Dal 2020 al 2024: quando l’estate ha smesso di fare l’estate (e ha lasciato tutto mezzo rotto)
Come siamo finiti a dire “questa è un’estate senza tormentoni”? Forse dal 2020 in poi qualcosa si è spezzato. O meglio: si è Mezzo Rotto. Il titolo di una hit, ma anche uno stato d’animo. Forse avevamo il mojito nella mano sbagliata. O il cuore nella playlist sbagliata.
Nel 2020 si ballava da fermi, tra distanze di sicurezza e prenotazioni in spiaggia. In sottofondo, Karaoke di Boomdabash e Alessandra Amoroso, Mediterranea di Irama (già lì, attenzione) e Guaranà di Elodie. Era l’estate del “non si può”, ma con sottofondo tropicale.
Nel 2021 si ballava con il Green Pass in tasca. Mille di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti sembrava un meme diventato hit. Poi c’era Malibu di Sangiovanni, che faceva innamorare anche chi non voleva.
Nel 2022 la ricetta sembrava tornata: tormentoni tutti, playlist per tutti. La dolce vita di Fedez (ancora lui), Tananai (ex crush, è ufficiale) e Mara Sattei. Giovani Wannabe dei Pinguini Tattici Nucleari. Caramello di Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e Lola Indigo. TikTok comandava e nessuno si ribellava.
Nel 2023 fu l’anno delle collaborazioni strategiche. Tutti con tutti: Disco Paradise (Fedez, Annalisa, Articolo 31), Pazza Musica (Marco Mengoni e Elodie), Fragole (Achille Lauro e Rose Villain). Ma l’unico tormentone vero fu Italodisco dei The Kolors. Perché la cassa dritta non sbaglia mai.
Nel 2024 regnava il caos. Nessun tormentone per tutti, ma playlist per ciascuno. Sesso e samba di Tony Effe e Gaia, Storie brevi di Tananai e Annalisa, Paprika di Ghali, 30°C di ANNA. E poi c’era lei, BigMama, con Mezzo Rotto. Un pezzo che la Mosca ha sentito in loop. Per motivi artistici. Ma anche no.
(E Fedez, nel dubbio, c’era e c’è sempre. Come l’aria condizionata nei centri commerciali).











