17 Maggio 2015
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17 Maggio 2015

SIRUAN – FINALMENTE MUSICA – RECENSIONE

La recensione del nuovo disco del rapper Siruan. Mai titolo fu più profetico: "Finalmente musica"!

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Finalmente Musica è il titolo del nuovo disco di Siruan: un progetto in parte realizzato grazie al crowfunding che riporta in scena il rapper e cantautore bellunese attraverso 13 tracce che dicono molto di lui, della sua natura e del suo percorso.

Siruan ha riportato in studio un entusiasta Eugenio Finardi per un featuring di lusso, la riedizione del celebre brano ExtraTerrestre, ribattezzato ET per l’occasione, che riesce a lanciare l’intenso messaggio dell’originale con rinnovata energia.

Finalmente musica è anche contaminazione di gran gusto, mai banale, come nella splendida Ferma il tempo, con incursioni a cavallo tra il lirico e l’epico che riempiono di stile il cantato di Siruan o in Guardami, dove un testo assai efficace si veste molto – ma molto – elegante grazie ad una misteriosa e limpida voce femminile che divide con lui la scena.

Un disco impreziosito da vari ospiti, come Santiago (apprezzato artista elettrorap da tenere d’occhio) che in Vita Controvento riesce ad essere ruvido e morbido al tempo stesso. Il duo degli Huga Flame supporta il padrone di casa in Sveglia! un attacco al “rincoglionimento” causa alienazione da tecnologia, con spunti intelligenti e accenni di dissing verso i “rapper nerd”, che forse per via di un tema già analizzato su più fronti, nel complesso non ficca come dovrebbe.

Spazio anche al featuring di Danti, membro dei Two Fingerz che porta una luce leggera infiammata dal ritmo in Equilibrio: un riuscitissimo pezzo capace di assemblare cazzeggio e satira, portando ad un gran risultato finale che rigenera le orecchie.

Nella tracklist spiccano anche gioiellini come Eterna Dimora, pezzo che sembra nato per esser cantato a squarciagola, ubriachi, in quelle esibizioni scarse di stile ma capaci di dare grande piacere liberatorio, arrivando a scaldare l’anima…

Preghiera Urbana è stato rilasciato qualche settimana fa e già allora apprezzammo la fumosa atmosfera di una canzone che fonde due voci intense, con Siruan affiancato a Caneda, nome nuovo in forza alla scuderia NewTopia, mentre con Pagine di te potrete trovare una godibile filastrocca rap pronta ad appiccicarsi nella vostra mente.

Se la vocazione di Siruan è condensata nella dichiarazione d’amore a Madre Musica, un capitolo a parte meritano i pezzi “impegnati”, che danno ancor più l’idea del valore di questo autore, in un campo delicato dove ha dimostrato di sapersi muovere a dovere, dapprima con Vajont, dedicato all’immane e vergognosa tragedia italiana, dove il nostro si districa tra parallelismi, cronaca e denuncia con una costruzione del brano capace di emozionare, grazie anche al ritornello forte di sonorità vicine al miglior Bob Dylan.

Emozione che torna far vibrar la pelle anche a quelli a cui non capita spesso in Ingannati, dove troviamo anche Inoki (rapper romano): un’intro con la voce della disperazione contro il sistema che si sviluppa aumentando il carico emotivo che esplode quasi rabbioso con un meccanismo stilistico davvero ben realizzato.

“L’impegno” di Siruan emerge prepotente anche in Ad un passo dall’inferno, pezzo che arriva come uno schiaffo di chi ci vuol far riflettere, caopace di dilatarsi ad oltre sette minuti per essere impreziosito dal celebre monologo di Silvano Agosti, il provocatorio “Discorso tipico dello schiavo” che tutti dovrebbero ascoltare con attenzione almeno una volta nella vita per riflettere sul come si spende la propria esistenza e io posso dirlo di averlo fatto grazie a questa canzone.

Un progetto che dimostra nei fatti quel che da tempo si va dicendo più per luogo comune che per convincimento: i rapper sono i nuovi cantautori; ma non tutti, solo alcuni che, come Siruan, realizzano un disco che cattura e tiene sempre alta l’attenzione dell’ascolto con i contenuti e non con effetti speciali, lontano da furberie e snobbismi, tracciando un sentiero musicale colto e moderno che in 13 tracce mostra quanto la ricchezza di un artista hip hop non stia solo nel numero di parole sparate ma soprattutto nella capacità di costruire strutture musicali e dei testi.

Finalmente musica è uno di quei dischi che lasciano il segno, ancor più profondo e significativo se lo si fa alla propria opera seconda, che diventa una splendida ipoteca su un posto di rilievo nella scena musicale italiana di prima linea che, sebbene molto affollata, avrebbe tanto bisogno delle idee e della bellezza del lavoro fatto da Siruan in questo disco, sicuramente da comprare, ricordandosi che la musica vale, come il lavoro di ognuno di noi.

BRANI MIGLIORI: Ingannati, Eterna dimora, Equilibrio, Ferma il tempo