5 Dicembre 2025
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5 Dicembre 2025

È morto Sandro Giacobbe: la sua storia, il suo impatto nella musica italiana e gli ultimi anni vissuti con coraggio

Un ritratto umano e musicale di un artista che ha attraversato cinquant’anni di canzone italiana

Sandro Giacobbe cantautore italiano autore di Signora mia
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Sandro Giacobbe, una delle voci più popolari della canzone italiana degli anni ’70 e ’80, è morto oggi nella sua abitazione di Cogorno, nel Levante ligure.

Il cantautore aveva 75 anni e da oltre dieci anni combatteva contro un tumore alla prostata, una battaglia affrontata sempre con una dignità e una sincerità che avevano commosso il pubblico nelle sue ultime apparizioni televisive.

Autore di hit come Signora mia, Gli occhi di tua madre, Sarà la nostalgia e Il giardino proibito, Giacobbe è stato per decenni un volto amato della musica pop italiana, capace di unire generazioni diverse e di trovare un forte riscontro anche all’estero, in particolare in Spagna.

sandro giacobbe Una carriera nata tra lavoro, sogno e determinazione

Nato a Genova nel 1949, cresciuto a Sant’Eusebio, Giacobbe scopre presto la passione per la musica: dopo aver visto i Beatles dal vivo nel 1965, convince lo zio a vendergli la sua prima chitarra per 5.000 lire. Ma prima di vivere di canzoni fa di tutto: meccanico, barista, muratore insieme al padre. Suona nei locali della Liguria, spesso per potersi permettere le trasferte a Milano alla ricerca di una possibilità.

La svolta arriva quando incontra il paroliere Oscar Avogadro e soprattutto il discografico Alfredo Cerruti. È a lui che Giacobbe fa ascoltare un provino di quello che diventerà il suo primo grande successo: Signora mia. Cerruti, folgorato dal potenziale del brano, decide di produrlo subito. Il singolo partecipa al Festivalbar 1974 e diventa un successo clamoroso, finendo anche nella colonna sonora del film cult di Lina Wertmüller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Nel 1976 è la volta di Gli occhi di tua madre: terzo posto al Festival di Sanremo e consacrazione definitiva. Seguono brani amatissimi come Primavera, Portami a ballare, Sarà la nostalgia e una popolarità crescente che lo porta in tournée anche fuori dall’Italia, soprattutto in Spagna, dove diventa un vero idolo.

Allo stesso tempo si avvicina allo sport: è tra i fondatori della Nazionale Cantanti, prima come giocatore e poi come allenatore per oltre vent’anni.

L’uomo dietro l’artista: famiglia, malattia e forza

La vita di Giacobbe è segnata da momenti di grande dolore, come la malattia del figlio Andrea, colpito da un tumore da bambino e poi guarito dopo un percorso difficile. “Un padre non dovrebbe mai sentirsi dire che suo figlio è in pericolo di vita“, raccontava.

Nel 2015 è lui a scoprire di avere un tumore alla prostata. Seguiranno anni di cure, interventi, recidive e metastasi che nell’ultimo periodo lo costringono a muoversi in carrozzina – la sua “Ferrari”, come la chiamava lui per sdrammatizzare.

Durante le ospitate televisive non ha mai nascosto la propria fragilità: a Domenica In mostrò la sua testa senza capelli, togliendo la parrucca che definiva con ironia “Teresa”. Al suo fianco c’è sempre stata la moglie Marina Peroni, compagna dal 2010 e poi moglie dal 2022.

Una vita in musica lunga più di 50 anni

Dal 1972 al 2025 Sandro Giacobbe ha pubblicato 12 album di inediti e 3 raccolte. Negli ultimi anni aveva dato vita a nuovi progetti, tra cui Genova (2020) scritto con Don Backy, e Lettera al gigante (2023), composta dal figlio Andrea.

Lo scorso maggio, in una delle ultime interviste, aveva detto: “Vivo ogni giorno con intensità. L’unica cosa che mi spaventa è lasciare le persone che amo“. È così che ha affrontato la malattia: con lucidità, con affetto, con una forza gentile che ha sempre contraddistinto il suo modo di stare nel mondo.

La musica italiana perde oggi un artista che ha saputo raccontare fragilità e desideri con rara sincerità. Restano le sue canzoni, la sua voce, e una storia che continua ad attraversare generazioni.