7 Aprile 2015
di Direttore Editoriale
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7 Aprile 2015

Buon compleanno GIANLUCA GRIGNANI, eterna ROCKSTAR A META’

Gianluca Grignani compie oggi 43 anni e il direttore,Massimiliano Longo,per anni suo assistente ce lo racconta con un estratto del suo libro ROCKSTAR A META'

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Oggi è il compleanno di Gianluca Grignani e, in qualche modo, è un giorno importante anche per me visto che, come è noto ad alcuni, è stato insieme a lui che ho iniziato a muovere i primi passi in questo puzzle sparpagliato che è la musica.
L’eterna rockstar a metà, sempre in bilico tra pop e rock, beatitudine e dannazione, tonfi paurosi e geniali risalite… l’artista che più di ogni altro ha ribaltato le regole del music business più e più volte…” così l’ho descritto nel retro del mio libro, Rockstar a metà (Chinaski edizioni) uscito lo scorso novembre in tutte le librerie, un tributo tra mente e cuore, tra fredda analisi e cocente emotività che ho voluto scrivere per raccontare la sua storia e, in piccola parte la mia storia.

Ho pensato che oggi, nel giorno del suo compleanno, il modo migliore per fare i miei auguri a questo artista così controverso con cui un ragazzo di vent’anni o poco più inizio a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica, fosse pubblicare la premessa estratta dalle pagine del mio libro che, come molti fan hanno capito, è un atto di amore sincero e non ipocrita nei suoi confronti.
Ho sempre creduto, e credo tutt’ora, che Gianluca sia uno dei più grandi talenti musicali che il nostro paese ha visto nascere… continuo a credere che il suo valore artistico sia frenato da tanti fattori, in primis se stesso che, come lui stesso si è definito in una sua canzone è “Il suo peggior nemico“. Il mio augurio è che trovi quel punto di equilibrio perfettamente in bilico su di un filo (perché la musica non sarà mai in equilibrio…) che gli permetta di dimostrarlo negli anni a venire.
BUON COMPLEANNO GIANLUCA

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ROCKSTAR A META’ – Premessa

“Mi chiamo Gianluca Grignani e sono nato a Milano il 7 aprile 1972. Attualmente vivo a Correzzana, Monza. Dopo la scuola superiore – disordinatamente – faccio esperienze e lavori: un anno in Inghilterra per la lingua. Un periodo come carpentiere per le spalle. Due anni di animazione nei villaggi turistici per le mosse. Nel frattempo non ho mai smesso di scrivere poesie e canzoni, accordi e melodie. Nel 1992 incontro Massimo Luca, noto produttore e musicista milanese; insieme, lavorando sodo arriviamo a mettere a fuoco La Mia storia tra le dita. Il risultato è questo, giudicate voi! La versione demo con la quale mi sono presentato alla casa discografica è qui, segna l’inizio della mia – storia..
Ci vediamo.
Gianluca

Questo è quello che Gianluca Grignani scriveva all’interno del suo primo (e ormai introvabile) singolo datato 1994.
Allora non lo conoscevo ancora; né avrei immaginato che, esattamente dieci anni dopo, sarei diventato il suo assistente personale (o personal assistant, come fa figo dire oggi…).
Come ci sono arrivato? Con una lunga gavetta. Perché per avvicinarsi a Gianluca professionalmente le strade percorribili sono tre:

1. Averlo conosciuto prima che diventasse famoso
2. Essere pronti a dire sempre “Sì”
3. Dimostrargli di valere al punto di meritare la sua fiducia

