mi fece sentire subito importante, come d’altronde faceva con tutti, mi mise subito a mio agio, trattandomi da ARTISTA, con un rispetto ed un’attenzione che raramente ho riscontrato da parte di altri negli anni a venire.

Quante occasioni grazie a lui…Sanremo ‘94, ‘95, e poi nel 2008, quello vinto con Lola.

Pippo c’era sempre alle prime dei miei spettacoli teatrali e ogni volta gioiva per me e mi dava consigli… in fondo ‘MI HA SCOPERTO LUI’. L’ultima volta che ci siamo visti è stato al Festival nel 2019 e, come testimoniato dall’abbraccio affettuoso nella foto, è stata una grandissima gioia. Pippo, grazie infinite. È stato un onore immenso averti incontrato nel mio cammino.
Sei stato il più grande di tutti e mi mancherai tanto“.

LUCA BARBAROSSA: “Ciao Pippo, conservo molti ricordi di cose fatte insieme. Per 40 anni le nostre strade si sono incrociate. Sanremo, Domenica in, Fantastico, Papaveri e Papere. Grande rispetto per la tua storia, che è stata anche la nostra storia. Hai rappresentato la cultura popolare italiana con competenza e passione. Indelebile per me il ricordo di Sanremo 1992 con Portami a ballare. Hai sempre fatto esprimere liberamente gli artisti che ospitavi, anche i più scomodi, senza mai cedere a ingerenze censorie. Con te se ne va un’epoca ricca di contenuti nobili ma accessibili a tutti. Ci mancherai“.

FRANCESCO RENGA: “Mi mancherai Pippo… grazie per tutto quello che hai fatto per la canzone italiana, per me… per tutti noi”.

FABRIZIO MORO: “Nella vita, le persone che ti aiutano non te le devi mai dimenticare. Anzi, te le devi ricordare ogni giorno. Tutti i giorni, sempre. Sei stato uno dei pochissimi che mi ha dato una mano quando le mie canzoni erano ancora sogni da realizzare ed io ero solo un trentenne smarrito. Chiamasti personalmente l’albergo in cui lavoravo, chiedendo se era vero che lì c’era un cameriere di nome Fabrizio Moro. Oggi se sono diventato un cantautore, un uomo e soprattutto un padre, lo devo a te… a te che hai creduto in me, quando tutti mi lasciavano lì… in un angolo. Grazie Pippo. Sarai sempre nel mio cuore“.

ROCCO HUNT: “Ciao Pippo. Ero solo un ragazzino, ma non potrò mai dimenticare la mia prima volta in tv, che gaffe. Per fortuna c’eri tu che riuscisti a sdrammatizzare e rendere anche quel momento un’esperienza divertente che mi ha lasciato tante cose. La tua gentilezza e la tua bontà d’animo resteranno con me per sempre. Riposa in pace“.

BABY K: “Sei stato parte importante dei ricordi da bambina, di quando tornavo finalmente in Italia dalla mia famiglia,, che mi mancavano tanto. Dopo le cene epiche di mia nonna, ci radunavamo davanti alla tv – circa una 15ina di cugine, zii, fratelli ecc. – a commentare, ridere e scherzare. Mi bastava questo per percepire meno triste tutto quel tempo passato lontano dai miei affetti. Grazie per la magia Sig. Baudo!“.

SAMUELE BERSANI: “Quanta gente che l’ha incontrato deve dirgli GRAZIE. Me compreso. Ciao Pippo“.

AL BANO all’AGI: “Lui è stato il tutto per me. Ci sono tanti ricordi personali con lui, dovrei dirne un’infinità. Non mi soffermo sul Sanremo vinto, ma sul mio primo. Ricordi bellissimi e indelebili. Pippo è stato semplicemente il tutto per me e non potrò mai ringraziarlo a sufficienza per quanto fatto“.

Sui social ha poi aggiunto: “Caro PIPPO, una parte di me è volata via insieme a te!!! Sorella morte non fa sconti a nessuno. È naturalmente prepotente, ma tu sei nel cuore di noi italiani e sei stato, sei e resterai sempre vivo per tutto ciò che hai saputo regalare ad ognuno di noi!!! Mi manchi e mi mancherai fino al momento in cui anch‘io rinascerò a NUOVA VITA!!!“.

