5 Maggio 2023
di Interviste, Recensioni
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5 Maggio 2023

Pagelle Nuovi Singoli del 5 maggio: Marz e Zef ci portano in un mondo alieno. Arisa va indietro nel tempo… troppo!

Bellissima l'evoluzione musicale di Daniele Silvestri che si conferma un'eccellenza italiana

Pagelle nuovi singoli 5 maggio 2023
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Pagelle nuovi singoli 5 maggio 2023

Ernia – Lewandosky X

Brano fine solo a farlo uscire dai riscontri mainstream e ricordare che nasce rapper puro. Chiaramente l’appeal radiofonico è decisamente minore rispetto ad altri lavori proposti per promozione, soprattutto considerando alcuni brani ottimi presenti nel suo lavoro attualmente in classifica e non ancora estratti. Esercizio di stile insomma e, come tale, lascia il tempo che trova.
Senza voto

Giovanni Truppi – Amarsi come i cani

Truppi non sai mai come incasellarlo e forse è un bene. Cantautore dallo spiccato senso melodico che però non segue un iter prevedibile, arrivando a sconvolgere spesso metriche e a darti la sensazione che in una stessa canzone ce ne convivano almeno due o tre. Purtroppo alcuni cambiamenti spesso sono talmente stranianti che pure orecchie più esercitate di quelle di un pubblico medio (come quello che cercava di catturare a Sanremo) , fanno fatica a seguire. Qui, ad un certo momento c’è un’evoluzione addirittura rockeggiante nelle intenzioni quando parte l’inciso. Ma poi siamo sicuri che quello sia l’inciso? Come sempre il testo è una vera e propria sceneggiatura.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨

Arisa – Non vado via

Inutile dire, anzi ribadire nel mio caso, che Arisa sia una delle più belle voci della nostra musica. La sua capacità interpretativa poi, unita con uno strumento di tale bellezza, rende piacevolissimo qualsiasi cosa propone. Questo non sempre però va a pari passo con la bellezza delle proposte. In questo caso, ad esempio, il pezzo suona davvero vecchio; sembra figlio di quei Sanremo degli anni 90, 1994/95 ad esser buoni. Non vuol dire certo che sia brutto, questo no, però puzza di stantio e difficilmente può risultare appetibile per il mondo radio, ancor più se lanciato in primavera inoltrata.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Giorgia – Senza confine

La nuova proposta di Giorgia strizza chiaramente l’occhio all’estate e guadagna battute. Tuttavia l’artista, che pur sta facendo uno sforzo per proporsi come nuova, appare decisamente sprecata su queste basi minimal, fatte di clap e cassa in 4 poi per l’inciso, ispirate agli anni 90. Poi lei mette la sesta ed impreziosisce, non c’è dubbio, però la sensazione che il brano le cammini decisamente dietro, che la rincorra, non svanisce.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Matteo Romano & Luigi Strangis – Tulipani blu

Brano leggerino, leggerino chiaramente concepito per l’estate e che vorrebbe trovare nella collaborazione con Strangis un po’ di potenziamento. Alla fine però è Romano che contagia Strangis nei suoi destra/sinistra e uh uh uh che non vanno oltre al possibilità di essere canticchiati in spiaggia. E forse questo semplicemente si voleva. Resta però che ad entrambe le carriere manca il pezzo che veramente meriti di essere ricordato, che dia loro un perché.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Paola & Chiara – Mare Caos

Tornano a latineggiare come in passato Paola & Chiara per il singolo dell’estate, che ha anche qualche similitudine melodica con Movimento Lento, il successo di un paio d’estati fa di Annalisa e Federico Rossi. Avrei potenziato le incursioni tribali che ci sono in alcuni passaggi ritmici del pezzo, o comunque resi più veri, vivi, con percussioni vere, rinunciando agli imperanti synth. L’acuto finale di Chiara arriva un po’ come lo scotto da pagare, come se fosse il timbro Paola & Chiara original. Non brutta certo, ma d’aria nuova in cucina però nemmeno l’ombra.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Coma_Cose – Agosto morsica

I loro pezzi sono sempre fotografie di un vissuto e ci sta sicuramente che in estate i ritmi diventino più up. Però i due compagni di vita, oltre che d’avventura, quando accelerano finiscono col perdere quella capacità emozionale di quando sono più intimi, più vicini. Il pezzo è scorrevole di sicuro, ma resta decisamente meno di quel che hanno proposto sia a Sanremo ce anche qualche mese prima. Accettabile comunque.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Tiziano Ferro – Destinazione mare

Scritta assieme all’amico di sempre, autore platinato e, non da ultimo performer di suo, Roberto Casalino, Tiziano si concede un pezzo di cui forse aveva bisogno; un brano easy che arriva ad ammorbidire, alleggerire un momento discografico non proprio facilissimo per lui…ammesso che si possa parlare ancora di momenti discografici. La canzone ha qualche eco che la congiunge elettivamente a successi recentissimi come Cenere o Il Bene Nel Male, dal punto di vista dell’arrangiamento, riuscendo però a schivare ostacoli pericolosi che potessero farla cadere nella somiglianza. Ed anche nel testo l’artista celebra la voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno figurato, dando fiducia alla nuova stagione, dando fiducia alla speranza per il futuro.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

The Kolors – Italodisco

Il titolo promette ciò che si ascolta… ma va anche un po’ oltre. Il brano di Stash e soci, raccoglie infatti un bel po’ di cose provenienti dai mitici 80 in cui la italodisco la faceva da padrone anche in Europa. Solo la base di basso synth era si propria di quegli anni ma direi forse un po’ meno italo e più british. Produzioni tipo Fade To Grey dei Visage piuttosto che Cambodia di Kim Wilde, lanciavano infatti un suono simile, poi cavalcato da tanti altri, meno dagli italiani, o per lo meno non da farne una caratteristica base. Il brano è comunque piacevolissimo nell’insieme.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Marz & Zef con Elisa e La Rappresentante di Lista – Tilt

Super produzione e unione di voci portentose per questo singolo che suona quasi come se a lavorarci su ci sia finito qualcuno come un Fatboy Slim d’annata. Il brano ha un tiro portentoso, che non è però sorretto paritariamente dal motivo cantabile. Siamo infatti su tonalità e vertigini di velocità che difficilmente possono essere replicate con facilità dall’ascoltatore medio, se non nel passaggio “singhiozzato”. Resta comunque una proposta decisamente diversa dalla media.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Daniele Silvestri – Tutta

La vena cantautorale di Silvestri, spesso volta anche a linguaggi pop si tinge qui di qualche accento folk, persino qualche sentore proveniente dall’est. L’inciso del brano è praticamente il principale passaggio musicale. Bella l’evoluzione musicale finale che conferma l’intelligenza compositiva che ha sempre caratterizzato l’artista, che rivela una vivacità mai sopita che lo rende sempre un ragazzino… con quasi 30 anni di carriera sulle spalle.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

 

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