i 50 anni di Amnesty italia, la campagna #R1PUD1A e…
Questa edizione di Uno Maggio Taranto celebra i 50 anni di Amnesty in Italia e aderisce alla campagna #R1PUD1A (che richiama l’art 11 della costituzione, ndr) contro le guerre, lanciata a novembre da Emergency.
Ma non è tutto! Tra gli interventi politici possiamo infatti annoverare quelli dei tre giovani curatori della raccolta Poesie per Gaza – Il loro grido è la mia voce, così come quelli di: Luisa Morgantini (presidente di Assopacepalestina) Giulio Calella (direttore di Edizioni Alegre), il collettivo di fabbrica Gkn, Stefania Barca (docente di Storia dell’Ambiente e Storia di Genere all’Università di Santiago di Compostela), Libera Contro le Mafie, Quarticciolo Ribelle – Ultima generazione, XR-Extintion Rebellion, il Comitato #siamoaititolidicoda per i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori precari del Cnr, i movimenti NO TAV e NO TAP, Francesca Corbo (Amnesty International) e Simonetta Gola (Emergency).
Tutti loro parteciperanno anche ad una tavola rotonda dalle ore 10.00 alle ore 12,30, durante la la quale il portavoce nazionale di Amnesty Riccardo Noury presenterà il rapporto annuale di Amnesty International.
UNO MAGGIO TARANTO: LE TEMATICHE TRATTATE
Questa edizione di Uno Maggio Taranto sarà dedicata a Massimo, ex operaio Ilva, nonché uno dei volti più rappresentativi della lotta contro l’inquinamento prodotto dalla fabbrica, di cui chiedeva la chiusura senza se e senza ma insieme al Comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, morto consumato da un tumore, come tutti quelli per cui chiedeva giustizia.
“Uno Maggio Taranto rimarca un’indipendenza da qualsivoglia pressione politica, con la volontà invariata di dissentire da ogni violazione delle libertà e di lottare per i diritti fondamentali, contro quel sistema che nei decenni ha marginalizzato i soggetti più deboli e definito i territori sacrificabili“, ha dichiarato il Comitato.
Poi – spiegando quali saranno le tematiche che verranno trattate sul palco – ha aggiunto: “Verranno affrontate le dinamiche di dominio, oltre al disastro ambientale, insieme a quelle comunità che come noi si sentono sovrastate da un negazionismo del cambiamento climatico e dal perseguimento di profitti a qualsiasi costo. È indispensabile dare ascolto e appoggio alle generazioni più giovani che subiscono le condizioni attuali e pagano il prezzo più alto della strategia di repressione in atto“.
#unomaggioliberoepensante sarà in diretta su STUDIO 100, la storica TV di Taranto, ma sarà possibile seguirlo anche in streaming sulle pagine social del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e Uno Maggio Libero e Pensante, nonché sul sito del quotidiano Domani.










