12 Febbraio 2023
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12 Febbraio 2023

Sanremo 2023. Premio Testo&ConTesto. I testi migliori (e i peggiori) del Festival di Sanremo 2023

Il nostro Prof di latino, Davide Misiano, come ogni anno analizza e premia per noi i testi del Festival.

Sanremo 2023 testi
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FRASI DA RICORDARE O DA DIMENTICARE (CONTINUA)

Sali per la montagna dei miei pensieri
e arrivi in cima
Ti sembra normale guardarmi così
che neanche mi accorgo e sei dentro i miei jeans (Shari)

Qualcosa si erge (nel pensiero?)… E poi una caduta nei jeans. A me pare inequivocabile, eppure la ragazza, opportunamente provocata da me nell’intervista, smentisce e tenta di spiegare più liricamente l’immagine.

E allora no, ci sarebbe piaciuto di più il coraggio di ostentare l’eros che una pusillanime provocazione a metà.

Tra l’altro, anche sul piano espressivo, questo movimento bidirezionale (salita in cima e poi immersione nei jeans) crea lo stesso sentimento di precarietà e di paura della gravità che abbiamo provato nel vedere la giovane Shari leopardata scendere per le scale dell’Ariston. Un po’ CRINGE.

P.S.: L’immagine dei jeans va per la maggiore in questo Festival, a tal punto da far sospettare oscure relazioni tra gli autori: “Se tu non sei qua ma ho / buchi nei miei jeans dove ho messo i sogni” (Sethu); “Eravamo da me, abbiamo messo i Police / Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans” (Tananai).


Siamo un libro sul pavimento
in una casa vuota
che sembra la nostra
Il caffè col limone
contro l’hangover (Mengoni)

In un Sanremo in cui i testi d’amore ripropongono per lo più immagini usurate, Mengoni canta metafore vivide, capaci di rendere, distintivamente e senza sbavature, il sentimento di familiarità che fa da perno a ogni amore. SPINGE


Ma chissà perché Dio
ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco (Tananai)

Prima dell’uscita del video, questa frase risultava un po’ ostica, perché mancava l’aggancio realistico (le palazzine a fuoco).

Nell‘intervista, inoltre, ho voluto avvertire Tananai delle reazioni che avrebbe potuto suscitare negli esperti di tango il verbo “pestare”, verbo che designa un’azione estranea ai movimenti della danza in questione e che farebbe pensare piuttosto alla mazurka o alla polka.

Ci è piaciuto lo spirito con cui Tananai ha risposto; ci è piaciuto anche il brano per l’ispirazione sincera e per le parole ben calibrate, senza eccessi. Pertanto rimettiamo il giudizio sulla frase ai tangueri.

Clicca su CONTINUA per i tre testi migliori e i tre peggiori secondo il nostro Prof di latino Davide Misiano.

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