8 Novembre 2022
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8 Novembre 2022

Non ti piace il singolo di Tiziano Ferro? Niente intervista… il diritto di critica è morto

Francesca Fagnani si lamenta di chi pretende di "guidare" le interviste. Nella musica abbiamo lo stesso problema, forse peggio

Tiziano Ferro il mondo è nostro
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Alcuni artisti, è noto, da tempo cercano di seppellire il diritto di critica da soli o con i loro uffici stampa. Per esempio ieri Tiziano Ferro ha presentato alla stampa italiana, tramite un conferenza stampa e delle interviste, il suo nuovo disco Il mondo è nostro, Album in uscita in… data che non ci interessa.

No, non strabuzzate gli occhi. È proprio così: All Music Italia non è più interessata a parlare della musica di artisti che sperando di essere apprezzati per il lavoro che propongono al pubblico non sono disposti a essere sottoposti al giudizio della critica musicale.

La musica, permetteteci di ricordarlo, è arte ma fino a quando sarà anche venduta, consumata e genererà guadagni è anche un prodotto e in quanto tale è sottoposto a recensioni, valutazioni e anche critiche

Condivido pienamente il pensiero Francesca Fagnani, giornalista di cui tra l’altro apprezzo lo stile, la quale si è lamentata che le vengano chiesti tagli nelle interviste…. nel mondo della musica siamo molto oltre. Qui ancora un po’ le domande pretendono di scrivertele.

Penso sia sotto gli occhi di tutti il rispetto che All Music Italia nutre nei confronti della musica, settore che va sostenuto. Anche per questo non facciamo interviste volte ad estorcere all’artista di turno qualche scomoda verità che faccia titolo.

Ma tagliamo corto. Succede che diversi mesi fa il nostro Fabio Fiume, da sempre estimatore di Tiziano Ferro (7 e mezzo il voto che ha dato al singolo La vita splendida nella sue pagelle, vedi qui), impegnato in una conversazione con l’ufficio stampa del cantautore le chiede la possibilità di intervistarlo

La risposta è, cito testualmente da audio Whatsapp: Ciao Fabio… certo Tiziano all’uscita dell’album, siete già nelle cose da fare, prima non facciamo niente.

Come vi raccontavo in apertura oggi Tiziano Ferro ha incontrato la stampa e rilasciato le interviste per raccontare il nuovo disco. All Music Italia non era presente. Non sapeva nemmeno che l’evento avrebbe avuto luogo oggi.

Ma cosa è successo in questi due mesi scarsi che sono passati dal messaggio mandato dall’ufficio stampa al nostro Fabio sino ad oggi? Apparentemente niente.

Nel senso che e notizie sul nuovo album del cantautore, con tanto di link Amazon per il pre order, sono sempre uscite e noi abbiamo regolarmente continuato a lavorare con il suo ufficio stampa sopratutto per interviste e notizie su altri artisti, noti ed emergenti.

Ieri mattina, a seguito di richiesta di spiegazioni per mio conto da parte di Fabio, l’ufficio stampa gli risponde che “nessuno di noi ha chiesto l’intervista e che adesso è già tutto organizzato, strapieno e non saprebbero come inserirci“.

Tralasciando la richiesta inoltrata diverso tempo fa dal nostro Fiume vado a spiegarvi come funziona in questi casi il meccanismo delle interviste visto che, come è normale che sia, non potete saperlo.

Fino alla data di ieri 7 novembre 2022 non ci è mai capitato come sito, e non mi è mai capitato come direttore, di richiedere un’intervista. Questo accade solo se si vuole parlare con un artista che in quel momento è fuori promozione.

La prassi quindi è che di solito circa una settimana prima l’ufficio stampa manda una comunicazione a chi desidera di invitare per spiegare quando, dove e come avranno luogo le interviste. Nel caso di artisti “grossi” come Tiziano la data è quasi sempre unica per tutti.

Addirittura se l’artista è noto, ma magari meno noto di un Tiziano una Pausini etc., arrivano remind nei giorni successivi se non rispondi prontamente, oppure messaggi su Whatsapp se non addirittura telefonate. E questo non avviene solo per gli emergenti, avviene anche per nomi noti.

Chiarito questo punto ribadisco, nessuna comunicazione. Quindi cosa è successo. Devo andare per deduzione e, di solito, sbaglio di rado.

