13 Febbraio 2018
di Blogger
Condividi su:
13 Febbraio 2018

POVIA ancora al centro delle polemiche con “Immigrazia”: “sono un cantautore libero, aiutatemi!”

In occasione dell'uscita del video ufficiale di "Immigrazia", Povia rivendica il suo ruolo di cantautore libero e lancia un grido d'aiuto

Povia
Condividi su:

Povia torna a far parlare di se e pubblica su Youtube il video ufficiale di Immigrazia.

Il cantautore aveva già presentato il brano a luglio, con un post su Facebook che subito aveva scatenato le polemiche nei suoi confronti… il cantautore infatti era stato accusato di razzismo.

In questa canzone Povia il cantautore esprime – a ritmo di salsa – la sua personale visione sul fenomeno dell’immigrazione.

Il ritornello recita che “l’immigrazia è una follia voluta da chi vuole che tu vada via“.

Secondo Povia, gli italiani scompariranno perché sostituiti dagli immigrati a basso prezzo. Infatti, prosegue, “se non vuoi fare quel lavoro, lo fanno loro, lo fanno loro. E mentre fissi il lampadario ti fregano il salario“.

Insomma, come sembra ormai essere nella sua natura, Povia prende un argomento di grande attualità e lo mette al centro di una canzone scatenando le polemiche.

Sempre in Immigrazia si domanda: “e il governo cosa fa?“. La risposta è che tutto avviene “con l’aiuto del Governo“. La responsabilità è però anche dell’italiano, che “vuole fa’ l’alternativo. “Accogliamo tutti qua” disse il figlio di papà“. In fondo all’articolo, potete leggere per intero il testo della canzone.

Da subito, Immigrazia è stata interpretata come un’invettiva contro gli immigrati. L’uscita del video ufficiale fornisce a Povia l’opportunità di tornare a parlare del senso della canzone.

L’artista ci tiene ad evidenziare che Immigrazia non è un brano contro gli immigrati.
La canzone – secondo Povia – “tiene alto il dibattito sul fenomeno immigrazione in stile “chiacchiere da bar”“. Il tema è di grande attualità e molto sentito: questo sarebbe il motivo per cui il brano suscita polemiche.

In un post su Facebook, Povia scrive: “quando una canzone non è “politically correct”, divide l’opinione perché individua il vero problema“. Per il cantautore, Immigrazia fotografa “un’Italia a pezzi, che litiga, distrutta socialmente e invasa da un’immigrazione illogica“.

Povia

Un altro punto che Povia vuole sottolineare, è che il testo del brano è analogo ad un pensiero di Karl Marx sull’immigrazione irlandese in Inghilterra. In una lunga lettera del 9 aprile 1870, il filosofo esaminò il fenomeno. Scriveva che gli irlandesi che emigravano in Inghilterra, facevano abbassare i salari e il livello di vita; così, nell’operaio inglese nasceva l’odio per l’operaio irlandese, visto come un concorrente.
Per Marx, questo atteggiamento era “molto simile a quello dei bianchi poveri nei confronti dei negri nei vecchi stati schiavistici degli Stati Uniti“. Ciò determinava uno scontro sociale tra poveri, che era alimentato dalle classi dominanti. Adesso, per Povia,la storia si ripete, ma si dimentica facilmente“.

Povia rivendica di essere un cantautore non schierato, che tratta temi delicati in modo comprensibile. “Parlo da cantautore estremamente libero e non ci vuole un genio per capire che c’è un problema“. A questo riguardo, l’artista rinnova l’invito a Matteo Salvini ad ascoltare il brano affermando che il leader della Lega ha ragione sull’immigrazione. Ai suoi fans, chiede di condividere Immigrazia affinché diventi virale, perché è il pensiero della maggioranza. Infine, Povia lancia un appello anche a tutti gli operatori del settore, affinché lo aiutino.

