16 Aprile 2020
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16 Aprile 2020

Laura Pausini e Fiorella Mannoia. Ecco l’accorato, ma determinato, appello al governo

"Ogni cosa ha il suo tempo ed oggi è ancora il tempo del dolore... Domani però, nel rispetto di tutti, dovremo ripartire e non possiamo permetterci di dimenticare qualcuno..."

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Dopo l’appello di Tiziano Ferro a Che tempo che fa, da molti non compreso appieno, anche Laura Pausini e Fiorella Mannoia hanno deciso di rivolgersi pubblicamente al Governo Italiano per chiedere delle risposte, ormai diventate necessarie, per tutti i lavoratori dello spettacolo.

In queste stesse ore molti artisti stanno appoggiando e riprendendo le parole partite dalle due donne.

APPELLO LAURA PAUSINI – FIORELLA MANNOIA

Qui a seguire ecco il testo integrale di quanto scritto da Laura e Fiorella.

 

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Un post condiviso da Laura Pausini Official (@laurapausini) in data:

Ogni cosa ha il suo tempo ed oggi è ancora il tempo del dolore per chi non c’è più, delle cure ai malati e del sostegno economico, morale e organizzativo da chiedere a gran voce per tutti gli operatori sanitari che sono in prima linea e questa senza dubbio è la priorità.

Domani però, nel rispetto di tutti, dovremo ripartire e non possiamo permetterci di dimenticare qualcuno, di lasciare indietro centinaia di migliaia di lavoratori senza colpe ed oggi senza prospettive.

Non stiamo parlando per noi o di noi

Stiamo parlando di tutti i musicisti, gli autori, i dee jay, i ballerini, gli operai, i tecnici, i lavoratori specializzati, i professionisti di ogni settore dello spettacolo, i lavoratori senza cassa integrazione, i lavoratori occasionali, tutte le maestranze che lavorano nel mondo della musica e dell’intrattenimento.

Stiamo parlando di chi suona la sera nei locali delle vostre città e di chi insegna musica ai vostri figli.

Non sono star, ma è gente che lavora e con quel lavoro ci paga ciò che serve per vivere.
Gente che, come tutti, ha il diritto di lavorare.
E che come tutti ha il diritto ad essere protetto quando, senza alcuna colpa, il lavoro e la dignità vengono messi in pericolo.

Di loro, della loro angoscia e del loro disagio economico si parla pochissimo.

Il Paese si appresta a definire la Fase 2 e leggiamo ovunque di iniziative, proposte, modalità che consentiranno una graduale, difficile e doverosa ripresa delle attività produttive e commerciali.

Ma non leggiamo mai di cosa accadrà ai lavoratori del mondo dell’intrattenimento.

Noi artisti che condividiamo con questi lavoratori una parte fondamentale della nostra vita e conosciamo a fondo le difficoltà che stanno attraversando, ci chiediamo:

Come potranno reggere ad una emergenza che diventa sempre più lunga?
Come potranno vivere dignitosamente senza neanche la prospettiva di poter, un giorno, tornare a fare il proprio lavoro?
Cosa succederà agli eventi di questa estate e a quelli programmati nei mesi successivi?
Quando potranno tornare a lavorare?

Per questo attendiamo e ci auguriamo:

– che a tutti i lavoratori del settore, per tutta la fase di emergenza venga assicurato un trattamento economico e previdenziale dignitoso

– che sulla falsariga di quanto già fatto in altre nazioni, si definisca il futuro dei prossimi eventi rispettando e garantendo i diritti di tutti.

– che il Governo ascolti le varie associazioni di categoria coinvolte e possa offrire all’intero settore un’ipotesi realistica dei tempi in cui poter tornare a lavorare, con risorse concrete che consentano la ripresa delle attività in condizioni di sicurezza, per i lavoratori e per il pubblico.

Ci auguriamo infine di rivederci presto.
In un club, in teatro, nei palasport, negli stadi, nelle arene e nelle piazze.
E quando ci rivedremo, il primo applauso sarà dedicato a loro, ai nostri costruttori di sogni.