27 Ottobre 2018
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27 Ottobre 2018

Ecco Gli 11 Cantautori In Finale Al Proscenium Festival: Dino Simone

Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta degli 11 cantautori finalisti del Proscenium Festival con Dino Simone

Proscenium Festival
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A poche ore dal gran finale del Proscenium Festival conosciamo l’ultimo degli 11 cantautori in gara, Dino Simone.

Salentino purosangue, classe 1974. Inizia a suonare l’armonica e la chitarra a 7 anni, tramite il padre che però ha delle conoscenze minime degli strumenti, essendo autodidatta.
All’età di 10 anni gli viene regalata una fisarmonica che diventerà una “protesi”, nonostante non abbia ricevuto nessuna lezione e non abbia mai coosciuto il pentagramma. Successivamente si trova a suonare, giovanissimo, in ristoranti e locali salentini. All’inizio come suonatore ambulante, per tirare avanti, ma poi ingaggiato dagli stessi locali come panobarista.
A parte la musica ha lavorato nel settore informatico ed attualmente lavora nel ramo viaggi.

Tra le tante tappe del suo percorso il Cantatour 1998 (dove vince cantando un brano di Mina) e la prima edizione del Premio Battisti (anche qui vincitore).
Dal 2000 al 2008 ascolta musica di vario genere, riuscendo a capire ciò che artisticamente vuole fare. Si può affermare che è cantautore dal 2008, in quanto non riconosce nei brani scritti prima, il suo stile definitivo.

L’iscrizione al Proscenium Festival è avvenuta casualmente, mentre navigava sul web. Tra l’altro, ritenendo il proprio brano anacronistico, fuori dagli standard discografici e radiofonici, non si aspettava l’ammissione i finale.
Il brano che presenta al Festival è abbastanza popolare e senza significati bisognevoli di una spiegazione filosofica. È il racconto di una serata trascorsa in un bar con gli amici e la donna amata. Ad un certo punto l’uomo si trova di fronte ad un bivio, consapevole che entrambre le strade lo avrebbero condotto in situazioni piacevoli e quindi, serenamente, ha scelto di restare nel bar anziché andare a casa con la persona amata, magari a fare l’amore.
Il pezzo in questione L’ultimo bicchiere è stato concepito nel bar e partorito la stessa sera al ritorno per strada. È una canzone d’amore, di rimpianto, di allegria e di vino.

Afferma di non conoscere assolutamente la musica e quindi, tutto ciò che ha ascoltato, gli è servito come insegnamento. Non si ispira a nessuno in particolare ma i suoi artisti (o meglio le canzoni) preferiti sono De Gregori, De André, Daniele, Capossela, Conte, Gaetano etc… Insomma cantautorato italiano con uno spiccato interesse verso la musica etnica.