SYRIA: “Buon viaggio Pippo, tanti ricordi mi legano a te e ai miei esordi. È stato un privilegio conoscerti. Riposa in pace”.

ANDREA BOCELLI: “Dicono abbia inventato la televisione italiana. Sicuramente ne è stato uno dei grandissimi protagonisti. Io pure, con un affetto oggi velato di malinconia, per la sua scomparsa, m’accodo alla lista di chi dichiara nei suoi confronti un forte debito di riconoscenza. Perché Pippo Baudo, in oltre sessant’anni di strepitosa carriera, ha aiutato tantissimi amici e colleghi ad emergere, col fiuto infallibile del talent scout e con la generosità della persona per bene.

Insieme a Luciano Pavarotti e a pochi altri, è tra coloro che più mi hanno sostenuto, nei miei passi, iniziali e tardivi, verso la notorietà.

Qualche anno fa, in uno special televisivo, tra i racconti di tanti colleghi, la voce di Pippo Baudo e la sua testimonianza sui miei esordi, come sempre generosa e partecipata, mi emozionò e mi inorgoglì, rinnovando la mia gratitudine nei suoi confronti.

Una gratitudine che perdura, proprio come accade nel cuore di tantissimi italiani. Una gratitudine che oggi diventa preghiera e un pensiero colmo di affetto, nel desiderio di salutare Pippo e rendere ancora più sereno il suo viaggio, oltre le quinte del cielo”.

LORELLA CUCCARINI: “A giugno, per il tuo compleanno, non ero riuscita a raggiungerti telefonicamente per farti gli auguri e questo mi aveva impensierito. Ho sperato tanto che questo momento non arrivasse mai, ma… Sei stato il mio maestro e il mio papà artistico.

Grazie a te la mia vita è stata piena di soddisfazioni e i miei sogni di bambina si sono avverati. Lavorare al tuo fianco e imparare da te è stato un privilegio unico, perché sei e sarai sempre il numero 1. A te, il mio eterno grazie. Per tutto. Ti voglio un mondo di bene. A Dio“.

MARCO CARTA: “‘Mah, vi dirò… a me sto Carta piace un sacco’. Custodirò per sempre nella mia testa e nel mio cuore il ricordo di quel giorno insieme a Domenica In nel 2009. La tua voce, il tuo sorriso, la tua eleganza. Grazie Maestro, resterai sempre parte del mio cammino. Che la terra ti sia lieve”.

ROVAZZI: “Ho avuto il privilegio di incrociare il tuo percorso facendo insieme Sanremo Giovani, che è stata anche la tua ultima conduzione televisiva. Notti insieme a riscrivere copioni. Appena le luci si accendevano, ti trasformavi e io non potevo non guardarti a bocca aperta. Che ricordi incredibili. Resterà per sempre fra le esperienze più belle della mia vita.

Grazie Pippo, perché per me sei sempre stato un’enorme ispirazione. Cantare proprio stasera nella tua città, Militello Val Di Catania, da dove è iniziata la tua avventura, mi sembra un segno del destino. Come dicevi tu: ‘the show must go on’. Fai buon viaggio Pippo“.

LUCA JURMAN: “PIPPO BAUDO… Questa non è una notizia, è una voragine che lasci e nessuno potrà mai più riempire! Tu che per la musica hai fatto e dato tanto, perché eri l’unico che sapeva più di tanti che parlano! Pochi sanno quanto eri Artista, e pochi sanno quanto l’Arte ha amato te!

Sì, lo so, qualcuno dirà che si doveva immaginare, ma il punto è che con te ora sono finiti i riferimenti di consapevolezza, professionalità, e competenza! Gli altri hanno solo cercato di imitarti, ma non ci sono riusciti, purtroppo. Tu sei Pippo, gli altri…no. Mancavi già da tempo, ora mancherai per sempre!“.

RENATO ZERO: “Sono Padri Putativi. Presenze necessarie a rendere un percorso di vita meno difficile e più costruttivo. Oggi sono figure più rare. Questo è uno dei motivi per il quale ci sentiamo più soli e scoraggiati nella scelta di una direzione e di una stabilità emotiva ed esistenziale. Grazie Pippo per il tuo preziosissimo supporto. Un esempio, il tuo, che saremo tenuti ad alimentare, affinché le nostre esperienze di vita servano ai più deboli e sconsolati.
Ora siamo qui a pregarti, di non dimenticarci!“.

