2 Dicembre 2025
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2 Dicembre 2025

Stefano Attuario mette ordine al caos con il disco “Babele”

Il disco, pubblicato da Terzo Millennio Records, vede alla produzione artistica Max Zanotti (Elephant Man, Deasonika, Casablanca)

Stefano Attuario pubblica il disco "Babele"
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Babele è il titolo del nuovo album del cantautore comasco Stefano Attuario. Il disco, disponibile negli store digitali dal 22 novembre 2025 per Terzo Millennio Records, vede la produzione artistica di Max Zanotti.

Babele è il secondo album in studio di Attuario, anticipato dai singoli Insetti, Amen e Arianna. L’album intreccia cantautorato, rock, elettronica e darkwave, affrontando i temi della fragilità, del caos interiore e della ricerca d’identità.

Stefano Attuario ha concepito il disco come un’opera concettuale, nella quale musica, parole, immagini e simbolismo si fondono. Attraverso le nove tracce che lo compongono, Babele esplora le contraddizioni dell’essere umano e la sua necessità di riscatto. La produzione di Max Zanotti plasma un suono potente e cinematografico, dove strumenti acustici e sintetizzatori creano contrasti di luce e ombra.

Stefano Attuario pubblica il disco "Babele"

Babele è una condizione di confusione e disordine, di parole, gesti, immagini, pensieri accumulati nella mia mente che chiedevano libertà in forma scritta e musicale”, spiega l’artista. “In questa mia personale Babele ho trovato un ordine nel caos, una bellezza nascosta nella dissonanza, dove ogni frammento trova il suo posto in un quadro più grande”.

Alla scoperta di “Babele”

Ecco la tracklist del disco di Stefano Attuario:

1. Insetti
2. Saliva Nera
3. Morfina
4. Marlene
5. 30 denari
6. Iris
7. Arianna.
8. Amen
9. Babele

Insetti apre il disco con una dichiarazione di ribellione contro l’omologazione e l’indifferenza sociale. Ispirato a “Metamorfosi” di Kafka, il brano denuncia l’assenza di empatia e il bisogno di non arrendersi all’indifferenza.

Segue Saliva Nera, un brano di crudezza emotiva che esplora la violenza e la ribellione dentro le mura domestiche, dove dolore e forza convivono. Con Morfina, Attuario affronta le dipendenze e le pulsioni autodistruttive della nostra epoca, ispirandosi a “Ragazzi selvaggi” di William Burroughs.

Marlene racconta la fine di una relazione con toni di struggente consapevolezza, una resa poetica che diventa rinascita. In 30 Denari, il tradimento diventa simbolo di una ricerca interiore, un cammino doloroso verso la pace con se stessi. Iris si muove in un universo simbolico e visionario, tra specchi, sogni e metamorfosi: un invito ad abbracciare la verità e la crescita personale.

Arianna affonda nel mito, reinterpretando la leggenda del filo e del labirinto come percorso psichico di conoscenza e liberazione. Amen è la preghiera laica del disco: un canto di resistenza e fede in se stessi, dove l’arte diventa rifugio e riscatto.

Chiude l’album Babele, che sintetizza il senso dell’intero progetto: una riflessione sulla diversità, sulla confusione dell’epoca contemporanea e sulla possibilità di trovare luce anche nel disordine.

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