Dopo brani come I bambini fanno oh e Vorrei avere il becco, il cantante ha trattato nelle sue canzoni temi che hanno suscitato polemiche. Nel 2009, ha presentato al Festival di Sanremo il brano Luca era gay affrontando il tema dell’omosessualità. Nel 2010, ha parlato dell’eutanasia nel brano La verità, dedicato ad Eluana Englaro.
Adesso, è la volta di Immigrazia che ha fatto discutere e lo farà di nuovo: il tema dell’immigrazione è infatti al centro della campagna elettorale. Tuttavia, le polemiche suscitate da ogni canzone di Povia non sembrano portare fortuna al cantautore, che ha lanciato l’ashtag #poveromalibero.

Sotto l’aspetto musicale, Immigrazia è un brano ritmato dalle sonorità caraibiche. Testo e musica sono di Povia; l’arrangiamento è di Claudio Del Signore.

Il video ha una veste grafica molto semplice, volta a sottolineare il testo della canzone. La regia è di Marco Carlucci. Nella clip, Povia – vestito di bianco e a piedi nudi – balla a ritmo di musica, canta le parole del brano e mima anche alcuni versi. Il testo di Immigrazia è integralmente riprodotto, come in un lyric video. Inoltre, compaiono foto e video di gente comune, ritratta con cartelli recanti messaggi quali “Viva l’Italia“, “confini = sicurezza” e “muri = protezione“. Per Povia, questa gente comune è la vera protagonista del video; e a lei vanno i ringraziamenti del cantautore per avergli mandato i messaggi che si vedono nella clip.

POVIA – IMMIGRAZIA – VIDEO


TESTO di IMMIGRAZIA:

Immigrazìa, immigrazìa, l’immigrazìa è una follia
Voluta da chi vuole che tu vada via, tu vada via
Immigrazìa, immigrazìa, immigrazìa portami via
Che per mandare avanti il PIL vogliono i nuovi schiavi qui
Gli immigrati di domani saranno i nuovi italiani
Immigrazìa, Immigrazìa papapapa

Un tempo i figli crescevano duri perché i genitori erano duri
Oggi i figli sono molli perché siamo tutti molli
Se non vuoi fare quel lavoro lo fanno loro lo fanno loro
E mentre fissi il lampadario ti fregano il salario
Ma non è mica colpa loro, c’è un disegno molto chiaro
Il potere veterano con la scusa del razzismo vuole fare fuori l’italiano

Immigrazìa, immigrazìa, l’immigrazìa è una follia
Voluta da chi vuole che tu vada via, tu vada via
Immigrazìa, immigrazìa, immigrazìa portami via
Che per mandare avanti il PIL vogliono i nuovi schiavi qui

Ma se dici queste cose sei soltanto un incivile
E sei poco tollerante pappapero pappappa
C’è chi scappa dalla guerra sulla barca in mezzo al mare
E c’è chi perde anche la vita, ma il governo cosa fa?
Italiano chiacchierone tu sei fuori come un balcone
E loro fuori con il barcone e devi stare solo zitto
E politically correct

Immigrazìa, immigrazìa, l’immigrazìa è una follia
Voluta da chi vuole che tu vada via, tu vada via
Immigrazìa, immigrazìa, immigrazìa portami via
Che per mandare avanti il PIL vogliono i nuovi schiavi qui

E l’italiano è cotto bene, sembra proprio un maccherone
Vuole fa’ a rivoluzione con le rate er macchinone
L’italiano antirazzista vuole fa’ l’alternativo
“Accogliamoli tutti qua” disse il figlio di papà

Nel frattempo l’immigrato con l’aiuto del governo
Mentre noi litighiamo lui si prende il nostro posto
E ci cambia pure il Padreterno
E Gesù sulla zattera, e Gesù sul gommone
Amaialahamaialahai
e ndo cojo cojo cojo sai

Immigrazìa, immigrazìa, immigrazìa portami via
Che per mandare avanti il PIL vogliono i nuovi schiavi qui
Gli immigrati di domani saranno i nuovi italiani
Immigrazìa, Immigrazìa, lo diceva pure Carletto Marx