SONOHRA: “É difficile trovare le parole. La cosa che ci rende più onore è esserci anche noi tra gli artisti dentro la tua celebre frase ‘L’ho inventato io!’. Ciao Pippo. Mancherai. Ti vogliamo bene“.

BIAGIO ANTONACCI: “Buon viaggio, Pippo mio, uomo di stile, intelligenza, talento ed eleganza. Hai insegnato a noi l’umanità, la semplicità e la bellezza della televisione.
Fai un buon viaggio… Ti voglio bene! Se per caso incontri mio padre, digli che lo amo“.

ELISA: “Ricordo Pippo Baudo con un sorriso grande e gentile. Ci incontrammo per la prima volta alla fine degli anni ‘90, al Premio della Musica, e già allora capii che dietro quel sorriso c’era un mondo intero, fatto di passione e di una generosità che ti faceva sentire importante, anche se eri all’inizio del tuo percorso.

Poi a Sanremo 2007, quando mi ha consegnato il Disco di Diamante… è stato un momento speciale. Lui era lì, con la sua eleganza, con quella presenza che rassicura. E io ero ancora quella ragazza di tanti anni prima, ma anche un po’ cresciuta. Pippo ha fatto parte di tanti momenti importanti della musica italiana. E per me, quei piccoli incroci con lui, restano impressi come fotografie piene di luce”.

CATERINA CASELLI: “Quanti ricordi, incontri memorabili, sfide vinte, un protagonista che ha sempre saputo innovarsi. In TV, dicevi, la Musica si vede! L’ho sempre tenuto presente nel mio lavoro. Ciao Pippo, ci rivedremo di nuovo un giorno, fa’ buon viaggio e Grazie Sempre!!!!“.

LISA: “Quante cose si potrebbero raccontare… Non pensavo che sarebbe mai arrivato questo momento. Con la tua dipartita, caro Pippo, in un certo senso è come se andassero via emozioni incredibili nate insieme a te. 

La prima volta ci incontrammo in Rai nel ’95. Io ero davvero piccina ed emozionatissima. Eravamo alle prove di Numero Uno Italia con Mariah Carey. Ero l’unica presente insieme ad altre due persone che oggi non ci sono più: il mio primo discografico, Elio Palumbo (che mi fece questa grande sorpresa), e Bardotti, con cui avevi un legame forte.

Negli anni speravo tanto che, al mio primo Sanremo, ci fossi tu a presentare, ma il destino volle Vianello: altro gigante, persona straordinaria, serio e divertente… una figura importante nella mia vita. Però non mollavo all’idea che prima o poi ci potessi essere tu su quel palco a presentarmi.

Seppur le occasioni di incontro in TV nel corso degli anni siano state tante, così come le telefonate piene di complimenti e supporto, alla fine, nel 2003, su quel palco c’eri tu… ed è stata pura magia! La cura dei dettagli, l’amore profondo per il tuo lavoro, un grande insegnamento per me.

Anni dopo, dopo la vittoria di ‘Ora o mai più‘, mi incoraggiasti ancora a tener duro… e avevi ragione. Che la terra tia sia lieve e che gli angeli ti accolgano in cielo. Mancherà la tua grandezza, la tua professionalità, il tuo esempio, la tua cultura, la tua persona! È stato un privilegio conoscerti Tvb. Lisa, come dicevi tu, La Panetta”.

ANNA OXA: “Nel teatro del tempo, dove le luci si accendono, è apparso Pippo Baudo, maestro di scena che non ha solo presentato artisti — li ha ascoltati, li ha capiti e li ha fatti fiorire sotto il sole della sua voce.

Dalle serate di Sanremo, dove Anna Oxa esplodeva come cometa ribelle, con quel timbro che sfidava le regole e accarezzava il cuore, fino alle rive dell’Adriatico, dove l’Albania lo ha accolto come un vecchio amico, Baudo ha portato con sé il rispetto per l’arte, come si porta una rosa senza spezzarne il gambo.

Nel 2014, al festival Kënga Magjike, la sua presenza era più di un’apparizione: era un ponte. Un ponte tra generazioni, lingue e sogni. Anna Oxa, figlia di due mondi, ha cantato con l’intensità di chi conosce il confine e lo trasforma in canto. E Pippo, con lo sguardo di chi ha visto nascere mille voci, ha salutato quel palco come si saluta un vecchio amore: con gratitudine, eleganza e la certezza che l’arte non ha patria, ma solo cuori che la ospitano“.

