IL LIVE
La produzione del live è così costituita da un palco alto più di 30 metri e largo più di 60 con oltre 500 corpi illuminanti e oltre 250 mq di led. A lavoro oltre 120 tecnici e più di 150 persone tra tecnici e personale specializzato in supporto locale per i montaggi delle strutture e della produzione. Oltre 30 bilici di materiali.
A sovrastare il palco una U come Ultimo, una grande struttura a forma di U che si specchia simmetricamente nella passerella che porta al pubblico, illuminandosi in momenti diversi dello show. Per la prima volta in Italia, sono utilizzati 108 punti laser a scansione di varie potenze, che creano scenografie architetturali tridimensionali. Parte della scena è composta anche da geyser a Co2, fiamme e sparkular, per un mix di luci, effetti speciali e futurismo che rende lo show unico nel suo genere.

ULTIMO CONCERTI: LA BAND
- Joel Ainoo – Tastiere
- Davide Albrici – Trombone
- Manuel Boni – Chitarra
- Alessandro Bottacchiari – Tromba
- Jacopo Carlini – Pianoforte
- Chiara Di Benedetto – Violoncello
- Anais Drago – Violino
- Mylious Johnson – Batteria
- Raffaele “Rufio” Littorio – Chitarra
- Virginia Mai – Cori
- Evelyn Mormile – Cori
- Silvia Ottanà – Basso
SCALETTA
- INTRO
- BUONGIORNO VITA
- DOVE IL MARE FINISCE
- QUEI RAGAZZI
- CASCARE NEI TUOI OCCHI
- IL BALLO DELLE INCERTEZZE
- POESIA SENZA VELI
- VIENI NEL MIO CUORE
- NIENTE
- PICCOLA STELLA
- IPOCONDRIA
- SUL FINALE + strumentale
ACOUSTIC BAND
- MEDLEY (NON SAPERE MAI DOVE SI VA – SUPEREROI – IL BAMBINO CHE CONTAVA LE STELLE – QUELLA CASA CHE AVEVAMO IN MENTE – L’UNICA FORZA CHE HO – STASERA – PETER PAN)
- COLPA DELLE FAVOLE –
- RONDINI AL GUINZAGLIO
- FATEME CANTÀ
- I TUOI PARTICOLARI
- PIANETI
- TI DEDICO IL SILENZIO
PIANO & VOX
- LA STELLA PIÙ FRAGILE DELL’UNIVERSO
- GIUSY
- FARFALLA BIANCA
- AMATI SEMPRE
- QUEL FILO CHE CI UNISCE / TUTTO QUESTO SEI TU
- 22 SETTEMBRE
BIS
- SOGNI APPESI

Curiosità sul live…
Su Poesia senza veli scorrono alle spalle del cantautore le illustrazioni di Luca Arancio mentre su Ipocondria Ultimo diventa regista muovendosi sul palco con una piccola telecamera, riprendendo il pubblico e la band, proiettati in tempo reale sui maxischermi.
Per il gran finale i maxischermi, sulle note di Sogni appesi, proiettano le immagini che ripercorrono la sua storia: i primi saggi di pianoforte da bambino, la strada verso i live, le emozioni del Colosseo vuoto in contrasto con la moltitudine di gente nei palazzetti e all’Olimpico, trasformato in volta celeste dalle luci dei telefoni.
Le foto dell’articolo sono di Roberto Panucci











