Special Festival 2025, dopo la presentazione alla Camera dei Deputati, torna con un’edizione che punta ancora più in alto, confermando la sua natura di progetto artistico e sociale unico in Italia con tanti ospiti.
Domenica 21 dicembre, al Teatro Civico della Spezia, si terrà la nuova serata-evento che unisce musica, emozione e inclusione, portando sul palco coppie artistiche formate da big della musica italiana e talenti “speciali” di ANFFAS.
Nato da un’idea di ANFFAS La Spezia e Premio Lunezia, il Festival è nel tempo diventato un vero laboratorio creativo: un percorso annuale fatto di incontri, prove, affiancamenti professionali e crescita condivisa. Il progetto è sostenuto da Regione Liguria, Comune della Spezia, Anffas Regionale Liguria, Special Olympics Italia, Distretto Lions 108 TB, Lions International Champion Sarzana-La Spezia Cuori Aperti, Beat Sound e Nazionale Cantanti.
Special Festival 2025 – Le coppie in gara
Sul palco saliranno dieci coppie formate da artisti affermati e performer speciali selezionati dai percorsi annuali dell’associazione. Un cast eterogeneo, costruito per dare vita a duetti capaci di raccontare la ricchezza dei percorsi individuali e la forza dell’incontro umano prima ancora che artistico.
- Cecilia Batignani / Ilaria Ghinka – Paolo Meneguzzi
- Mariano Dall’Argine – Lorenzo Licitra
- Mattia Morandi (Mettew Moon) – Blind
- Adriana Caldarella / Marco Guano – Jalisse
- Simone Maghernino (Magos) / Luciano Curziotti – Johnson Righeira
- Gabriele Arduc – Luca Dirisio
- Deborah Cuomo / Desy Cervelli Nardelli – Ruggero
- Tommaso Tagliafierro – Eddie Brock
- Sofia Testa / Gaia Figlia – Francesca Miola
- Giovanni Signorato – Nomadi
A impreziosire la serata ci sarà anche l’esibizione di Simi Bianchi, ospite simbolico del Festival, che si esibirà insieme a Michelangelohwk. A condurre, Savino Zaba.
Le istituzioni: “Un progetto che fa bene alla comunità”
Il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, sottolinea il valore sociale dell’iniziativa:
“Siamo orgogliosi di ospitare lo Special Festival, evento che rappresenta al meglio lo spirito inclusivo e creativo della nostra città. La musica diventa davvero un ponte capace di avvicinare generazioni, esperienze e linguaggi diversi. Voglio ringraziare ANFFAS La Spezia e tutte le persone che rendono possibile questo percorso. L’inclusione nasce dallo sguardo autentico verso l’altro, dalla capacità di coglierne l’unicità senza pregiudizi”.
Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura e Spettacolo di Regione Liguria, Simona Ferro:
“Ci attende uno spettacolo mozzafiato, in cui l’amore per il canto e la voglia di stare insieme si fonderanno alla perfezione. Lo Special Festival è ormai un appuntamento di rilievo nazionale. La musica è un mezzo potentissimo per regalare sorrisi, abbattere barriere e accompagnare ragazzi con una disabilità alla scoperta delle loro capacità”.
Il lavoro artistico: un anno di preparazione
Il direttore artistico Beppe Stanco racconta così l’edizione 2025:
“Quest’anno abbiamo lavorato con ancora più attenzione per costruire coppie che potessero davvero incontrarsi, non solo affiancarsi. Il pubblico vedrà duetti che nascono da mesi di confronto, prove e fiducia reciproca. Sul palco ci saranno arte e verità, insieme.”
A lui si aggiunge il commento di Alessia Bonati, coordinatrice ANFFAS La Spezia e direttore regionale Special Olympics Team Liguria:
“Il Festival non è una parentesi annuale: è il risultato di un percorso che dura un anno intero. Ogni artista speciale ha seguito un cammino professionale, con un obiettivo chiaro: arrivare a esprimere il proprio talento davanti a un pubblico vero, con dignità artistica.”
Dichiarazione d’intenti
L’essenza del progetto è racchiusa nelle parole dei suoi curatori:
“Lo Special Festival è la dimostrazione che la musica può abbattere ogni barriera.
È un palco dove nessuno è escluso, dove i talenti si incontrano e si fondono,
dove la parola ‘speciale’ diventa sinonimo di unicità e bellezza condivisa.”
— Alessia Bonati e Beppe Stanco
La missione resta la stessa: valorizzare il talento vero, senza filtri, e dare spazio a esperienze capaci di emozionare e unire, ricordando che l’inclusione non è un gesto simbolico, ma un percorso che si costruisce ogni giorno.