LOREDANA BERTÈ: “Semplicemente Pippo! Un gigante di cuore e di bravura, un vuoto pieno di ricordi. Un abbraccio grande ai suoi cari”.

ANTONELLA BUCCI: “Con il cuore pieno di dolore, oggi saluto Pippo. Un’anima rara che ha sempre vissuto creando valore, seminando rispetto, umanità e passione in tutto ciò che faceva.

Ha creduto in me, forse anche più di quanto io riuscissi a fare, ed è per questo che il suo sostegno resterà una delle cose più preziose che la vita mi abbia regalato. Non lo scorderò mai. Grazie Pippo per tutto quello che sei stato“.

NEK: “Non posso non ricordare quel 1993, anno che mi vedeva per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo e c’era lui. C’era lui a condurre, c’era lui come direzione artistica. E aveva un peso specifico importante, perché lui dava consigli, esprimeva il suo pensiero, te lo faceva capire senza mezzi termini. 

È stato un uomo che ho incontrato più volte nel mio percorso professionale. Ed era un uomo felice per me. Era felice per il mio percorso, per tutto quello che stavo costruendo. È questo che voglio sottolineare. Quando qualcuno è felice dei successi altrui, è una persona corretta.

Sei stato una persona amorevole e un professionista immenso. Una presenza preziosa anche nella mia carriera. Buon viaggio Pippo, la tua luce nei nostri cuori sarà eterna“.

KARIMA: “Ciao Pippo! Credevi in me! Hai fatto tantissimo! Come pochi. Sei stato e sarai per sempre il Re della TV! Stasera ti ho dedicato una canzone… una canzone per l’inizio del tuo viaggio“.

PIERO CASSANO: “Ciao Pippo. Pensare che io nel 2002 non volevo venire a Sanremo, perché – dopo l’incredibile successo di Brivido Caldo nel 2000 ed il 3°posto nel 2001 con Questa Nostra Grande Storia D’Amore – avevo il serio timore che, se solo fossimo arrivati quarti, avremmo compromesso tutto quello che nei 2 anni precedenti avevamo raggiunto con vera e grande fatica.

Discutemmo a lungo io e te, in presenza di Giancarlo Golzi e Fabio Pervesi, che stavano dalla tua parte, finché tu sbottasti e devo dire, sinceramente, ti incavolasti. E per fortuna – te l’ho poi sempre riconosciuto- perché fu la seconda vittoria Sanremese dei Matia Bazar. GRAZIE PER TUTTO: PER LA TUA PRESENZA E PER GLI INSEGNAMENTI ARTISTICI E DI VITA“.

LEDA BATTISTI: “Caro Pippo sei stato la leggenda della televisione italiana! Un ‘padrino musicale’ per tanti, come nel mio caso. Tutte le volte che #PippoBaudo esclamava il suo celeberrimo ‘L’ho inventato io!’ c’era un ché di ironico ma, inevitabilmente, anche tanto orgoglio. L’orgoglio di chi, più che inventare in senso stretto, è riuscito ad intercettare talenti e dar loro la possibilità per emergere e farsi strada. L’ha fatto anche con me e gliene sarò sempre grata! Grazie di tutto, perché tutto è iniziato da te, per me“.

DANIELE SILVESTRI: “Che ve lo dico a fare che mi mancherà moltissimo quell’uomo elegante, intelligente e così innamorato della musica a cui devo così tanto. Grazie di tutto Pippo. E buon viaggio“.

CLAUDIO BAGLIONI: “Ci ha scoperto tutti e tutti, senza di lui, siamo più scoperti. Era attento, curioso, appassionato, laborioso, versatile, spiritoso, colto e meticoloso. Era tante cose, molte di più delle tante che ha fatto. Sarebbe riuscito a far bene anche altro, oltre alla TV, se questa non l’avesse accaparrato. È stato un grande. Super Pippo. Davvero il più grande. È stato grandioso”.

FEDERICO STRAGÀ: “Con #pippobaudo se ne vanno un sacco di cose e credo che ciò provochi un po’ di nostalgia alla maggior parte degli italiani. La mia è mista ad una certa fierezza, data dal fatto che la sua voce di presentatore una volta ha pronunciato anche il mio nome”.