Io ho scelto la terza strada, quella in salita, come al mio solito.
Dal 2000 al 2003 mi sono fatto le ossa gestendo il suo fan club (con ottimi collaboratori), portandolo ad essere, per gli ammiratori del Grigna – come amano chiamarlo loro – un accogliente luogo virtuale di ritrovo. Con sudore mi sono guadagnato la stima e il rispetto dei suoi fan facendo qualcosa che nessuno era riuscito a realizzare: fargli incontrare Gianluca. E non parlo di fugaci attimi della durata di un istante, ma di incontri nei camerini, pranzi e, soprattutto lunghissimi raduni.
Operando in questo modo, mi sono piano piano guadagnato la fiducia del nostro. Al punto che un giorno, mentre si preparava ad una diretta su Radio e Video Italia, di colpo mi trovai un tecnico alle spalle che, mettendomi un radio microfono,  mi disse “Gianluca ti vuole in diretta con lui!
In preda al panico, fui spinto nello studio e lanciato su una poltrona mentre una voce scandiva i secondi mancanti alla diretta: 4,3,2,1…
Nemmeno feci in tempo a realizzare di essere in onda al fianco di colui che, per me, non solo era il mio cantante preferito, ma una fonte d’ispirazione continua.
Da qualche parte gira ancora quell’intervista imbarazzante, con il Grigna che mi diceva: “Dai… parla..spiega…”; e quando riuscivo a mettere insieme tre parole di seguito, mi interrompeva e iniziava a spiegare lui. Fu esilarante a pensarci oggi”.

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“Da quel momento ne ho vissuto di esperienze al suo fianco. In studio di registrazione mentre incideva i suoi nuovi dischi, defilato nelle apparizioni televisive o nelle ospitate radiofoniche, all riunioni in Universal Music con l’allora presidente Marzo Zisckha, al Festival di Sanremo nel 2006, nei due anni e passa del lunghissimo tour de Il Re del niente, appollaiato su una cassa pronto a percepire il minimo problema e a intervenire, a passare le chitarre se il backliner si perdeva, ad aiutarlo a cambiare abito di scena. E ancora in montagna con lui, a casa sua a riordinare tutti i provini per notti intere, al suo matrimonio…

Sette lunghi anni ricchi di emozioni contrastanti: gioia, stupore, imbarazzo, rabbia, entusiasmo, tristezza, orgoglio. Tutto lo spettro delle emozioni umane l’ho attraversato con e grazie a lui, in un rapporto artistico, lavorativo e umano difficile da spiegare a parole.
Per questo quando Federico Traversa di Chinaski Edizioni mi ha chiesto di raccontare la mia esperienza accanto a Gianluca ha dovuto faticare un po’ per convincermi. Alla fine ce l’ha fatta perché, mi son detto, “meglio io che un altro…

…Ho scritto con la testa ma soprattutto con la pancia e il cuore, a volte strappandomi le budella per riportare alla luce il ricordo di alcuni momenti. Ho scritto quello che sentivo di dover scrivere dell’artista mantenendo sempre il rispetto per l’uomo, perché di gente pronta a spolpare le fragilità altrui ne vedo sin troppa.
… Lui è uno degli artisti più controversi e allo stesso tempo geniali partoriti dal nostro paese negli ultimi vent’anni, uno che ha raccolto meno di quanto il suo talento meritasse.
… Il titolo di questo libro nasce dall’unione di due canzoni di Gianluca, Rockstar e Falco a metà. Ho pensato fosse l’idea giusta per descrivere l’anima musicale di Grignani, sempre in bilico tra rock e melodia, tra suoni psichedelici e chitarre acustiche, tra vita al limite e tranquillità famigliare.
L’essere una rockstar a metà è, per me, la perfetta cifra stilistica di Gianluca Grignani.”

Concludo con il video solo audio di una delle canzoni di Gianluca a cui sono più legato, un brano che penso valga la pena scoprire… Mrs Noia

Il Direttore

Ps. Se qualcuno nel leggere avesse sviluppato la curiosità “malsana” di continuare la lettura del libro, può trovare Rockstar a metà nelle Feltrinelli, ordinarlo in tutte le librerie o acquistarlo online qui.

Photo di Giuseppe Mazzola tratta dal libro “Rockstar a metà” di Chinaski edizioni – ogni riproduzione anche parziale senza citare la fonte è vietata