5 Febbraio 2020
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5 Febbraio 2020

Sanremo 2020: Paolo Palumbo, malato di SLA, lancia un messaggio di vita grazie ad Amadeus

Aiutato dall'amico Kumalibre che ha cantato il suo pezzo, il ragazzo ha raccontato con parole importanti il dramma della SLA

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Sanremo 2020, quello con Paolo Palumbo verrà sicuramente ricordato come uno dei momenti più intensi e commoventi di questo Festival di Sanremo.

22 enne, affetto da quattro anni da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Paolo ha fatto conoscere la sua toccante storia di vita grazie al brano Io sto con Paolo.

La canzone è stata scritta dal ragazzo ed è stata cantata sul palco dell’Ariston da Kumalibre (vero nome Cristiano Pintus). A dirifere l’orchestra è stato Andrea Cutri.

Il giovane ragazzo sardo non riesce più a parlare da tempo ma, nonostante questo, ha canteto attraverso un riproduttore vocale sonoro che funziona grazie ad un sensore ottico.

Paolo Palumbo si era presentato alle selezioni di Sanremo Giovani perché, parole sue, “Sanremo è il palcoscenico giusto per portare il mio messaggio di speranza.

Certo sembra strano parlare di positività da una carrozzina ma è anche un buon modo per farsi ascoltare da un pubblico vasto.

Non mi interessa muovere a pietà il cuore della gente ma solo stimolarne la sensibilità su alcuni temi che io ritengo fondamentali.

Il tempo che abbiamo a disposizione nel corso della nostra vita veramente nessuno lo sa.

Mai però abbandonarsi all’odio, anche se in questo periodo sembra più facile”.

Amadeus, rimasto colpito umanamente dalla storia del ragazzo, lo ha invitato per farla ascoltare nella serata del 5 febbraio.

Ad accompagnarlo sul palco anche il fratello Rosario che lo accudisce tutti i giorni da quando si è ammalato. A lui Paolo ha voluto fare una dedica speciale durante il discorso che ha tenuto a fine esibizione per ricordare a tutto il pubblico dell’Ariston di non smettere mai di onorare la vita nonostante le difficoltà.