PEPPINO DI CAPRI: “Sono tanti i ricordi insieme, tutti accompagnati dalla musica, che hai sempre amato e vissuto con passione e professionalità. Mancherai a tutti noi! Ciao Pippo“.

TIROMANCINO: “Grazie per aver reso grande la televisione e la musica italiana… riposa in pace maestro“.

ARIANNA: “Arrivederci Pippo, ricordo ancora l’emozione di essere presentata da te alla mia prima esibizione televisiva, in prima serata, nel tuo Fantastico ‘90, quando la Disney mi lanciò come testimonial. Da bambina sognavo di fare il varietà come solo tu sapevi fare e all’improvviso, a soli 15 anni, mi trovavo presentata da te nel programma TV che ho amato di più fin da piccola. Tremavo e mi sentivo ancora più piccina davanti ad un colosso, un’icona come te! Tu per me sarai sempre l’eccellenza della tv italiana in assoluto!

Ho scelto questo video di Domenica In del 2009 tra i tanti in cui ho avuto la fortuna di essere presentata da te perché, ahimè, è stata l’ultima volta che ti ho visto. Le tue parole ed il tuo abbraccio forte hanno significato il mondo per me, mi hanno veramente onorata e, rivedendolo dopo tanti anni, mi commuovono e danno la forza di continuare, nonostante TUTTO!!

Mancherai alla TV italiana e al tuo pubblico e resterai per sempre un esempio da seguire di professionalità, genialità, intuizione e coerenza per chi ha vissuto la tua TV e per tutte le generazioni a venire! Grazie. A Dio“.

BUNGARO: “Caro Pippo, mancherai tanto. Mi porterò nel cuore l’ultima nostra telefonata che ci siamo fatti a Natale. Una lunga chiacchierata. Di te ricorderò sempre l’incoraggiamento di non mollare mai quel giardino di nicchia che avevo costruito in tutti questi anni. Oggi lascerai un vuoto incolmabile nella nostra musica. La cosa che mi rende più felice è che ho fatto in tempo: sei stato il primo ad ascoltare le mie nuove canzoni. Grazie Pippo, fai cose belle lassù.
Ti aspettano a braccia aperte”.

ROBERTO VECCHIONI: “Se n’è andato un uomo di grande intelligenza e profonda cultura, che ha saputo unire con ironia e padronanza della scena nord e sud, destra e sinistra, piccola e grande borghesia nella stessa risata e regalare a tutti – indistintamente – attimi di serenità, facendo nel contempo crescere il Paese. Ciao, amico mio“.

ORNELLA VANONI: “Caro caro Pippo, ogni tanto ti chiamavo e mi dicevi ‘Non posso più leggere i giornali, non ci vedo’. Era il tuo grande cruccio, ma non sapevo altro sulla tua salute. Che sei stato un grande, un super, lo sa tutta l’Italia. Ma della tua amicizia, il tuo calore dietro le quinte per dare coraggio e forza a un cantante (io, per esempio), lo sa solamente chi ha lavorato con te. Ci vediamo presto, spero!“.

VERDIANA: “Pippo, grande maestro! Quanto hai dato alla musica, alla televisione, a tutti noi con il sogno di abbracciare la gente attraverso le canzoni! Ero poco più di una bambina quando la vita mi ha donato il grande privilegio di conoscerti, di essere scelta per quel Sanremo 2003 nel quale mi sono sentita accolta come una figlia.

La cura che avevi nell’ascolto dei brani, nei consigli che dispensavi nella realizzazione del lavoro, e il tempo che ci hai dedicato non hanno prezzo, vanno al di là dell’operato di un direttore artistico. Tu trattavi ogni canzone e ogni artista che per te aveva valore come se fosse qualcosa di profondamente tuo. Speciale, unico. Buon viaggio Pippo, resterai sempre nel mio cuore”.

CARMEN CONSOLI: “Ciao Pippo, fa’ buon viaggio: sono certa che troverai una rotta tutta tua anche per arrivare lassù“.

