19 Settembre 2025
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19 Settembre 2025

Pagelle nuovi singoli 19 settembre 2025: Giorgia incanta, Senza Cri troppo artefatta, Michielin continua il suo viaggio

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Giorgia, Fabrizio Moro, Francesca Michielin e Senza Cri protagonisti del New Music Friday del 19 settembre 2025
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PAGELLE NUOVI SINGOLI 19 settembre 2025 – i Bocciati da AMI

SENZA CRI – ANNO DEL DRAGO

La canzone non è neanche brutta, Stabber come producer fa sempre un ottimo lavoro ma ci sono alcuni elementi che disturbano o che fanno pensare “ma perché questa scelta?” durante l’ascolto.

Un elemento è la voce, troppo troppo compressa ed effettata e questo fa perdere un bel po’ di parole e concetti, specialmente nella seconda parte.

Altra cosa che fa pensare “ma perché?” è la mancata esplosione, in senso figurato ovviamente, del ritornello. Ci si è mantenuti a livello stilistico sullo stesso impatto sonoro della strofa, non c’è stato nessun upgrade in termini di potenza, di elementi, tutto abbastanza piatto ed è un peccato perché con una leggera spinta sull’acceleratore si poteva fare una grande hit.

Bastava giusto un pizzico di ‘prepotenza’ e cazzimma, nulla più perché l’idea del brano è molto figa. Manca quella carica necessaria per far esplodere nel ritornello chi ascolta.

★★★★★½


MORENO FEAT ENZO BALA – BOOM BOOM CLAP CLAP

Moreno è lontano parente di quello che avevamo conosciuto ad Amici, e menomale aggiungo, ma forse così è un po’ troppo e, soprattutto, è legato a una versione rap che già avevamo ascoltato ai tempi di Pour L’Amour di Achille Lauro.

Il ritornello è palesemente Midnight Carnaval ma non solo, si prende molto da quel mondo che è figlio del suo tempo. Nel 2025, allo stato attuale delle cose, una melodia così risulta leggermente disturbante e non entusiasmante come, sicuramente, voleva essere l’intento iniziale.

A livello testuale abbiamo italiano e portoghese, dunque già metà brano senza avere il testo davanti lo perdiamo nel proprio significato. Basandoci sulla parte di Moreno, sembra quasi un omaggio al Brasile, al joga bonito, ai ragazzi che giocano per strada, a quel mondo e a quella realtà.

La voce di Moreno è molto diversa rispetto questo tipo di melodie e suoni, molto più ‘dolce’ anche nel modo di rappare rispetto ai suoni aspri e scuri della base.

Insomma, la commistione di elementi funziona ma non del tutto.

★★★★★


GIO EVAN – L’ELEGANZA DEL MANGO

Per carità, massimo rispetto per l’arte di Gio Evan ma questa, forse, è una delle sue canzoni meno riuscite.

Diciamo che questa è una pagella dentro una categoria specifica che è quella “Pagelle di Gio Evan” che meriterebbe sempre una categoria a parte.

La canzone ha un ritmo interessante, molto sudamericano e molto estivo, ma nulla che non abbiamo già sentito e risentito. Per quel che riguarda il testo, in questo caso sembra che Gio Evan si avviluppi un po’ su se stesso a un certo punto senza arrivare al punto.

Chiaro, se parliamo di Gio Evan parliamo di testi che molto spesso hanno bisogno di tempo per essere assorbiti e metabolizzati ma in questo caso sembra che le parole girino attorno a loro stesse senza costrutto, forse per la prima volta.

Non è orribile, delude solo un po’ di aspettative a sto giro. Da Gio Evan ci si aspetta qualcosa di diverso o, almeno, chi vi scrive si aspetta qualcosa di diverso.

★★★★★


MINISTRI – AURORA POPOLARE

Il ritorno dei Ministri è più il ritorno dei FASK o di una versione un po’ ammodernata dei Finley. I Ministri sono altro, qui sembra di sentire un’altra band.

Il rock è annacquato, influenzato da un pop molto standard, e il testo è ripetitivo con una struttura insolita del brano.

Non esiste strofa-ritornello-strofa-special-ritornello, qui sembra tutto un grande ritornello con un solo special e il cui significato è poco chiaro.

Di chi parliamo? Di cosa parliamo? Cos’è questa Aurora Popolare, una specie di epifania delle menti? C’è poca chiarezza e poca originalità e, di solito, i Ministri ci hanno dato materiale di ben altro livello.

Sembra di rivedere i Foo Fighters che tornano ai tempi di The Pretender ma senza le idee chiare di Dave Grohl, senza una struttura emotiva fatta di saliscendi adeguati per una canzone che se avesse avuto almeno una strofa, una sola, avrebbe regalato di sicuro un impatto migliore.

★★★★


ALBE – ALLA FINE SONO IO

Il percorso di Albe è in crescita, questo è evidente, e questa ballad tutto sommato ci sta bene in mezzo a tante canzoni movimentate.

Il problema è il testo. Troppo troppo elaborato ma allo stesso tempo poco originale. Sembra quasi amatoriale, una di quelle canzoni studiate per catturare i cuori e che, alla fine, non fa altro che girare su se stessa senza costrutto.

Dai non mettiamo troppa carne al fuoco che tanto il mondo è pieno di vegani” è una delle frasi più cringe lette nel 2025, una di quelle che vuole essere indie ma alla fine si ferma a metà strada e non conclude il giro.

Insomma, ci aspettiamo qualcosa di diverso dal buon Albe, questa canzone nella setlist dei live per spezzare il ritmo ci sta anche ma se la si ascolta singolarmente ed estrapolata dal concerto anche meno.

★★★★

Volete scoprire le Golden song ovvero le migliori canzoni della settimana? Cliccate in basso su continua.

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