20 Novembre 2025
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20 Novembre 2025

X Factor 2025: “Barche di carta” è il brano di tellynonpiangere, un inedito che trasforma il peso delle emozioni in un abbraccio condiviso

Fragilità condivise per il giovane cantautore

tellynonpiangere a X Factor 2025 mentre presenta il suo inedito “Barche di carta”
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tellynonpiangereBarche di carta – Testo e significato.

Esce dopo la mezzanotte di giovedì Barche di carta, l’inedito di tellynonpiangere presentato a X Factor 2025. È una canzone che nasce quando tutto sembra affondare: i pensieri dentro, il mondo fuori, e l’unico modo per restare a galla è aggrapparsi a chi ci sta vicino.

Barche di carta (Atlantic Records Italy/Warner Music Italy) racconta proprio questo: la paura che pesa, l’ansia che stringe e la luce che arriva solo quando qualcuno ci riconosce, ci vede, ci tiene su. L’immagine delle barche di carta diventa metafora perfetta: fragili, leggere, esposte al vento. Ma capaci di galleggiare insieme.

Chi è tellynonpiangere

tellynonpiangere è il progetto musicale di Giorgio Campagnoli, classe 2001, originario della provincia bolognese. Comincia per gioco, registrando i primi brani con un amico tramite cellulare. Quel gioco diventa presto un bisogno: scrivere, raccontare, mettere ordine dentro il caos.

Nel 2024 debutta discograficamente con NEEDA e INDACO Records. Il singolo Appeso entra subito nelle playlist editoriali di Spotify — Indie Italia, New Music Friday, fino alla copertina di Scuola Indie. Seguono Vocine, Canterino, Acqua, Non mi piacciono molto le persone e L’unica, confermandolo come una delle voci più autentiche della nuova scena indie-pop italiana.

A X Factor 2025 porta la sua sincerità: un modo di cantare e scrivere che abbraccia chi ascolta, trasformando fragilità in forza condivisa.

tellynonpiangere copertina barche di carta

tellynonpiangere – Barche di carta: significato del brano

Barche di carta è un luogo emotivo: la storia di qualcuno che si sente affogare ovunque — dentro e fuori — ma trova respiro nella presenza degli altri. Non è un brano che “risolve” il dolore, ma lo rende abitabile.

Il protagonista scopre che non è l’unico a tremare e in questo riconoscimento trova una forma di casa. La barca di carta è fragile, sì, ma quando ne metti due vicine galleggiano meglio. È lì che vive la canzone: nel piccolo miracolo del restare insieme quando tutto crolla.

Il pezzo è scritto dallo stesso Telly con il cantautore Teseghella nel testo mentre per la musica si è aggiunto Gianmarco Manilardi che ha anche prodotto il brano.

TESTO

Dentro sto male e fuori è pure peggio
Con sto casino in giro almeno non ci penso
Che quando ci vediamo parliamo, ridiamo
Tra i fantasmi che sbuffiamo in cerchio
Se c’è un modo sbagliato per sentirci meglio

Che alla fine famiglia è con chi stai
Ma anche foto dove non ci sei
Non ci sei

Siamo ciò che ci manca
Chi si salva da solo
Poi ci resta da solo
Io ci canto con l’ansia
E ogni tuo dolore me lo sento mio

Quasi mi sento a casa
Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla
Qua nessuno che abbaia
Solo il vento ci affonda
Siamo barche di carta

Dentro un raggio di sole
Fuori piange il cielo
Mi hai dato una carezza e mi hai centrato in pieno
Hai i pensieri incisi su un banco di scuola
Cercando le parole, una parola sola

Che quando siamo soli pensiamo, pensiamo
Tagliamo dei traguardi e poi non ci premiamo
Vi piace non so manco se mi piaccio io
Ho gli occhi di mio padre e non so come sia

Siamo ciò che ci manca
Chi si salva da solo
Poi ci resta da solo
Io ci canto con l’ansia
Ed ogni tuo dolore me lo sento mio

Quasi mi sento a casa
Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla
Qua nessuno che abbaia
Solo il vento ci affonda
Siamo barche di carta

Siamo cocci rotti
Il giallo dei semafori
Carta straccia in lavatrice
Nelle tasche dei jeans
Chi siamo, chi siamo

Se alla fine famiglia è un come stai
Ma anche posti che ricorderai
Ricordi

Siamo ciò che ci manca
Chi si salva da solo
Poi ci resta da solo
Io ci canto con l’ansia
Ed ogni tuo dolore me lo sento mio

Quasi mi sento a casa
Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla
Qua nessuno che abbaia
Solo il vento ci affonda
Siamo barche di carta

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