17 Settembre 2022
Condividi su:
17 Settembre 2022

In America muore un altro rapper, la scena rap è violenta e Sfera Ebbasta invita tutti a darsi una calmata. Adesso? Davvero?

"La violenza sta diventato all’ordine del giorno e mi spiace dirlo ma anche in Italia la situazione peggiora..." le parole di Sfera

Sfera Ebbasta Pnb
Condividi su:

Sfera Ebbasta rompe il silenzio. Nei giorni scorsi, a Los Angeles in America, la faida tra rapper ha toccato un nuovo punto di non ritorno con l’assassinio del giovane trentenne PnB Rock, pressoché sconosciuto al pubblico italiano ma amatissimo dall’altra parte del mondo. I messaggi di cordoglio sono stati migliaia, alcuni provenienti anche da altri colleghi più illustri nel nostro paese come Drake o Offset., compagno dell’altra rapper Cardi B.

Tra questi, ha trovato spazio anche il messaggio di Sfera Ebbasta su Twitter e, poi, su Instagram. Sfera aveva realizzato un brano con PnB, mai pubblicato ufficialmente, dal titolo Parigi nel 2019 e da quel momento avevano legato molto.

Queste le sue parole:

Quello che è successo a PNB dovrebbe farci riflettere anche se è successo in America.
La violenza sta diventato all’ordine del giorno e mi spiace dirlo ma anche in Italia la situazione peggiora a vista d’occhio.

Il tweet è giustissimo, sacrosanto e doveroso se non fosse che parliamo di Sfera Ebbasta, lo stesso che si è fatto ritrarre il 19 marzo 2018 con un fucile in una mano e un pacco di dollari nell’altra per celebrare un disco d’oro sui social.

Certo, direte voi, sono passati 4 anni da quegli scatti e da allora l’immagine del nostro trapper è stata ripulita da cima a fondo ma certe cose, certe immagini, certe parole non vengono dimenticate e il web lo sa.

Ma senza neanche andare troppo lontano, sono recentissime le collaborazioni con vari pregiudicati della musica italiana come Baby Gang, giusto per citare il primo che si trova cercando su Google, un altro ragazzo che passa il suo tempo a fare video dalla sua cella a San Vittore o foto con armi di varie dimensioni e tipi.

Gionata, vero nome di Sfera Ebbasta, è anche diventato papà nel frattempo quindi sono sicuro che le sue siano parole sincere, infatti non discuto l’oggi o il domani, io voglio capire perché tutti questi anni siano stati tra virgolette macchiati da queste cose di cui sopra e perché, soprattutto, faccia finta di nulla se uno prova a farglielo notare.

Perché questa necessità di flexare armi e soldi e di non ascoltare i consigli di chi diceva “basta, è pericoloso”? Perché non dire “oh raga forse questo clima abbiamo contribuito anche noi a crearlo, scusate”. Farebbe un gran figurone con tutti, ma proprio tutti. Uomini si diventa anche riconoscendo gli sbagli.

Tutti noi, persino suoi colleghi cantanti e artisti, abbiamo più volte sottolineato la pericolosità nel mostrarsi in questo modo perché, purtroppo, lo spirito di emulazione è più forte di qualsiasi altra cosa ed è indubbio che il target del rap, della trap o della drill sia molto basso, anche più basso di quello adolescenziale in certi casi.

Dai 10 anni in su è un continuo usare passamontagna, fotografarsi con armi e soldi, fare vedere di essere fighi o, come si dice a Milano, ‘maranza’ al punto giusto perché altrimenti non puoi far parte del gruppo, vieni emarginato e non voglio neanche sapere in quegli ambienti cosa succede agli emarginati.

Sfera Ebbasta è un hitmaker strafamoso e amato in Italia e conosciuto, ormai, in tutto il mondo. Lo ascolto sempre volentieri perché credo sia uno dei pochi che passa il proprio tempo a reinventarsi di continuo in studio, lo apprezzo.

Mi spiace solo che certe prese di posizione debbano arrivare solo a fatto compiuto, troppo tardi per rendersi conto che ormai il dado è tratto e che solo un miracolo può mettere una pezza a questa brutta situazione.