Il caso Tiziano Ferro…

Il 15 ottobre scorso il sottoscritto scrive un editoriale. L’intento è quello di dare la propria opinione su una questione di cui si parla tra giornalisti, addetti ai lavori e pubblico soprattutto sui social. È stato infatti svelato, non da noi, che il nuovo singolo di Tiziano Ferro, La vita splendida scritto da Brunori Sas e Dimartino a cui si è aggiunto Tiziano, è stato inizialmente scritto per Arisa e presentato ad Amadeus per il Festival di Sanremo 2022.

Al direttore artistico il brano non è piaciuto e il pezzo è stato quindi scartato. Per logiche discografiche più comuni di quello che pensiate la canzone è quindi arrivata a Tiziano Ferro che ha deciso di renderla il primo singolo del nuovo album.

In quei giorni in rete ho letto diverse critiche di colleghi, anche parecchio dure, nei confronti di Amadeus reo di aver scartato dal Festival un brano che è ora è diventato il nuovo singolo di Ferro e che sta nella Top 10 della classifica Radio EarOne.

Per questo, essendo da tanti anni che faccio questo lavoro, ho voluto dare il mio parere sulla questione in questo editoriale che potete leggere qui.

La sintesi del mio discorso per chi non avesse voglia di leggere l’articolo, è questa…

Faccio una premessa. TizianoFerro è sicuramente uno dei miei artisti preferiti, ma La vita splendida non mi piace. Lo trovo un “pezzo minore” tra quelli scritti da Brunori, mi annoia e non ci trovo quel guizzo che ho quasi sempre riconosciuto nei brani di Tiziano.

E non è questione di lentezza o genere del brano. Semplicemente non riesce a toccarmi nessuna corda. Capita, la musica del resto, per quanto oggettiva per alcuni, rimane a mio avviso soggettiva. Che ne so, a me piace moltissimo Il destino di chi visse per amare di Tiziano (dal disco Accetto miracoli), eppure non è mai stato considerato per essere un singolo, che io sappia.

La vita splendida è un pezzo divisivo probabilmente […].

Probabilmente, anzi sicuramente mi verrebbe da dire, anche ad Amadeus non piace. Altrimenti lo avrebbe selezionato. P

Non trovo, quindi, per niente scandaloso che Amadeus non lo abbia preso nelle versione di Arisa[…]

E che il brano stia andando bene in radio non indica nulla; anzi, mi appare come l’ennesimo pretesto per far titoli e attaccare Amadeus.

[…] Chi fa il nostro lavoro sa che un’uscita di punta come quella di un TizianoFerro viene comunque sostenuta dalle radio nelle prime settimane. Parliamo di un artista che ha un grande seguito, che gode di grande credibilità e che tutte le radio (e non solo) vogliono intervistare. È praticamente scontato che abbia nella fase di lancio un buon airplay radiofonico. Per le radio è la novità del momento. […].

Questo è il sunto del mio pensiero. Ok, non mi piace il nuovo brano di Tiziano Ferro e lo scrivo come scrivo quando qualcosa invece mi piace. È un’opinione che, tra l’altro, non rappresenta nemmeno quella di tutta All Music Italia avendo preso il pezzo un buon voto nelle pagelle di Fabio. Avessi voluto colpire l’artista, e non era mia intenzione, avrei potuto interrogarmi su una presentazione che lasciava intendere che il brano fosse stato scritto per lui.

Quindi è questo il motivo dell’esilio del terzo sito di musica mainstrean, per visite in Italia dalla giornata di interviste con Tiziano? Chissà… quel che posso dirvi è che il giorno che scrissi quell’articolo dissi a Fabio Fiume: “Fabio, sappi che io esco con questo editoriale. Se ben conosco questo ambiente l’intervista potrebbe svanire di colpo. Ma come sai io non accetto bavagli, censure né l’omicidio del diritto di critica.

Detto questo riconosco ovviamente all’artista il diritto di scegliere con chi parlare e con chi no del suo album. Mi riservo anche io lo stesso diritto di scegliere da oggi quando parlare o meno delle novità che riguardano Tiziano Ferro su All Music Italia.

Quello che non mi è piaciuto è la metodologia con cui tutto è avvenuto. La mancanza di chiarezza, trasparenza e di rispetto professionale da parte di chi di dovere.

E anche di questo terrò conto, come è in mio diritto fare e, già che ci sono lancio un appello… se Francesca Fagnani c’ha tempo di darmi due o tre lezioni de Belva, io non aspetto altro.