12 Ottobre 2022
di Interviste, Recensioni
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12 Ottobre 2022

Luca Carboni, 60 anni della star timida del pop. Ecco le canzoni da riscoprire e approfondire

Nel 2023 saranno per il cantautore 40 anni esatti di carriera da solista

Luca Carboni 2022
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3 Colori ( 1998 )

Il secondo singolo dall’album Carovana in realtà non viene granché ricordato. Eppure è una canzone piena di sentimento che si muove in una liturgia piuttosto statica e che però arriva ipnotica nel suo racconto. Una liturgia… come liturgica a volte è la vita e nemmeno ce ne accorgiamo. Meriterebbe di essere rivalorizzata.

La frase: “E poi la tua voce e poi mi chiami … di risate lontane…,di queste zanzare
che mi fanno dannare


2 Lampo Di Vita ( 2007 )

Ballata intensa di ricordi, pensieri, d’incontri che abbiam fatto e che poi abbiam perso. Anche in questo caso si parla di una canzone che può esser di tutti. Tutti pensiamo a qualcuno e ci chiediamo chissà che farà…

La frase: “volevamo imparare a fregare il dolore, essere felici, imparare l’amore.
Chissà se tu sei cambiata, chissà dove sei finita in questo lampo di vita, chissà se sei stata amata. Chissà se quella ferita, chissà se poi è guarita in questo lampo di vita, chissà se ti sei salvata

1 Settembre ( 2003 )

Probabilmente per la miriade di fans dell’artista questa non sarà certo la canzone che merita il primo posto della classifica. I non fans poi nemmeno la ricorderanno con molta possibilità. Eppure questo pezzo del 2003, singolo portante dell’ album live dell’artista, è un meraviglioso spaccato nostalgico del nostro essere bambini.

L’insieme dei ricordi in cui personalmente mi sono ritrovato e che quando ascoltai per la prima volta bagnò i miei occhi e oggi, vent’anni dopo, forse me li bagna ancor di più. E’ la canzone per cui io, Fabio Fiume, e non tu, lei, lui, noi, loro, devo dire: Grazie Luca Carboni!

La frase: “Come i gol che facevo contro una porta di legno e con le braccia alzate,
segnare gol…E la mia mamma che chiama che è già pronta la cena, ma voglio ancora giocare
un po’!…Come morire di sete dopo una corsa d’estate. Come aspettare Natale e poi le palle di neve…

 

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