7 Dicembre 2019
Condividi su:
7 Dicembre 2019

Sanremo Giovani 2019: Cerruti dell’A.F.I. risponde alla Rai sulla strumentalizzazione degli artisti

Dopo la risposta della Rai alle dichiarazione di Cerruti a Striscia la Notizia arriva una nuova replica

Condividi su:

Sanremo Giovani 2019. Continua il botta e risposta tra l’organizzazione del Festival di Sanremo e Sergio Cerruti, Presidente dell’A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani) con nel mezzo Pinuccio e Striscia la Notizia.

Nei giorni scorsi, in questo articolo, abbiamo pubblicato il comunicato stampa in cui FIMI, AFI e PMI mettevano in luce quanto stava avvenendo nel dietro le quinte di Sanremo Giovani 2019.

In pratica ai 20 semifinalisti è stato chiesto di girare dei video nei quali appariva un noto operatore telefonico (Tim, sponsor ufficiale del Festival di Sanremo). 

Le associazioni discografiche nel loro comunicato mettevano in risalto come questo stesse accadendo senza una retribuzione per i giovani artisti.

Sanremo Giovani 2019 La rai risponde…

A mezzo AdnKronos la Rai ha quindi risposto nei giorni scorsi con il comunicato che trovate qui a seguire:

SANREMO: RAI, ‘NON SOLO NON SFRUTTIAMO GIOVANI MA LI VALORIZZIAMO’

Come ogni anno i giovani artisti in gara hanno percepito un adeguato compenso forfettario, concordato con tutte le sigle discografiche, per la partecipazione a Sanremo Giovani, sia nelle fasi di semifinale che nella finale del prossimo 19 dicembre.

Niente a che vedere con lo ‘sfruttamento’ sottointeso nel servizio di Striscia La Notizia.

La risposta della Rai fa infatti seguito all’intervento telefonico del Presidente AFI Sergio Cerruti nel corso della puntata di Striscia la notizia trasmessa il 4 dicembre.

Una risposta che, va detto, sposta oggettivamente un po’ l’attenzione dalle domande sollevate dalle Associazioni mettendo il focus su altri, anche in questo caso oggettivi, meriti della Rai

A questo proposito, va sottolineato e valorizzato l’impegno della Rai, e in particolare di Rai1, che quest’anno ha prodotto 4 appuntamenti il sabato pomeriggio, seguiti dalla prima serata del 19 dicembre.

Spettacoli dedicati interamente agli artisti emergenti.

Tutto questo, in un percorso che la Rai e Rai1 (come dimostrano le più recenti trasmissioni nel palinsesto della Rete Ammiraglia) hanno ormai intrapreso da anni a sostegno dei giovani artisti e della musica, considerata un asset industriale del nostro Paese.

Quest’anno, infatti, sempre nel solco della valorizzazione della musica italiana, verrà realizzata anche la seconda edizione di Sanremo Giovani World Tour, l’iniziativa nata in collaborazione con il ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale che porterà in giro per il mondo i talenti emergenti della musica italiana, in sette metropoli dei cinque continenti“.

LA risposta di Sergio Cerruti

A distanza di qualche giorno anche Cerruti dell’A.F.I. ha deciso di rispondere alla Rai a sua volta spostando un po’ il tiro da quello che era il comunicato stampa iniziale in cui si parlava di video con la presenza di uno sponsor…

Sono Sergio Cerruti, attuale Presidente dell’A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani) e rispondo con nome e cognome all’anonimo Sig. Rai, che anche quest’anno mi ha onorato con una risposta ad personam.

Attraverso l’ Adn Kronos, il Sig. Rai ha tentato di giustificare l’operato della sua azienda, con argomenti che, se fossimo stati all’esame di maturità, sarebbero stati giudicati quantomeno ‘fuori tema’, rispetto invece a quanto dichiarato nella mia intervista rilasciata il 5 Dicembre u.s. a Striscia la n Notizia su Canale 5.

Nella mia dichiarazione, infatti, non ho mai parlato di strumentalizzazione dei Giovani concorrenti al Festival della Canzone Italiana da parte della Rai, ma di un mancato sostegno economico adeguato a fronte delle spese che un giovane artista deve sostenere per partecipare a tutte le fasi della manifestazione: un annoso ed irrisolto problema che da troppi anni si trascina irrisolto, confermando ‘la pressione’ alla quale il nostro settore è costretto a sottostare.

Forse nella risposta dell’anonimo Sig. Rai un principio di senso di colpa?…un intuito di troppo che sa molto di risposta alla ‘Marchese del Grillo’; quanta energia sprecata quando basterebbe qualche pacifico e costruttivo dialogo tra noi addetti ai lavori che sosteniamo lo scopo principale del Festival: la canzone ed i cantanti.

Ecco, tutto qui. Volevo solo porre ‘l’accento giusto’ e magari concludere come cantava già nel 1982 Renato Zero, con un ‘Viva la Rai, che non ti abbandona mai!’.