Laura Pausini è una delle poche artiste italiane ad aver costruito un legame fortissimo e duraturo con l’America Latina, dove viene celebrata come una vera e propria leggenda e dove ha vinto Grammy Awards, Latin Grammy, Golden Globe, una nomination all’Oscar ed è stata eletta Person of year.
Questo approfondimento racconta il successo e il riconoscimento che l’artista continua a ricevere oltreoceano,con una celebrazione che in Italia raramente raggiunge gli stessi livelli.
LAURA PAUSINI, una leggenda più celebrata all’estero che in patria
Nel nostro Paese, a volte, Laura Pausini viene percepita come un’artista “Legacy”, dalla carriera ormai consolidata, quasi scontata. Non sempre viene celebrata come meriterebbe per il suo percorso internazionale, né sostenuta — dagli addetti ai lavori e dai media, perché il pubblico la ama — con lo stesso entusiasmo riservato ad altri artisti che, per restare rilevanti, si reinventano continuamente, anche in direzioni lontane dalla loro identità musicale.
Nel nostro Paese si tende spesso a dimenticare. E nel dimenticare, a sminuire. L’Italia, che ha prodotto alcuni degli artisti più amati e riconosciuti nel mondo, sembra avere una memoria corta, soprattutto quando si tratta di celebrare chi ha costruito una carriera internazionale duratura e straordinaria. Uno dei casi più emblematici è quello di Laura Pausini.
Nel Belpaese, anche artisti come Laura Pausini vengono spesso percepiti come “legacy artist” da incasellare nella categoria del passato. Eppure, la sua carriera dimostra il contrario: Laura continua a incidere, a esibirsi nei principali festival del mondo, a collaborare con i grandi della musica e a ricevere premi di rilevanza globale. In Italia si preferisce spesso idolatrare l’effimero, rincorrere la novità, mentre molti artisti per restare visibili si ritrovano a inseguire duetti e contaminazioni spesso lontani dal loro percorso originale.
Basta guardare oltreconfine per capire quanto questo approccio sia miope. In particolare, in America Latina Laura Pausini è considerata una vera e propria leggenda. Non solo viene celebrata da pubblico e artisti, ma rappresenta un punto di riferimento culturale, un’artista amata trasversalmente, rispettata e omaggiata.
Una carriera globale che parla ogni lingua
Nel corso della sua carriera, Laura Pausini ha cantato in spagnolo, portoghese, inglese, francese, catalano. Ha collaborato con Phil Collins, Charles Aznavour, Michael Jackson, Gilberto Gil, Kylie Minogue, Madonna, Juanes, Rauw Alejandro, Robbie Williams e molti altri. Una lista che parla da sola.
In Brasile ha costruito un rapporto speciale, in Messico è stata più volte ospite e premiata. In Argentina, Perù, Ecuador, Colombia è presenza costante nei palinsesti televisivi. La musica di Laura Pausini ha attraversato ogni tipo di produzione audiovisivaLa sua voce ha accompagnato le telenovelas più amate, da Salsa e Merengue a La madrastra, da Esperança a En nombre del amor, fino alla recentissima Vivir de amor (2024).
Le telenovelas, in America Latina, sono un pilastro culturale. Ogni canzone scelta come sigla o colonna sonora entra nella vita quotidiana di milioni di persone, diventando parte della memoria collettiva.
Riconoscimenti internazionali e successi storici, dai latin grammy al golden globe
Il legame di Laura con il mondo latino non è solo discografico. Nel 2025 sarà presentatrice dei Premio Lo Nuestro, dopo essere stata celebrata ai Latin Grammy come Persona dell’Anno. Un riconoscimento che, fino al 2023, non era mai stato assegnato a un’artista non latina. Un segnale chiaro: Laura Pausini non è percepita come artista ospite, ma come parte integrante del patrimonio musicale latinoamericano.
Un TikToker di origini sudamericane con oltre 50.000 follower, 6latino, l’ha spiegato chiaramente in un video:
“Laura Pausini è una leggenda della musica latina. Per noi non è italiana: anche se è nata in Italia, noi latini non la vediamo come un’artista italiana. Per noi lei è come Shakira, Ricky Martin, Juan Luis Guerra. In Sud America non puoi essere un hater di Laura Pausini. Tutti la amano e la rispettano, anche gli artisti reggaeton.
Due anni fa Karol G, quando le ha consegnato un premio ai Latin Grammy, le ha detto: ‘Laura, questo è uno dei momenti più importanti della mia carriera, sto dando un premio a te!’.
Avete visto quando Rauw Alejandro ha cantato Se fue ai Grammy? Lo ha fatto perché Laura è un’icona. Ha inserito la loro canzone in Playa Saturno, un album dal titolo “Cosa Nuestra”, dedicato alle radici latine.
E avete visto la reazione di Bad Bunny quando Laura ha pubblicato la sua versione di Turista? Quel rispetto non è comune: Laura Pausini, per noi, è parte della nostra cultura.»
Tra l’altro la Pausini è stata di recente ospite proprio dell’unica data italiana di Rauw Alejandro.
il successo di laura pausini all’estero… Forse dovremmo riflettere
Questa esposizione costante ha reso la sua voce familiare, quotidiana, parte della vita delle persone. Un legame che va oltre le classifiche.
Con oltre 30 anni di carriera, Laura Pausini ha vinto un Grammy Award, cinque Latin Grammy, sei World Music Awards, due Billboard Music Awards, cinque Ascap Music Awards, è stata candidata agli Oscar, ai Critics’ Choice Awards, ai David di Donatello. Ha ricevuto l’onoreficenza di Commendatore della Repubblica Italiana e una stella sul Paseo de las Estrellas di Tijuana.
Il nome di Laura Pausini è stato incluso nel progetto Pantheon del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che analizza l’impatto globale delle personalità storiche. Secondo i dati, è tra le cantanti più influenti al mondo, nonché una delle pochissime italiane a figurare nelle prime posizioni della classifica.
Nel 2023 Laura Pausini ha festeggiato i suoi 30 anni di carriera con un tour mondiale sold out, un disco di inediti e un affetto immutato da parte del pubblico sudamericano. Eppure, nel suo paese d’origine, ci si limita spesso a ricordare La solitudine.
Forse è arrivato il momento di chiederci perché. E, magari, imparare dall’America Latina che la memoria è un dono da coltivare, non da mettere in uno scafale da esposizione.
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