19 Aprile 2022
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19 Aprile 2022

La famiglia Tenco risponde alle parole di Ornella Vanoni: “Siamo sbalorditi dalle dichiarazioni su Luigi…”

Nei giorni scorsi l'interprete aveva definito il cantautore "Uno straccio pieno di barbiturici e alcol"

Ornella Vanoni Luigi Tenco
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Nei giorni scorsi settimane è stato reso noto dall’organizzazione del Premio Tenco che Ornella Vanoni sarà la prima artista a ricevere l’ambito riconoscimento. Dopo alcuni commenti della cantante però sono arrivate le dure, ma a nostro avviso sensate, critiche degli eredi di Luigi Tenco.

Il premio verrà assegnato all’interprete il 24 aprile durante una serata evento, “Per te, Ornella – Serata di parole e musica“, che si svolgerà al Teatro del Casinò Municipale di Sanremo luogo dove si esibì per l’ultima volta il grande cantautore.

Nel corso della serata, che avrà inizio alle ore 21.00, Ornella Vanoni sarà accompagnata al pianoforte da Fabio Valdemarin e, oltre ad Antonio Silva, presentatore della Rassegna della canzone d’autore (Premio Tenco), sul palco saranno presenti anche l’autore e cantautore Fabio Ilacqua e il Maestro Mauro Pagani.

La motivazione del Premio Tenco Speciale è la seguente:


Straordinario esempio di interprete e autrice di una canzone sempre intelligente e ai vertici della qualità artistica, fin dagli esordi ha fornito suggestioni musicali spesso inedite e ha continuato a farlo in tutta la carriera. Con un inconfondibile stile che privilegia l’emozione, ci ha presentato le canzoni della mala, le composizioni dei cantautori genovesi e milanesi, la grande canzone poetica brasiliana andando anche a scoprire nuovi talenti compositivi nelle giovani leve italiane.


Le dichiarazione di Ornella Vanoni su Luigi Tenco

Intervistata nelle scorse settimane da La Repubblica Ornella Vanoni ha parlato anche di Tenco


Lo conobbi tramite Paoli, suonò per me il sax in Se qualcuno ti dirà, il lato B di Senza fine. Bellissimo, certo, e un gran talento, ma aveva sempre uno spirito soccombente, non pensava mai che ce l’avrebbe fatta, tanto quanto Gino era solare.

Dica pure che si uccise. Mai avuto dubbi sul suicidio. Sennò chi sarebbe stato, la Cia? Era uno straccio, in quei giorni. Gli dissi che doveva aprire gli occhi quando cantava, ma sembrava un gufo: era pieno di barbiturici e alcol, non reggeva l’emozione, credo che la Rai gli avesse tagliato un po’ il testo di Ciao amore ciao e che l’amore per Dalida in quel momento lo turbasse, era tutto troppo per lui. 


Il giorno dell’uscita di questo articolo anche il nostro direttore, Massimiliano Longo, si è espresso al riguardo sui social con queste parole:

Grande rispetto per Ornella Vanoni artista di spessore, ma anche donna molto divertente. Detto questo penso però che questa filosofia de “ormai sono anziana posso dire quello che penso e voglio…” debba avere un limite. Mi riferisco alle dichiarazioni su Tenco. Perché parlarne oggi? A cosa serve?

Se lo vedevano depresso e soccombente potevano fare qualcosa allora anziché parlare oggi.. ora, e da tanti anni ormai, credo sia ora di lasciare parlare Tenco attraverso il suo pensiero, le sue parole e la sua musica. Non per voce di altri.


Parole che in qualche modo hanno anticipato quelle della Famiglia Tenco che hanno rilasciato questa nota stampa che, tralasciando i problemi con il Premio Tenco, questione che non ci riguarda e che non conosciamo, ci trova perfettamente d’accordo…

LE DICHIARAZIONI DELLA FAMIGLIA TENCO

Abbiamo spesso apprezzato la sua discrezione sul nostro amato Luigi e soprattutto la sua sensibilità, così ci appariva attraverso gli schermi televisivi, durante le interpretazioni che faceva delle sue canzoni. Poi, però, ci ha sbalorditi quando lo scorso 10 aprile ha dichiarato sul quotidiano La Repubblica che Luigi Tenco ‘Era uno straccio, in quei giorni’, riferendosi al giorno in cui si esibì al Festival di Sanremo del 1967.

Parole che riportano alla memoria, purtroppo, quelle del suo amico Gino Paoli che pochi mesi fa lo ha definito ‘cotto’, nonostante la loro amicizia si era interrotta nel lontano 1963 e soprattutto nonostante risulterebbe che lui non fosse presente a quel Festival. Parole poco edificanti, dette da persone che nel tempo si sono definite amiche di Luigi.

La realtà, contrariamente a quanto dichiarato, invece dimostra che nei rilievi del 1967 della Polizia Scientifica non furono rinvenuti ‘alcolici’ né ‘barbiturici’. Così come nel 2006, da perizia medico-legale d’ufficio post riesumazione, non vennero rilevate tracce di alcunché nel corpo di Luigi.

Se però, dato che lei fu presente a quel Festival in qualità di artista, fosse a conoscenza di qualche informazione certa e finora omessa che possa restituire dignità umana al ragazzo che fu lasciato solo nel giorno del suo funerale proprio dai suoi colleghi-amici là presenti, sappia che saremo davvero lieti di ascoltarla.

In ogni caso speriamo di poter tornare ad ascoltare le sue future interpretazioni ad eccezione della Sua prossima performance che si svolgerà domenica prossima, in quello stesso teatro del Casinò Municipale di Sanremo dove si esibì per l’ultima volta Luigi, organizzata da un Club da noi disconosciuto ed il cui attuale Direttivo è stato diffidato dai nostri legali dall’utilizzare impropriamente tale nome, attraverso cui continua a richiedere contributi economici alla collettività.

 

Foto di copertina di Stefano Guindani