Il Festival di Sanremo 2025 è iniziato e io sono già qui, piazzata davanti alla TV con pop corn, bibita e piedi sul tavolino (perché sì, sono una maleducata). Aspetto Carlo Conti, che da bravo conduttore ligio al dovere aprirà le danze con il suo sorriso rassicurante e l’abbronzatura impeccabile. Sanremo numero boh, ho perso il conto, tanto siamo a un punto in cui lo celebrano con i numeri romani e sembra un sequel infinito tipo Fast & Furious.
Ora, tutti si concentreranno sulle canzoni, sugli ospiti, sul colpo di scena di Fedez, che potrebbe presentarsi come no (suspense!), ma io quest’anno ho deciso di guardare oltre. Oltre il palcoscenico. Oltre la musica. Oltre il buon gusto. Sì, cari lettori, il mio focus è l’apparire sul palco nel loro complesso. Perché diciamolo: i vestiti sono un optional e qualcuno potrebbe anche aver deciso di saltare il passaggio “vestirsi” prima di uscire di casa.
E se vi state chiedendo quali siano le mie credenziali in fatto di moda, beh, immaginatevi una casalinga disperata che non si fa la tinta da mesi e fa shopping solo quando i vestiti cadono a pezzi. Il buongusto non mi appartiene e, per dirla tutta, uso pure i gambaletti color carne. Non nude, proprio color carne. Ma per questo sono la persona giusta per giudicare il peggio del meglio che sfilerà sul palco dell’Ariston.