28 Aprile 2021
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28 Aprile 2021

Milva l’ultimo saluto di Milano: le parole della figlia, quelle del sindaco Beppe Sala e la verità di Rita Pavone

La Pavone, come già fatto sui social, non ha risparmiato una dura critica ai chi si ricorda degli artisti troppo tardi

Milva
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Milva l’ultimo saluto di Milano.

Non poteva esserci altro luogo per l’ultimo saluto alla diva della musica italiana che il Piccolo Teatro Strehler di Milano, il luogo che l’ha vista tante volte presentare i suoi spettacoli, la sua musica, la sua arte. Ed è lì che è stata allestita la camera ardente dei Milva che, dalle 9 del mattino fino alle 13:30, ha visto una lunga fila di persone giunta ieri a darle l’ultimo saluto prima dei funerali che si sono svolti in forma strettamente privata.

La figlia, Martina Corgnati, che il nostro sito intervistò tre anni fa in occasione del Premio alla carriera conferito alla madre dal Festival di Sanremo grazie anche al supporto del nostro sito, ha voluto ringraziare le persone e parlare della madre…

Non poteva che essere qui la sua camera ardente, per tutto quello che il Piccolo ha rappresentato nella storia umana e professionale di mia madre, è il luogo simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera, grazie quindi al Piccolo Teatro e sono felice di essere qui.

Ricordo una frase che ripeteva spesso: ‘Prima muoio, poi interrompo lo spettacolo’. Dice parecchio di lei.

La Corgnati ha voluto anche ricordare un episodio legato proprio al Piccolo Teatro Strehler:

“Forse lo spettacolo più a rischi per lei fu l’ultimo con Strehler , Non sempre splende la luna, lo spettacolo che forse si è visto meno: era uno show formidabile con una Milva messa a nudo, con i capelli legati, senza scarpe. Lei e la sua voce.

Con Strehler si realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto, per cui nell’Opera da tre soldi l’abbiamo vista, tanti tanti anni fa, come una forza espressiva e di comunicazione di un personaggio degna di una grande attrice. Con la sua voce realizzava una grande teatralità”.

Milva le parole di Beppe Sala

Il sindaco Beppe Sala ha confermato il suo impegno per far iscrivere l’artista al Famedio del Cimitero Monumentale (Il famedio è una costruzione destinata alla sepoltura o alla memoria di personaggi illustri, costituisce la parte monumentale dei grandi cimiteri cittadini):

Io appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio. I grandi artisti sono lì ed è assolutamente giusto che anche Milva sia lì. Con i tempi corretti perché la commissione si riunisce tendenzialmente a settembre-ottobre. Ma ho parlato con la figlia e non credo che sia un problema di urgenza.

È la commissione che decide, diciamo che c’è tutto il mio appoggio, credo che sia giusto il ricordo di una persona che ha dato tanto all’arte e alla cultura ma anche all’impegno milanese.

La coincidenza della sua morte poco prima del 25 aprile simbolicamente fa riflettere. Era una donna estremamente impegnata, una donna emiliana adottata da Milano. Milanese è chi ama Milano e vuole partecipare alla vita di Milano”.

Le parole dure, ma veritiere di Rita Pavone

Tra i tanti artisti presenti anche Rita Pavone che non ha avuto peli sulla lingua, come già manifestato i giorni scorsi sui social…

Secondo quando me si ha carattere e si ha talento bisognerebbe riuscire ad essere apprezzati quando si è vivi. Non che si piange dopo e si dice ‘era tanto brava’. Meritava di essere ricordata almeno ogni tanto”.