20 Giugno 2022
di Interviste, Recensioni
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20 Giugno 2022

Le Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita Venerdì 17 Giugno: promossi a pieni voti Måneskin, Baby K e Ghali

Con qualche giorno di ritardo ecco le pagelle dei singoli usciti venerdì 17 giugno

Pagelle nuovi singoli 17 giugno 2022
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La Rappresentante Di Lista – Diva

Discorso ad accettarsi, ad evidenziare le proprie peculiarità, a sentirsi dive e divi facendo finta di non sentire ciò che di brutto ci dicono. Sound elettronico più schematizzabile in un contesto 80, e per tanto meno geniale del notevole brano sanremese a cui fa da seguito, ma che aveva proprio nell’evoluzioni dell’arrangiamento la sua peculiarità maggiore. Poi che Veronica sia una bella voce e che abbiano trovato una quadra nel riuscire a sposare esigenze radio ed una non banalità d’insieme, è un altro paio di maniche.
Sei


Måneskin – If I Can Dream

Ah che bella la voce di Damiano quando si adagia su un sound si rock, ma anche molto acustico. In alcune inclinazioni mi ha ricordato le migliori ballate che si spendevano fra le voci di Axl Rose o Jon Bon Jovi. Calda la base, da piccolo club in cui senti il legno del palco scricchiolare e tu stai li con una birra e senti e chiedi bis, e poi ancora bis.
Sette 1/2


Mondo Marcio & Arisa – Fiori e fango

Rapper vecchia maniera, di quelli che bastano due parole e subito lo riconosci, qui in coppia con Arisa, riconosciuta voce fra le più belle degli ultimi 15 anni. Si cade ma ci si può rialzare, e spesso se si osserva un cumulo di fango si può notare che pure li, dopo un po’, con le condizioni generali, l’emergere di un fiore. Il pezzo aveva bisogno di uno special. E’ una cosa che dico spesso, è la malattia di questi anni, ma a volte arriva proprio il senso d’incompletezza di un brano, la “costrizione del 2” davanti, come durata, porta danni.
Cinque 1/2


Rkomi – Ossa rotte

Incalzante rombo elettronico su cui Rkomi si destreggia a metà, come ci ha abituati, fra rap e cantato, col suo timbro riconoscibile. Applaudirei molto il fatto che mi è sembrato di non sentire per una volta accenti sbagliati, cosa di cui lui è sempre stato sano portatore. Mmh, poi sentendo bene ancora, quel “bastava” dell’inciso… uffà. Singolo comunque carino nell’insieme. ennesimo estratto da un album che le cose migliori le aveva probabilmente già donate e che però, alla vecchia maniera, stando ancora in classifica, si continua a promozionare. Bada Mirko che, nonostante l’accento, non ti boccio!
Sei

 

 

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