14 Aprile 2023
di Interviste, Recensioni
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14 Aprile 2023

Pagelle Nuovi Singoli in Uscita Venerdì 14 aprile: Blanco e Mina mettono a segno la hit… passo indietro per Beatrice Quinta

Anche questa settimana è densa di uscita che sono state recensite dal nostro critico musicale

Pagelle nuovi singoli 14 aprile 2023
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Beatrice Quinta – Attrazione fatale

Pezzo leggero, leggero. che cerca di mischiare un’irriverenza punk/rock con una tematica dance. Il risultato non è piacevole, anche perché i suoni non sono originali e l’interpretazione va a riprendere dei modelli ormai un filo sorpassati. L’inciso con le note lunghe, aperte, corre il rischio di risultare addirittura fastidioso.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Shari – Ti uccido

La giovanissima già vista a Sanremo vira anche lei su una modalità 60, forse addirittura un passettino dietro se si pensa a basi tipo quelle dei Platters. In verità continua però questa maniera un po’ ansiolitica di proporre la propria voce, con questo tremoliccio costante, le note spezzate quasi come se sopraggiungesse il singhiozzo, che in live non le giovarono e, a dire il vero, nemmeno in disco. E poi ci si chiede: che senso ha un brano del genere, che parte con l’inciso, strofa, ripetizione d’inciso e finisce? Mah!
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Febo – Tirami l’amore addosso

Troppi effetti sulla voce qui per Febo ed è cosa che da un cantautore, non di primissimo pelo, è alquanto intollerabile. Il brano in se è piuttosto ambizioso con i suoi continui cambi di direzione e motivo. Forse dalle idee messe tutte insieme qui potevano uscirci addirittura due brani completi. Sei felice o no… come Rocky Balboa ammetto di non averla tanto capita. Forse è un limite mio. Comunque rispetto alle ultime cose sue di sicuro l’artista dimostra di essere uno in continuo movimento, in costruzione sempre di nuove coreografie. Ecco questa mi ha convinto meno.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨

Paolo Benvegnù & Malika Ayane – Non esiste altro

Trovo l’inciso di questo pezzo davvero brutto. Ascolti le strofe, le voci belle, profonda quella di lui, espressiva e soave quella di lei. E ti lasci trasportare dalla melodia degna compagnia di un testo che è storia scenografica, che è il vivere. E poi? Arriva il momento clou, quello che dovrebbe fornire il quid in più, ed invece lo si consuma in un giro di 4 battute, tutte con la stressa frase. Dovrebbe rafforzare in concetto? No, trovo che sgonfi le attese, come il ciambellone nel forno che sparge il suo odore per casa, poi vai a vedere e non è cresciuto.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Tiromancino & Enula – Due rose

La partenza mi ha fatto subito pensare a Somebody That I Used To Know brano di Gotye che ebbe successo qualche anno fa anche da noi. Forse l’idea di partenza era un po’ quella e la cosa diventa ancor più realtà quando subentra la voce femminile, lì di Kimbra, qui della brava ed ancora in ascesa Enula. Sia chiaro, non parlo di plagi o somiglianze melodiche; parlo dell’idea canzone in sé e di un’idea di arrangiamento, di stile, di divisione delle parti, che sono davvero confinanti con quel successo li. L’insufficienza non è grave perché il pezzo è gradevole nell’insieme.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Rose Villain – Cartoni animati

Giochi di chitarra, voce e poco altro. Rosa sembra andare a richiamare un mondo che fu di artiste quali Mariah Carey quando, a metà degli anni zero, si affidò a brani che avevano ritmiche dettate da poco più di un clap. La differenza la faceva però la voce, nel senso che la star americana andava ad un certo punto di ottave e quindi il pezzo a modo suo esplodeva. Rose non ha questa capacità e quindi rinforza intelligentemente di seconde linee vocali, che però riescono a dare maggior corpo alla produzione tutta, che resta un po’ troppo flat.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Golden Years, Drast & Giorgio Poi – Fantastico

Su una base che sa di videogioco anni 80, si snoda questo pezzo che arriva proprio come una canzoncina disimpegnata. Eppure in realtà non è proprio così. Il testo parla di un amore che è sbocciato all’improvviso con anche qualche passaggio intelligente nel testo, non scontato. Andava forse considerata l’idea di una variazione della base stessa e magari anche di andare oltre la striminzita durata di 2 minuti e tredici. Di questo passo le canzoni dureranno quanto uno starnuto.
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨

Tenth Sky – Giocattolo

Troppo “flattata” la base, che pure accompagna una melodia azzeccata, con la pecca però di restare solo praticamente un sottofondo atmosferico, quando magari con un minimo di strumentazione base, avrebbe dato un corpo maggiore ad una voce che di suo non ha particolari segni riconoscibili. Potrebbe essere chiunque dei tanti, tantissimi giovani artisti emersi negli ultimi anni a cantare questo brano ed è diventato anche un po’ stancante giocare al trova le differenze. Peccato perché il brano brutto non è.
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨

Federica Abbate & Mr Rain – La pioggia prima di cadere

La capacità di scrittura melodica di Federica è sempre ben oltre la media. Trovo però in questo pezzo la troppa concessione alla litania; l’inciso è ripetitivo nelle cadenze e le frasi tutte con chiusura a scendere tendono a sopire l’ascolto. In controtendenza arriva la seconda strofa interpretata da Mr Rain, che nella sua pacatezza rompe lo schema, dona movimento. L’ospite però andava sfruttato per una partizione più paritaria. Ne avrebbe giovato il brano tutto.
Sei =
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=

Diodato – Occhiali da sole

Canzone che tratta un tema molto vicino anche a chi vi scrive. Gli anni passano e le domande, quelle che riguardano il futuro, sono sempre le stesse. Testo terribilmente vero, compreso il va tutto bene che si risponde a chi domanda e crede che magari, solo perché non ti sei accasato, la tua vita abbia qualcosa in meno da raccontare. Le linee melodiche di cui Diodato è sempre sano portatore, sono qui però meno convincenti del solito, nel senso che scorrono si certo in maniera naturale, ma mancano di quella chirurgica capacità di ficcarsi dentro. Bastano le parole? Temo che non sia così.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Nina Zilli – Innamorata

E Nina tornò alle tematiche 60’s. Di certo le appartengono ed è un fatto proprio d’impostazione vocale, di aperture melodiche che le sono radicate dentro e le vengono come nessun’altra. Se il pezzo è carinissimo e originale per il panorama musicale attuale, per lei sa invece un po’ di ripetizione. La salva l’essere bravissima, a suo modo iconica, riconducibile in una casella ben definita anche se… siamo sicuri che lei ne sia proprio contenta? Non so, glielo chiederò se ne ho l’occasione!
Sei

Fasma – Lei parlò di lui

Brano insolito per Fasma. Si tratta di una ballata romantica, un palleggio fra un presente che non è così bello come il ricordo di quel che è stato, paragonato al combattimento fra luce e buio. La chiave ballad giova al racconto anche se il testo, così farcita di effetti la voce, non sempre è chiarissimo, necessitando più di un ascolto. Nel complesso pienamente sufficiente.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Cliccate in basso su continua per la seconda e ultima parte della pagelle nuovi singoli del 14 aprile 2023.

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