26 Ottobre 2023
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26 Ottobre 2023

Laura Pausini: testo e significato di “Cos’è” quinta traccia dell’album “Anime Parallele”

A distanza di 5 anni dall'ultimo album di inediti, "Fatti sentire", arrivano 16 nuove canzoni.

Laura Pausini Cos'è testo significato
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Laura Pausini “cos’è” testo e significato della quinta traccia del nuovo album, “Anime parallele“, fuori per Warner Music Italy dal 27 ottobre 2023.

Il disco arriva a distanza di 5 anni dal precedente progetto discografico della cantante italiana più nota al mondo, “Fatti sentire” Al suo interno 16 canzoni tra cui i singoli “Un buon inizio”, “Il primo passo sulla luna” e “Durare”.

Laura pausini cos’è significato del brano

Questo brano è stato scritto da Alessandro La Cava per testo e musica, quest’ultima in collaborazione con Federico Bertollini.

Un’introspezione recondita e viva, intima e sincera. Un acquerello dalle tinte soffuse per restituire il senso di smarrimento di chi, attanagliato dai ricordi, non riesce ad andare avanti e volgere altrove la propria direzione. Innescata dal pianoforte, la melodia di questa moderna ballad acquista progressivamente forza trovando il suo culmine nel ritornello, spazio in cui è racchiuso il significato più profondo di una domanda che sembra non avere risposta.

La produzione del brano è di Michelangelo.

Laura pausini cos’è testo e audio

Non colgo mai gli attimi
arrivo sempre qualche decimo più tardi
e non mi godo mai i tramonti ed i traguardi
ancora adesso ci ripenso
è stato inutile far finta
di provarci un altro po’

e non c’è un’ombra di passaggio
per le vie del centro
ritorno nello stesso punto
come se fosse un sogno
è un’altra notte che non chiudo occhio
che aspetto arrivi il giorno

e quanto sono stupidi
quelli come noi che sanno perdersi
quando urliamo fiumi di parole
che fanno male
per far pace e poi ricominciare
e intanto mi domando sempre

cos’è, cos’è, cos’è
che non si rompe dentro me
so cos’è, cos’è
forse un filo indistruttibile che
non mi fa perdere le tracce
così da ritrovarmi sempre

e mentre il mondo si è diviso in sette continenti
ci sono io che resto ferma nelle strade dei ricordi
e sembra che cammino al buio coi lampioni spenti
e cerco luce per aprire bene gli occhi
e notare che non sono più i miei

e c’è un bagliore
o forse un lampo
in questo cielo aperto
e non è giusto darsi il peggio
e dar la colpa al mondo
un’altra notte che non chiudo occhio
che aspetto che arrivi il giorno

e quanto sono stupidi
quelli come noi che sanno perdersi
quando urliamo fiumi di parole
che fanno male
per far pace e poi ricominciare
e intanto mi domando sempre

cos’è, cos’è, cos’è
che non si rompe dentro me
so cos’è, cos’è
forse un filo indistruttibile che
non mi fa perdere le tracce
così da ritrovarmi sempre

senza avere parole ed ossigeno
vedo nuvole come avvoltoi
ho le gambe che tremano e cedono
ed ogni volta non capisco

cos’è, cos’è, cos’è
cos’è, cos’è, cos’è
cos’è, cos’è, cos’è
cos’è

e quanto sono stupidi
quelli come noi che sanno perdersi
quando urliamo fiumi di parole
che fanno male
per far pace e poi ricominciare
e intanto mi domando sempre

cos’è, cos’è, cos’è
che non si rompe dentro me
so cos’è, cos’è
forse un filo indistruttibile che
non mi fa perdere le tracce
per ritrovarmi finalmente