FRANCESCA ALOTTA: “Buon viaggio Pippo. Da sempre, sei il nostro orgoglio siciliano. Con te va via un pezzo della nostra storia, ma il tuo ricordo rimarrà indelebile nei nostri cuori. Mi sento anch’io una tua ‘figlia’. La prima volta che ti vidi, ero tredicenne, e non riuscì neanche a parlare. Eri così immenso ed io così timida. Ero a Catania, perché mio padre, Filippo Alotta, partecipava al Festival della canzone siciliana che conducevi tu, nel 1981.

Poi, senza sapere che ero la figlia di quel tenore che aveva vinto, credesti nella nostra canzone, che i nostri discografici, in attrito col direttore artistico Mario Ragni, hanno provato a boicottare, anche perché nel ’92 si tendeva a far finta che la disabilità non esistesse. Tu, insieme ad Aragozzini, avete creduto in me e Aleandro e ci avete voluto fortemente al Festival di Sanremo, dove poi, contro i pronostici dei nostri discografici, che non vennero nemmeno a congratularsi, vincemmo con la nostra Non Amarmi e l’anno successivo, nel ’93, ancora una volta hai creduto in me e mi hai scelto per partecipare tra i big con UN ANNO DI NOI, sempre di Giancarlo Bigazzi.

Devo tantissimo del mio successo a te, caro Pippo. Con te se ne va un padre, un amico, una persona straordinaria, che ha segnato la mia carriera di artista. ‘TI HO SCOPERTA IO’, diceva così a tutti i personaggi, e credetemi, sono veramente tanti, che gli devono il successo. Non dimenticherò mai la tua gentilezza, la totale disponibilità con tutti nel donarti, il rispetto, l’educazione e la grande signorilità, insieme alla tua cultura musicale immensa. Chi viene amato, non muore mai. Ed io ti voglio un mondo di bene Pippo“.

STASH dei THE KOLORS: “Ho avuto l’onore di conoscere Pippo Baudo qualche anno fa in Rai. Ho un ricordo bellissimo di un discorso che avevamo fatto nel backstage di una trasmissione, nell’attesa che ci chiamassero in scena. Mi avvicinai timidamente per chiedergli una foto e lui iniziò a parlarci. Sembrava di conoscerlo da una vita, come se ci stesse parlando un parente, un insegnante. 

Ricordo che il centro del discorso era il ‘carattere’ necessario per diventare grandi. Qualsiasi cosa noi volessimo fare o diventare. Per farci capire l’importanza di ‘quell’ingrediente’ faceva dei paragoni assurdi, tra settori completamente distanti, agli antipodi dello spettacolo. Eppure, fu cosi esaustivo! Ricordo che speravo non ci chiamassero più per quanto fosse prezioso il momento che stavamo vivendo insieme a un gigante.

Ci salutò augurandoci di trovare l’autenticità, la singolarità e la genuinità in tutto quello che avevamo intenzione di fare. Buon viaggio, Pippo!“.

AMI STEWART: “Oggi sono molto triste. Ho perso, l’Italia ha perso, una persona amata. Pippo Baudo è sinonimo della televisione italiana, della professionalità. Un gentiluomo, un amico.
Addio Pippo“.

MARINA REI ha pubblicato una doto di Pippo Baudo con suo padre “Di tutte le foto che mi vengono in mente questa e’ quella che mi piace di più.
Ciao Pippo, salutami papà.

PETRA MAGONI: “Pippo….mi ricordo il Sanremo del 1996 e la cura e l’attenzione che avevi per ogni dettaglio, soprattutto con noi ‘giovani’. Ti ricordero’ sempre con grande affetto. Riposa in Pace.

DENISE FARO: “La prima volta che ti ho incontrato è stato ad un casting: cercavi una ragazza che sapesse cantare e avesse una bella presenza scenica. Io portai Because of You di Kelly Clarkson e tu mi dicesti: “Perché una canzone così difficile?”
Io risposi: “Perché posso cantarla.”

Poteva sembrare uno scambio di battute strano, poteva sembrare che io mi sentissi chissà chi… ma in realtà volevo solo dimostrarti che avevo fegato. E tu lo capisti.
Di tutti i casting che io abbia mai fatto, non mi sono mai sentita così a mio agio e, allo stesso tempo, così impressionata dalla presenza di qualcuno.

Alla fine mi dicesti soltanto: “Brava.”
Un “brava” che ha segnato l’inizio di un percorso a testa alta ♥️

Ciao Pippo!

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