3 Settembre 2025
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3 Settembre 2025

Romina Falconi – Rottincuore: tredici canzoni come tarocchi, un album dove ciò che non puoi aggiustare lo puoi cantare

Dal manuale sentimentale di Biondologia all’atlante dell’imperfezione di Rottincuore: la cantante firma il suo concept più maturo.

Romina Falconi Rottincuore cover album 2024 – nuovo disco pop ironico e drammatico con 13 canzoni come carte dei tarocchi
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Romina Falconi Rottincuore recensione dell’album a cura di Anna Ida Cortese.

Romina Falconi è tornata. E lo fa con un disco che ha già nel titolo il sapore di una dichiarazione programmatica: Rottincuore è un viaggio spietato, eppure tenero, dentro le cicatrici che tutti ci portiamo dietro. (qui la nostra videointervista)

Un lavoro che unisce pop sofisticato, ironia tagliente e confessioni intime, nel solco della sua scrittura sempre capace di graffiare e accarezzare allo stesso tempo. Se i singoli che lo hanno anticipato avevano già mostrato la voglia di sporcarsi le mani con i sentimenti scomodi, il disco intero è il manifesto di un’artista che non ha paura di restare “controtempo” rispetto al mercato, né di mostrarsi fragile.

Musicalmente Rottincuore è un ibrido riuscito: elettronica elegante, ballad che non scivolano mai nel banale e un uso della voce che alterna ironia teatrale e confessione sincera. Nei testi, Romina mette in scena il lato oscuro delle relazioni, la solitudine, il rancore che si trasforma in poesia, ma sempre con una dose di sarcasmo che rende il dolore più digeribile.

Da Biondologia a Rottincuore: cosa è cambiato

Se il precedente disco, Biondologia era “l’arte di passeggiare con disinvoltura sul ciglio di un abisso”, una raccolta di canzoni che esplorava il rapporto tra amore e psicologia con ironia pungente, Rottincuore va oltre quel perimetro: non è più soltanto un trattato sentimentale, ma un vero concept album sulle fragilità umane.

In Biondologia i personaggi erano figure esemplari, archetipi di amori tossici e dinamiche psicologiche; in Rottincuore diventano “peccatori pop”, ritratti più crudi e personali. La prospettiva si allarga: non solo il rapporto di coppia, ma l’identità, la solitudine, l’inclusione, persino la spiritualità.

Anche sul piano sonoro il cambio è evidente: laddove Biondologia prediligeva una veste pop leggera, ironica e talvolta teatrale, Rottincuore si fa più oscuro, elettronico ed emotivo, abbracciando ballad intense e atmosfere quasi cinematografiche. Non a caso per coronare il lavoro del disco si affianca anche un docu-film uscito nelle sale cinematografiche a maggio scorso.

Romina Falconi Rottincuore Docufilm

In sintesi, Biondologia era un manuale di sopravvivenza ai rapporti amorosi; Rottincuore è un atlante dell’imperfezione umana.

ROTTINCUORE, LA VISIONE D’INSIEME

Tredici canzoni come tredici carte, che una volta scoperte sul tavolo rivelano i destini possibili delle nostre fragilità. Tredici come se fossero arcani maggiori di tarocchi esistenzialisti: ognuna porta un messaggio, ma è solo nello sguardo d’insieme che la lettura prende senso, come traccia di un futuro diverso

Un disco che non consola, non semplifica, ma accompagna. Non è una playlist da aperitivo, ma un viaggio nel caos emotivo, un atlante di imperfezioni in cui ogni carta ha senso solo dentro la visione d’insieme.

Rottincuore Lacrimosa apre il mazzo come la luna capovolta: un prologo drammatico che annuncia la caduta e insieme la rivelazione.

Ho già i problemi miei è la carta del matto, ironica e leggera, un invito a ridere di sé stessi mentre il mondo vacilla.

Disturbo ossessivo si muove tra loop e pensieri ripetuti, come l’eremita che illumina l’oscurità senza mai trovare pace.

Incendio doloroso con Roberto Casalino è la carta degli amanti in fiamme: melodie dolci e parole feroci per una passione che divora.

Maria Gasolina è la torre che crolla, personaggio che incendia e distrugge ma lascia nuova energia.

La solitudine di una regina è l’imperatrice ferita, un trono che si rivela gabbia, una forza apparente piena di crepe invisibili.

Zona Cesarina con Immanuel Casto è la carta del diavolo: erotismo, ironia e libertà sessuale in un sabba pop che sfida i tabù.

Ti maledico è la ruota della fortuna che gira, trasformando un addio in liberazione.

Io ti includo è la stella che illumina la notte: un manifesto di inclusione e accoglienza, politico e poetico insieme.

Lupo mannaro è la forza capovolta, l’istinto bestiale che prende il sopravvento e graffia in profondità.

La Suora è la papessa svelata, sacro e profano mescolati in un segreto ironicamente rivelato.

Nessuno ti ama è la morte, non come fine ma come trasformazione, la verità spietata della solitudine.

Sono felice è il sole ambiguo: una luce che scalda ma che lascia il dubbio se la felicità sia autentica o solo una maschera.

Le bonus track Magari Vivi e Magari Muori, contenute in alcune edizioni, chiudono il mazzo come due poli opposti: vita e morte, speranza e disincanto.

Il mio scopo è restituire grazia alle nostre oscenità dice Romina. Ed è esattamente ciò che accade in Rottincuore. 

Brani migliori: Rottincuore Lacrimosa, La solitudine di una regina, Sono felice, Incendio doloroso, Nessuno ti ama

Voto: Otto ✰✰✰✰✰✰✰✰

Tracklist completa:

  1. Rottincuore Lacrimosa
  2. Ho già i problemi miei
  3. Disturbo ossessivo
  4. Incendio doloroso (feat. Roberto Casalino)
  5. Maria Gasolina
  6. La solitudine di una regina
  7. Zona Cesarina (feat. Immanuel Casto)
  8. Ti maledico
  9. Io ti includo
  10. Lupo mannaro
  11. La Suora
  12. Nessuno ti ama
  13. Sono felice