25 Giugno 2025
Condividi su:
25 Giugno 2025

Qual è la migliore piattaforma musicale streaming e chi paga maggiormente gli artisti?

Un viaggio tra Spotify, Amazon Music, Tidal, YouTube e Apple Music

Spotify, Apple Music, Tidal, Amazon e YouTube Music a confronto
Condividi su:

Qual è la migliore piattaforma musicale nel 2025? Da Spotify ad Apple Music, passando per Amazon Music, Tidal e YouTube Music, la scelta dipende da molti fattori: qualità audio, catalogo, editoria, etica aziendale e – non ultimo – quanto queste piattaforme pagano davvero gli artisti.

Tutte dichiarano oltre 100 milioni di brani nel proprio catalogo. Tuttavia, Apple Music e Amazon Music offrono una maggiore integrazione per chi ha già un ecosistema Apple o Amazon. Spotify ha un’interfaccia più intuitiva, Tidal resta la preferita per il catalogo di nicchia e per gli amanti del rap, mentre YouTube Music vince per semplicità d’uso e quantità di contenuti, inclusi concerti, rarità e remix non ufficiali.

Piattaforme musicali 2025: chi offre la qualità audio migliore?

Nel confronto tra piattaforme musicali 2025, Apple Music e Tidal offrono qualità lossless e Hi-Res Audio senza costi aggiuntivi. Amazon Music HD è compreso nel piano standard. Spotify ha ancora una qualità massima di 320 kbps, mentre YouTube Music è limitata da compressione audio (AAC 128/256 kbps) e variabile a seconda della connessione.

  • Apple Music: ALAC lossless (fino a 24 bit/192 kHz)
  • Tidal: FLAC HiRes (fino a 24 bit/192 kHz)
  • Amazon Music: HD + Ultra HD
  • Spotify: OGG Vorbis 320 kbps
  • YouTube Music: AAC 128/256 kbps variabile

Apple Music include Dolby Atmos, testi sincronizzati, karaoke e radio live. Amazon Music è integrata con Alexa. Tidal offre crediti dettagliati, selezione master e focus sugli artisti. Spotify domina in personalizzazione algoritmica, mentre YouTube Music eccelle nella disponibilità di video musicali e contenuti generati dagli utenti.

Piattaforme streaming 2025: questione di etica?

La figura di Daniel Ek – fondatore di Spotify – è finita nel mirino per aver investito oltre 600 milioni in droni militari dotati di intelligenza artificiale. In risposta, sempre più utenti e artisti valutano alternative più etiche. Tidal, oggi di proprietà di Jack Dorsey, ha un modello orientato all’equità. Apple e Amazon non risultano coinvolti in investimenti bellici.

YouTube, pur essendo parte di Google/Alphabet, ha affrontato critiche su privacy e trattamento dei creator, ma rimane per molti una piattaforma accessibile e trasversale.

Come funziona il pagamento degli artisti sulle piattaforme musicali

Quasi tutte le piattaforme streaming 2025 usano il modello pro-rata: i ricavi mensili (abbonamenti e pubblicità) vengono distribuiti in base alla percentuale di stream generati da ciascun artista sul totale globale. Questo penalizza gli emergenti, perché i loro ascolti vanno comunque a finanziare i big.

  • Spotify – Modello pro-rata
  • Apple Music – Modello pro-rata
  • Amazon Music – Modello pro-rata
  • YouTube Music – Modello pro-rata
  • Tidal – Modello user-centric (HiFi Plus)

Tidal è attualmente l’unica a offrire (nel piano HiFi Plus) un sistema user-centric: i soldi dell’abbonamento vanno solo agli artisti ascoltati dall’utente. Un modello più equo, trasparente e sostenibile per la scena indipendente.

Qual è la migliore piattaforma musicale per compensi?

Per rispondere a questa domanda ci affidiamo al sempre ottimo Fabrizio Galassi (seguitelo su Instagram) che ha pubblicato i dati 2024 di Duetti:

  • Amazon 8.80 $ ogni 1.000 stream
  • Tidal 6,80 $ ogni 1.000 stream
  • Apple Music 6,20 $ ogni 1.000 stream
  • YouTube 4,80 $ ogni 1.000 stream
  • Spotify 3 $ ogni 1.000 stream

Altri dati raccolti in rete:

  • Spotify: $0.001/stream (free), $0.0035/stream (Premium)
  • Apple Music: $0.007/stream
  • Amazon Music: $0.004 (free), $0.006 (Premium)
  • Tidal: $0.012/stream
  • YouTube Music: $0.0007–$0.001

Nota: i dati sono medie globali. Il payout, soprattutto per Spotify e YouTube, dipende da variabili complesse (regione, tipo di abbonamento, contratto discografico, quota di mercato).

Spotify è anche l’unica piattaforma (insieme a YouTube) che mostra pubblicamente i numeri degli ascolti. Una pratica che andrebbe rivista. Eliminare questa esposizione – lasciando i dati accessibili solo da For Artists – aiuterebbe a migliorare la salute mentale e a combattere i bot.

Quanto costano le piattaforme musicali 2025?

  • Spotify Premium: €10,99/mese – piano gratuito disponibile
  • Apple Music: €10,99/mese – solo abbonamento
  • Amazon Music Unlimited: €10,99/mese – incluso in Prime con limiti
  • Tidal HiFi: €10,99/mese – HiFi Plus: €19,99/mese
  • YouTube Music Premium: €9,99/mese – incluso in YouTube Premium (€11,99)

Qual è la migliore piattaforma musicale nel 2025?

Cerchi qualità audio e vuoi sostenere davvero gli artisti? Scegli Tidal (HiFi Plus) o Apple Music. Entrambe offrono audio lossless e compensi più alti. Tidal ha il modello user-centric.

Hai già un ecosistema smart home? Se usi Alexa, Amazon Music è perfetto. Se sei nell’ambiente Apple, Apple Music si integra nativamente.

Ti piace scoprire nuova musica e vivere un’esperienza algoritmica personalizzata? Spotify è il re delle playlist dinamiche e delle Daily Mix, ma con compromessi etici rilevanti.

Preferisci video musicali, live e remix? YouTube Music ha l’archivio video più vasto al mondo, ma la qualità audio resta inferiore.

Nel 2025, scegliere tra le piattaforme streaming 2025 non è solo una questione tecnica: è una scelta consapevole. E tu, qual è la migliore piattaforma musicale secondo te?

Per segnalazioni, correzioni o aggiornamenti, scriveteci a redazione@allmusicitalia.it