22 Settembre 2022
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22 Settembre 2022

“Angelo d’amore”, una canzone d’amore per il misterioso Uno Sbirro qualunque

Il misterioso poliziotto rapper racconta di un amore a cui ha dato tanto, forse troppo

Uno Sbirro qualunque Angelo del male singolo
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Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato in questo articolo di un nuovo rapper a nostro avviso molto interessante, sia per la musica che propone, che per chi è, o meglio chi si nasconde dietro un passamontagna. Uno Sbirro qualunque. Ora l’artista pubblica un nuovo brano inedito (anticipato su TikTok) con un testo d’amore, Angelo del male.

Ecco come Uno sbirro qualunque racconta questa canzone fuori per Orangle Records:

Il brano racconta di una storia d’amore con una ragazza a cui ho dato tanto, forse troppo.

Si aveva una bellissima affinità inizialmente ma poi tutto si è trasformato in attrazione fisica e nient’altro.

A questa storia ci si è aggiunta la distanza e piuttosto che ricostruire, a mio malincuore, si è preferito dividere le strade che fortunatamente è stato un bene per me .

Qui a seguire testo e audio del pezzo.

Uno sbirro qualunque Angelo del male testo e audio

Ne accendo un’altra e dopo riparliamo
Parla piano
C’ho un casino in testa e sto su aereoplano
Plano in aria ed aro per il grano
Oro in mano e mani sporche
Le faccio il filo ma conosco solo filastrocche
E lei ci crede
Come se poi io sia
Una poesia
La realtà che batte la fantasia
Mammamia
Giorni interi a coprirci d’orgasmi
Solo per non odiarci
Per non urlarci in faccia quando in realtà siam distanti
Zero rose
Luci rosse
Se ci pensi infondo
Non eravamo una favola ma un film porno
Noi che non volevamo essere come gli altri
Adesso siamo gli altri
Belli avanti ma tristi dietro uno schermo rotto
Le mie dita sul tuo corpo come su di un piano
Ricordo ancora quella notte dicevi fai piano
Ora che ciò che resta è la tua foto in primo piano
Fuori la tempesta ricorda quello che siamo stati

E no non voglio fare quello che gli altri dicono
Angelo del male sì come
Lucifero e tu mi hai fatto male sì tu mi hai reso piccolo
ora che posso fare se addosso come un livido

Ne giro un’altra e dopo vado a letto
anche se mi sta stretto,
ormai da quando non ci sei più tu sopra al mio petto ,
ho letto,
che si sta meglio da soli ma è una bugia,
ora che sto morendo da quando non sei più mia
i pensieri fluttuano mentre la stanza gira
non so se è colpa mia oppure se è la Tequila
eravamo quelli che quando piove prendono l’acqua
e se ne sbattono se poi la gente guarda,
Mi hai disfatto la vita prima che le coperte
le mie mani sul tuo ventre come uno scudo da sempre ,
sono sparite ed io resto inerme
per te mi ero messo a nudo
ma ora sono nudo come un verme
Ne verso un altro per non sentirmi solo
lo scolo al volo
io che ti avrei vestita d’oro
ora ti spoglierei per un’ora e dopo
andrei via sbattendo la porta
tanto che importa ormai sei come loro